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Mattarella: “Presto per parlare di forze italiane in Ucraina, pace sia giusta e duratura”

Troppo presto per parlare di truppe italiane in Ucraina. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una intervista all’emittente giapponese NHK rispondendo ad una domanda sull’eventuale invio di truppe italiane di peace-keeping in Ucraina: “Non siamo ancora a questo punto, non sono neanche iniziati i negoziati di pace. Parlare di quello che avverrà come soluzioni è totalmente fuori dal momento”. 

Mattarella: in Ucraina la pace sia giusta e duratura

Il Capo dello Stato parla poi della ricerca di un accordo di pace: “L’Europa è da tre anni che cerca di indurre la Russia a negoziare e tutti ci auguriamo che sia finalmente disponibile. Ripeto, serve una pace giusta che non crei un omaggio alla prepotenza delle armi (VIDEO) perchè altrimenti si aprirebbe una stagione pericolissima per la vita internazionale. Una soluzione giusta che non sia fragile e transitoria. Basata sulle norme della Carta dell’Onu e che sia accettata dalle due parti”. E aggiunge: “Va cercata con convinzione, velocemente, una soluzione di pace che non mortifichi nessuna delle due parti ma che sia giusta perchè sia duratura, perchè una pace basata sulla prepotenza non durerebbe a lungo”. 


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Mattarella: un mondo con economie chiuse è invivibile

Mattarella parla poi dell’economia globale e il riferimento ai dazi imposti da Trump sembra chiaro: “Italia e Giappone sono due grandi Paesi esportatori che hanno la convinzione fondatissima che sia indispensabile avere delle economie aperte, delle collaborazioni economiche tra gli stati che creano integrazione e interdipendenza. Un mondo fatto di economie chiuse, in contrapposizione tra di loro, è un mondo invivibile. Invece un mondo fatto di economie aperte è quello che nella storia ha sempre accompagnato la pace. Quando sono prevalse economie contrapposte, in contrasto radicale, c’è sempre stata una conseguenza di scontri e qualche volta di conflitti”. 

Italia e Giappone hanno “una convinzione comune: quella che la vita internazionale è possibile soltanto se vi sono regole certe che tutti rispettino, regole che valgano per tutti a prescindere dalle dimensioni o dalla forza militare o economica di cui dispongono. Regole di questo genere sono indispensabili per una vita ordinata. Giappone e Italia pensano che le regole vadano rispettate e che quando vengono violate si realizzano condizioni drammatiche come in questo momento in Ucraina”, ha spiegato ancora Mattarella.

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