Esplora tutte le offerte Sky
Cosa vedere:
Come vederlo:
Online con Sky:
Quello che devi sapere
Centri migranti in Albania
- Il Cdm è stato convocato, fra le altre cose, per affrontare “disposizioni urgenti in tema di contrasto all’immigrazione irregolare”. Dopo settimane di limature, è approdato sul tavolo del governo il nuovo decreto legge sull’Albania che prosegue sulla linea di trasformazione delle strutture in Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr).
Per approfondire: Il nuovo piano europeo per i rimpatri divide l’Italia: le reazioni
I centri in Albania
- “Abbiamo approvato un decreto legge molto semplice, composto da un solo articolo, al netto del secondo che disciplina l’entrata in vigore, che preciso e specifico interviene sulla legge di ratifica e non sul contenuto del protocollo, e lo fa di fatto rendendo possibile utilizzare la struttura già esistente nel centro di Gjader del Cpr per le persone che vengono trasferite dall’Italia e non come prevedeva la legge di ratifica solo per quelle che venivano salvate in operazioni di soccorso in mare“, ha spiegato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa dopo il Cdm illustrando il nuovo dl Albania
La norma sulla cittadinanza
- All’esame di Palazzo Chigi anche un decreto legge su “Disposizioni urgenti in materia di cittadinanza”. “Gli italo-discendenti acquisteranno automaticamente la cittadinanza se nascono in Italia, oppure se prima della loro nascita uno dei loro genitori cittadini ha risieduto almeno due anni continuativi nel nostro Paese. La legge quindi non creerà degli apolidi“, ha spiegato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Con la riforma sulla cittadinanza “diamo un colpo molto duro a chi voleva utilizzare la possibilità di diventare cittadino italiano per fare affari – ha aggiunto – Essere cittadino italiano è una cosa seria, la concessione della cittadinanza è una cosa seria: purtroppo ci sono stati nel corso degli anni abusi e richieste di cittadinanza che andavano un po’ al di là del vero interesse nei confronti del nostro Paese”
L’accesso a Medicina
- “Il tabù del numero chiuso è stato infranto”, ha detto la ministra dell’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, dopo il via libera al primo dlgs attuativo della riforma dell’accesso a Medicina. Con la riforma di accesso a Medicina “gli studenti saranno formati all’interno dell’università, gratuitamente durante le lezioni, e dovranno affrontare un esame finale al termine del semestre. Un esame e non un test”. La ministra ha spiegato che si tratta quindi di un “semestre caratterizzante in cui si formano gli studenti all’esito dei quali si avranno 2 sessioni di esami di profitto per dire chi entrerà poi al corso di laurea”. Così, ha aggiunto ancora, “eliminiamo lo squallido mercato della formazione privata sui test, che non formava sui contenuti ma formava su domande di test, a volte nemmeno esistenti”
Riforma delle amministrazioni straordinarie e degli enti cooperativi
- “In questi due anni abbiamo già cancellato oltre 30mila cooperative che non avevano nemmeno depositati i bilanci. Questo a beneficio delle cooperative vere e che operano”, ha nnunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nella conferenza stampa al termine del Cdm che ha dato il via libera al disegno di legge delega sulla riforma delle amministrazioni straordinarie e degli enti cooperativi e mutualistici, sottolineando che “taglieremo tutto il sottobosco che ha operato in questi anni”
Dl Pnrr sulla scuola
- All’esame del governo anche un decreto per “l’attuazione delle misure del Piano di ripresa e resilienza e in materia di istruzione e merito e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/26”. Secondo la bozza, il provvedimento mira a stabilizzare una nuova categoria di insegnanti che hanno superato le prove concorsuali ma attendono ancora l’immissione in ruolo
Immissione in ruolo di prof. idonei
- Nel Dl Scuola troverebbe spazio il riutilizzo delle graduatorie dei concorsi Pnrr con l’obiettivo di colmare i vuoti d’organico entro il 31 dicembre 2025. Allo studio del ministero dell’Istruzione e del Merito spuntano inoltre misure per snellire le procedure di assunzione in vista del prossimo anno scolastico. Sempre in tema di istruzione, il decreto potrebbe includere misure per il potenziamento degli Its Academy e modifiche al sistema degli istituti tecnici
Norma anti-diplomifici
- Come annunciato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il governo potrebbe accelerare sulla norma anti-diplomifici. “L’avevamo inserita in un disegno di legge ma per il prossimo anno scolastico questa norma deve partire e con un decreto legge entrerà subito in vigore”, ha detto ieri il ministro a margine di una visita all’Istituto Tecnico Industriale “Galileo Ferraris” di Scampia, a Napoli. La norma assegnerebbe più poteri agli Uffici scolastici regionali con le scuole paritarie che verrebbero autorizzate ad attivare solo una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già funzionate nella medesima scuola
Indiscrezioni su altre misure
- Nei giorni scorsi erano circolate indiscrezioni su altri provvedimenti che tuttavia non compaiono nell’ordine del giorno del Cdm. Tra queste ci sono l’approvazione del cosiddetto decreto “Caivano bis” per la riqualificazione di 8 periferie da nord a sud; la proroga di tre mesi dell’obbligo per le imprese di sottoscrivere polizze assicurative contro le calamità naturali; sul fisco la correzione sugli acconti Irpef 2025, il rinvio al 31 dicembre della scadenza per la delega fiscale e una norma che disciplina la giurisdizione del giudice tributario.
Per approfondire: Correzione sugli acconti Irpef, il governo interviene per evitare aumenti: la nota del Mef
Leggi anche
in questa scheda