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Caso Almasri, la prossima settimana informativa di Piantedosi in Parlamento

Si terrà la prossima settimana una informativa in Parlamento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul caso del comandante libico Najeem Osema Almasri Habish, arrestato a Torino e poi rilasciato. I leader del Pd Schlein e di Avs Fratoianni con +E, Iv, M5s e Azione parlano di ‘gravità inaudita’ per il rilascio del comandante libico che la Cpi cerca per crimini di guerra e chiedono alla premier Meloni di riferire in Parlamento. Sarà invece il ministro dell’Interno Piantedosi a riferire alle Camere la prossima settimana. 

Il caso

Un’interrogazione a risposta urgente è stata presentata dai senatori del Pd Sandra Zampa e Michele Fina. In essa si ricostruisce la vicenda così come riportata dai quotidiani: dall’arresto nella notte tra il 19 e il 20 gennaio, al rilascio e al successivo trasferimento a Tripoli su un Falcon 900 dell’Aeronautica militare italiana. “Anche prescindendo da ogni valutazione di carattere tecnico-giuridico – si legge nell’interrogazione – in merito alla decisione assunta dalla Corte d’Appello di Roma, destano sconcerto e grave preoccupazione le decisioni successive ad essa e, in particolare, la decisione di procedere immediatamente al rimpatrio dell’arrestato, così vanificando ogni possibilità di rispettare e dare esecuzione a quanto richiesto dalla Corte penale internazionale; destano altresì sconcerto, se confermate, le modalità con cui il rimpatrio è avvenuto; appare in particolare gravissimo – per la serietà delle accuse e per la rilevanza dell’obbligo internazionale, gravante sull’Italia, di dare esecuzione alle richieste della Corte Penale Internazionale – che non si sia ritenuto di trattenere in ogni caso Najeem Osema Almasri Habish in Italia, onde favorirne la successiva consegna alla Corte nel rispetto delle procedure all’uopo previste; tutto al contrario, fermo restando il doveroso rispetto dell’ordine di scarcerazione, di favorirne, agevolarne e – ciò che è peggio – direttamente determinarne il rientro in Libia, così definitivamente sottraendolo alla giustizia internazionale”. “Si chiede di sapere – conclude l’interrogazione – se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto in narrativa, quale ricostruzione dei fatti sia in grado di fornire e quale sia stata la motivazione che ha condotto alla decisione di procedere all’immediato rimpatrio di Najeem Osema Almasri Habish”.


Approfondimento

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La Corte Penale Internazionale

Intanto, la Corte Penale Internazionale, fa sapere che “Njeem Osama Almasri Habish è stato localizzato a Torino il 19 gennaio ed è stato arrestato con successo. L’indagato è stato tenuto in custodia in attesa del completamento delle procedure necessarie per la sua consegna alla Corte. Su richiesta e nel pieno rispetto delle autorità italiane, la Corte si è deliberatamente astenuta dal commentare pubblicamente l’arresto. Il 21 gennaio, senza preavviso o consultazione con la Corte, Almasri sarebbe stato rilasciato e riportato in Libia. La Corte sta cercando, e non ha ancora ottenuto, una verifica da parte delle autorità sui passi compiuti”. 

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