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Via libera della Commissione UE a 1,1 miliardi di euro per l’occupazione


La Commissione europea ha approvato, nell’ambito delle norme sugli aiuti di Stato dell’Ue, un programma italiano da 1,1 miliardi di euro destinato a incentivare l’occupazione giovanile e femminile. Il piano, notificato dall’Italia, rientra nel Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro ed è finanziato attraverso la programmazione europea 2021-2027.

Obiettivi del Programma

Le risorse complessive del programma sono distribuite su quattro priorità tematiche principali, finalizzate a migliorare l’inserimento lavorativo e la qualità dell’occupazione:

1. Facilitare l’ingresso al lavoro dei giovani

L’obiettivo principale è coinvolgere i giovani tra i 15 e i 34 anni, in particolare coloro che si trovano distanti dal mercato del lavoro, come i Neet (Not in Education, Employment or Training) e chi proviene da contesti familiari svantaggiati. Il programma prevede percorsi personalizzati che vanno dall’accoglienza presso gli sportelli regionali all’orientamento e accompagnamento, fino all’offerta di lavoro, apprendistato, tirocinio o formazione. Sarà implementato un tutoraggio mirato alle esigenze delle imprese, con focus su competenze digitali, green, linguistiche, imprenditoriali e civiche.

2. Favorire il lavoro delle donne e delle persone in condizioni di vulnerabilità

Un’altra componente chiave del programma è il sostegno all’occupabilità delle donne, in particolare quelle residenti nel Mezzogiorno e disoccupate da almeno sei mesi, oltre alle persone in situazioni di vulnerabilità sociale. Tra i beneficiari figurano donne vittime di violenza, disoccupati di lunga durata, detenuti e persone con disabilità. Il programma offrirà incentivi per l’ingresso nel mondo del lavoro e percorsi di formazione che includano anche servizi di supporto quali assistenza legale, sicurezza, servizi sanitari e psicologici, nonché soluzioni abitative. Le azioni coinvolgeranno anche il Terzo Settore, attraverso partenariati tra attori pubblici, privati e non profit.

3. Formare nuove competenze nei settori digitali e della transizione ecologica

Il programma prevede inoltre un ampio investimento nella formazione dei lavoratori, con particolare attenzione alle competenze digitali e green. In questa cornice, il Fondo Nuove Competenze si pone come strumento guida per l’aggiornamento professionale delle lavoratrici e dei lavoratori. Il supporto sarà rivolto alle imprese che hanno avviato, o intendono avviare, processi di riconversione produttiva e necessitano di formare il proprio personale in linea con le nuove esigenze del mercato del lavoro.

4. Modernizzare i servizi per il lavoro e le politiche attive

Infine, il programma si propone di modernizzare il mercato del lavoro migliorando i servizi territoriali e garantendo un accesso più equo alle opportunità occupazionali.

Ciò avverrà attraverso una maggiore condivisione delle informazioni tra istituzioni, la sperimentazione di modelli di welfare territoriale innovativi, la semplificazione delle iniziative di sostegno all’occupazione e il rafforzamento delle misure di contrasto al lavoro sommerso. Le azioni saranno rivolte a istituzioni pubbliche, amministrazioni locali, imprenditori, enti di formazione e il Terzo Settore.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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