Piccolo colpo di scena nel braccio di ferro tra Unicredit e il governo italiano sul golden power esercitato dal governo per l’Ops di piazza Gae Aulenti per il Banco Bpm. In udienza davanti alla prima sezione del Tar del Lazio, la banca ha rinunciato alla richiesta di sospensiva e il Tribunale amministrativo ha quindi fissato per il 9 luglio l’udienza nel merito sul ricorso.
Il 30 maggio 2025 Unicredit ha ricevuto dal ministero dell’Economia e delle Finanze, in qualità di autorità preposta al controllo del rispetto delle prescrizioni del decreto Golden Power, una comunicazione che ha chiarito i termini in cui si svolgeranno le attività di monitoraggio. L’istituto guidato da Andrea Orcel, si legge in una nota, prende atto del tenore della risposta fornita dal Mef e in cambio ha ritirato la richiesta di misure provvisorie per consentire “un dialogo costruttivo con il Mef”. Unicredit, viene aggiunto, mantiene la propria posizione sul merito della Golden Power, ma ha chiesto che la sentenza del Tar del Lazio sia accelerata per fare definitiva chiarezza.
Il prossimo 10 giugno sarà la volta di Piazza Meda che punta a sospendere la delibera Consob che ha congelato per 30 giorni l’offerta lanciata da Orcel. A questo intreccio si aggiunge l’Antitrust europeo il cui verdetto è atteso per il prossimo 19 giugno e le cui risposte sono destinate a condizionare in maniera decisa l’operazione.
Non solo. Il presidente della Consob, Paolo Savona, sarà ascoltato giovedì 3 o giovedì 17 luglio dalla commissione d’inchiesta del Senato sulle banche presieduta da Pierantonio Zanettin (FI). Lo ha deciso l’ufficio di presidenza della Commissione che ha riprogrammato l’audizione che era in calendario lo scorso 29 maggio ma poi è stata rinviata a causa dell’incrocio di lavori dell’Aula e di altre Commissioni. Il rinvio – aveva spiegato Zanettin – è avvenuto “solo ed esclusivamente per impegni parlamentari dei componenti della Commissione” ma le recenti tensioni tra governo e Garante della Borsa per la sospensione concessa all’Ops di Unicredit sul Banco Bpm – con il botta e risposta dello stesso Savona («se non sono più gradito sono sempre pronto ad andarmene» ) e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti – avevano subito scatenato i retroscena.
Intanto, il prossimo 20 giugno, si terrà l’incontro annuale di Consob con il mercato finanziario a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana. I riflettori sono puntati sulla relazione di Savona, che concluderà anche le celebrazioni per i cinquant’anni dell’Autorità.