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Unicredit-Bpm, il Tar conferma la sospensione dell’offerta di 30 giorni


Resta in vigore la sospensiva di 30 giorni disposta dalla Consob lo scorso 22 maggio. Il Tar del Lazio, infatti, ha respinto la richiesta di Banco Bpm di annullare la decisione dell’autorità guidata da Paolo Savona che di fatto ha congelato l’Offerta pubblica di scambio di Unicredit prolungandola fino al 23 luglio (dall’originario 23 giugno). La Consob, che aveva preso la decisione a maggioranza con il voto decisivo del presidente, aveva motivato la sua decisione con il fatto che la «situazione di incertezza creatasi in relazione agli eventuali esiti» del confronto in corso tra Unicredit e il governo sulle prescrizioni del golden power non consentiva «ai destinatari» dell’offerta, ovvero gli azionisti delle due società, «di pervenire a un fondato giudizio».

La decisione non era certo piaciuta all’istituto guidato da Giuseppe Castagna, che aveva presentato ricorso contro la delibera della Consob chiedendo al Tar in via d’urgenza la sospensione del provvedimento, definito dalla banca «abnorme» e «in contrasto con la prassi».

La vicenda Unicredit-Bpm, in ogni caso, non si conclude certo qui. Il 9 luglio, infatti, i giudici amministrativi torneranno a esprimersi sul ricorso di Unicredit, stavolta avverso le prescrizioni del governo ai sensi del Golden Power.

Quest’ultima sarà una tappa dirimente sul percorso dell’offerta pubblica di scambio dell’istituto guidato da Andrea Orcel che ieri, alla conferenza di Goldman Sachs a Berlino, aveva parlato di un 20% di possibilità (o anche meno) che il tentativo di scalata possa proseguire alle condizioni attuali. Altra data chiave è il 19 di giugno, quando l’Antitrust Ue dovrà esprimersi sulla proposta di rimedi presentata da Unicredit per ottenere il via libera alle nozze.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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