Nel quarto trimestre del 2024, il Pil è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, registrando comunque una crescita tendenziale dello 0,5% su base annua. Il dato per l’intero 2024 evidenzia un +0,5%, inferiore alle previsioni del Psb (+1%) e del ministro dell’Economia Giorgetti (+0,7%).
Impatto delle revisioni statistiche sulle stime di crescita
È importante contestualizzare questi dati alla luce delle recenti revisioni dei conti economici nazionali effettuate dall’Istat. Nel settembre 2024, l’Istituto ha apportato significative modifiche alle stime del Pil per il triennio 2021-2023, con un aumento sostanziale per il 2021 e il 2022, e una lieve correzione al ribasso per il 2023. Queste revisioni hanno elevato il livello base del Pil, rendendo meccanicamente più contenuta la crescita percentuale per il 2024.
Analisi settoriale e contributi alla crescita
L’analisi settoriale del quarto trimestre 2024 mostra una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, un aumento nell’industria e una contrazione nei servizi. Dal lato della domanda, si registra un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta.
Considerazioni sulle giornate lavorative e prospettive future
È rilevante notare che il 2024 ha beneficiato di quattro giornate lavorative in più rispetto al 2023, elemento che ha influenzato positivamente la crescita annuale. Tuttavia, nel quarto trimestre si sono avute due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente, fattore che ha contribuito alla stazionarietà congiunturale del Pil.
Le variazioni nel numero di giornate lavorative possono avere un impatto significativo sull’attività economica, soprattutto in settori come l’industria manifatturiera e i servizi, dove la produzione e l’erogazione dei servizi sono strettamente legate al tempo di lavoro disponibile. Un minor numero di giornate lavorative in un trimestre può comportare una riduzione della produzione e delle vendite, influenzando negativamente il Pil trimestrale.
È importante notare che le stime di crescita tengono conto degli effetti di calendario e sono destagionalizzate per fornire una visione più accurata delle tendenze economiche sottostanti. Tuttavia, variazioni significative nel numero di giornate lavorative possono ancora influenzare le performance economiche trimestrali e annuali. Ad esempio, la Banca d’Italia, nelle sue proiezioni macroeconomiche, aveva indicato che la crescita del Pil per il 2024 sarebbe stata dello 0,6%, o dello 0,8% escludendo la correzione per le giornate lavorative, evidenziando l’impatto di questo fattore sulle stime economiche.
Nonostante la variazione acquisita per il 2025 risulti attualmente nulla, è fondamentale considerare che le stime preliminari sono
soggette a successive revisioni. I risultati definitivi dei conti nazionali annuali per il 2024 saranno diffusi il prossimo 3 marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 5 marzo.