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Pensioni di febbraio, ecco quando verranno pagate: tutte le date


Febbraio si avvicina a grandi passi, e tra qualche giorno i pensionati vedranno accreditarsi l’assegno del mese, con una differenza per quanto concerne i titolari di conti postali e i correntisti bancari: per i primi, infatti, si partirà da sabato 1, mentre i secondi dovranno attendere fino a lunedì 3.

Questa lieve differenza per chi riceve l’assegno su un conto bancario o uno di Poste Italiane è dovuta essenzialmente al fatto che il primo giorno bancabile di febbraio, coincidente col primo feriale, cade proprio lunedì 3. Dal momento che gli sportelli bancari sono chiusi anche di sabato mattina, a differenza degli uffici postali, è possibile comprendere perché ci sia questo lieve posticipo per quanto concerne la possibilità di disporre del proprio assegno pensionistico.

I contribuenti che decideranno di recarsi presso gli uffici postali per ritirare in contanti la pensione, come di consueto, seguiranno invece un calendario organizzato in ordine alfabetico. Queste le date previste per lo scaglionamento:

  • sabato 1 febbraio sarà il turno dei cognomi che iniziano con A e B;
  • lunedì 3 febbraio toccherà ai cognomi che iniziano con lettere da C a D;
  • martedì 4 febbraio per i cognomi compresi tra la lettera E e la K;
  • mercoledì 5 febbraio spetterà ai cognomi compresi tra le lettere L e O;
  • giovedì 6 febbraio ritireranno i contanti i contribuenti con cognomi che iniziano tra P e R;
  • venerdì 7 febbraio sarà il giorno dedicato ai cognomi che iniziano con lettere da S a Z.

Da ribadire il fatto, soprattutto per chi si è pensionato di recente, che nel caso in cui spettasse un assegno superiore ai 1.000 euro, essendoci il tetto dei contanti, esiste una limitazione legata al decreto legge 138 del 2011 valida sia per i correntisti bancari che per quelli con un conto alle Poste: la somma spettante non può essere erogata direttamente ma deve prima di tutto passare attraverso“strumenti di pagamento elettronici bancari o postali, ivi comprese le carte di pagamento prepagate e le carte di cui all’art.4 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”.

Nel caso in cui si volesse verificare in anticipo il proprio cedolino con tutte le informazioni relative anche a rimborsi o trattenute, è possibile farlo dall’area MyInps accedendo con le proprie credenziali Spid, Cie o Cns. In quello relativo a febbraio possono essere presenti due voci, ovvero gli “arretrati”, solo nel caso in cui il contribuente non li abbia ancora ricevuti a inizio anno, e la rivalutazione dello 0,8% (per le pensioni fino a 4 volte la minima, ovvero 2.394,44 euro), oppure dello 0,72% o del 6% a scaglioni, qualora l’importo dell’assegno sia più alto.

In calo, per via dell’innalzamento

dell’aspettativa di vita, il coefficiente di trasformazione del montante contributivo: per i beneficiari di pensione di vecchiaia si passa dal 5,723 al 5,608, con una perdita stimata del 2% sul totale dell’assegno spettante.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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