potrebbe decidere in queste ore il futuro di TikTok. La popolare app della cinese ByteDance deve essere venduta entro il 5 aprile, stando alla scadenza imposta dal presidente americano poco dopo l’insediamento alla Casa Bianca con un’estensione di tre mesi rispetto alla data originaria.
E secondo le ultime indiscrezioni il social, con un miliardo e mezzo di utenti attivi mensili, disponibile in 170 paesi e in 70 lingue, potrebbe essere acquistato dal colosso di Jeff Bezos. Alcune fonti del New York Times hanno riferito che Amazon ha presentato un’offerta last-minute per acquistare TikTok, arrivata pare tramite una lettera al vicepresidente JD Vance e al segretario al commercio Howard Lutnick. Ieri il tycoon si è riunito nello Studio Ovale con alcuni dei suoi funzionari, inclusi Vance e la direttrice dell’intelligence Tulsi Gabbard, ma sino all’ultimo non era chiaro se avrebbe approvato la strategia presentata dal suo staff.
Le fonti del New York Times hanno spiegato che varie parti coinvolte nei colloqui non sembravano prendere sul serio l’offerta di Amazon, ma le notizie hanno subito fatto salire il titolo a Wall Street dell’1,5%. Il gigante delle vendite online peraltro ha già alcuni legami con TikTok, diventata un importante centro di shopping al dettaglio con gli influencer che consigliano prodotti agli utenti (e molti incoraggiano le persone ad acquistare su Amazon, con una percentuale sulle transazioni).
Inoltre, la società fondata da Bezos ha provato a creare una specie di clone di TikTok, chiamato Inspire, all’interno della sua app: una mossa considerata internamente un’iniziativa di alto profilo, ma infruttuosa nell’attirare acquirenti, e infatti è stata rimossa quest’anno.
Un potenziale accordo potrebbe comunque comportare l’ingresso di diversi nuovi investitori tra cui Oracle, il gigante della tecnologia, e Blackstone, la società di private equity, evitando una vendita formale, ma non è chiaro se una tale struttura soddisferebbe le condizioni della legge federale. Tra gli altri interessati ci sarebbero anche il miliardario Frank McCourt e Jesse Tinsley, il fondatore della società di elaborazione per le buste paga Employer.com.
Tra le opzioni al vaglio della Casa Bianca c’è appunto quella che investitori fuori dalla Cina aumentino la proprietà di TikTok, mentre ByteDance di fatto affitterebbe il potente algoritmo che consiglia alle persone cosa vedere, ed è non solo la tecnologia più cruciale del social, ma anche il fulcro dei timori per la sicurezza nazionale Usa. Trump, che ha ripetutamente promesso di salvare l’app, non appena insediato ha fissato una scadenza di 75 giorni per la vendita della divisione americana di TikTok dopo che la Corte Suprema ha confermato il bando negli Stati Uniti dal 19 gennaio.
Una decisione assunta all’unanimità dai nove saggi, che hanno respinto il ricorso della società del Dragone per cancellare la misura nel nome della libertà di espressione.
La Corte, infatti, ha stabilito che Capitol Hill ha agito in modo costituzionale quando ha richiesto a ByteDance di vendere il social o far fronte al divieto negli Usa.