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Imu ridotta per immobili in ristrutturazione nel 2025: cosa sapere


I punti chiave

L’Imu ridotta per immobili in ristrutturazione rappresenta un’agevolazione importante, ma è soggetta a requisiti stringenti. I proprietari che vogliono ottenere il beneficio devono assicurarsi che l’edificio sia effettivamente inagibile e rispettare le procedure previste dal Comune. Per ottimizzare il risparmio fiscale, è consigliabile valutare anche le detrazioni per la ristrutturazione e pianificare con attenzione gli interventi edilizi. Ma approfondiamo le principali disposizioni e le novità legislative in merito.

Imu ridotta: chi può beneficiarne

Secondo la normativa vigente, gli immobili che beneficiano della riduzione dell’Imu devono presentare una condizione oggettiva di inabitabilità o inagibilità. Questo significa che: devono essere in uno stato di degrado strutturale tale da renderli non utilizzabili; non devono essere destinati a un uso abitativo o commerciale durante i lavori; il proprietario deve dimostrare con idonea documentazione lo stato dell’immobile.

La riduzione dell’Imu è pari al 50% della base imponibile e si applica a partire dalla data in cui l’immobile viene dichiarato inagibile fino al termine dei lavori di ristrutturazione.

Cosa dice la Cassazione

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha chiarito che non rientrano nell’agevolazione gli immobili in corso di semplice ristrutturazione se non soddisfano i requisiti sopra elencati. In altre parole, se un immobile è oggetto di lavori manutentivi ma resta comunque utilizzabile, il proprietario non può richiedere la riduzione dell’Imu.

Come ottenere la riduzione

Per beneficiare dell’Imu ridotta, il proprietario deve: presentare una dichiarazione presso il Comune di competenza, attestando l’inagibilità dell’immobile; fornire documentazione tecnica, come una perizia di un tecnico abilitato (architetto, ingegnere o geometra) che certifichi lo stato dell’edificio; verificare le disposizioni comunali, poiché alcuni enti locali possono prevedere regole aggiuntive.

Detrazioni per la ristrutturazione edilizia

Oltre alla riduzione Imu, il 2025 conferma la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione, e cioè:

50% di detrazione per le spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro, per le abitazioni principali;

36% di detrazione per le unità immobiliari non destinate ad abitazione principale;

possibilità di accedere a bonus specifici, come il Bonus facciate e il Bonus barriere architettoniche.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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