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Furto identità digitale: ecco come difendersi ed evitare brutte sorprese


I punti chiave

Cosa accade quando informazioni personali, come credenziali di accesso, dati bancari o persino fotografie private, finiscono nelle mani sbagliate? Il furto d’identità digitale è una delle minacce più gravi dell’era digitale, capace di colpire non solo singoli individui, ma anche aziende e istituzioni. In un contesto in cui gran parte delle attività quotidiane si svolge online, il rischio di subire un attacco di questo tipo è in costante aumento.

Furto di identità: i numeri e i danni

Secondo le ultime statistiche globali, ogni anno milioni di utenti subiscono violazioni dei dati personali, con danni economici stimati in decine di miliardi di euro. Il furto d’identità digitale non si limita al semplice accesso non autorizzato a un account, ma può tradursi in gravi conseguenze, come frodi finanziarie, diffamazioni online, o persino utilizzo illecito dei dati per attività criminali.

Gli attacchi

Gli attacchi più comuni includono il phishing, che sfrutta messaggi apparentemente affidabili per indurre la vittima a rivelare informazioni sensibili, e i malware, software dannosi progettati per intercettare dati personali. Una delle tecniche più sofisticate è il Sim Swap, che consente ai criminali di appropriarsi del numero telefonico della vittima per aggirare sistemi di sicurezza come l’autenticazione a due fattori. Anche i social network rappresentano un terreno fertile per i ladri di identità, grazie alla grande quantità di informazioni personali facilmente accessibili.

Come agire

La protezione dal furto d’identità digitale richiede un approccio multilivello. È fondamentale adottare misure preventive come l’utilizzo di password complesse, l’attivazione dell’autenticazione a due fattori e il monitoraggio costante delle proprie attività online.

In caso di sospetto furto d’identità, è importante agire rapidamente: denunciare l’accaduto alle autorità competenti, informare le piattaforme interessate e, se necessario, contattare il proprio istituto bancario per bloccare eventuali accessi non autorizzati.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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