Cambio ai vertici per Salvatore Ferragamo. Il consiglio di amministrazione della maison fiorentina e l’amministratore delegato Marco Gobbetti (in foto) hanno raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, con effetto dal 6 marzo 2025, ovvero la data di approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2024. Gobbetti, che era entrato in carica nel gennaio 2022, ha guidato il marchio per oltre tre anni, nel tentativo di imprimere una spinta innovativa alla strategia aziendale. I risultati preliminari dell’ultimo bilancio, però, hanno evidenziato una diminuzione dei ricavi del 10,5% a quota 1,03 miliardi. Una performance sulla quale ha inciso pesantemente la debole domanda cinese, mercato molto rilevante non solo per il lusso nostrano.
«Ringrazio Marco Gobbetti, che in questi anni ha impostato e sviluppato un’importante attività di rinnovamento ed evoluzione del brand, nonché una significativa innovazione di prodotto e di posizionamento del marchio. Ha inoltre realizzato un rilevante lavoro di evoluzione organizzativa della società e del gruppo, creando basi solide per il futuro», ha dichiarato il presidente Leonardo Ferragamo.
La maison ha avviato il processo di selezione del nuovo amministratore delegato, che avrà il compito di proseguire il percorso di rinnovamento e valorizzazione dell’heritage del brand. Dal 6 marzo, fino alla nomina del nuovo capo aziendale, i poteri esecutivi saranno conferiti al presidente, supportato da un comitato consultivo composto da esperti del settore con esperienze apicali in Ferragamo: James Ferragamo, Ernesto Greco e Michele Norsa, che assumerà il ruolo di Chairman Special Advisor.
A Gobbetti, che in precedenza aveva ricoperto incarichi di rilievo in
Burberry, Céline e Givenchy, saranno corrisposti 4,45 milioni di euro lordi per la cessazione del rapporto e ulteriori 50mila euro lordi per le rinunce prestate rispetto all’esecuzione e cessazione dei rapporti intercorsi.