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«La diversità non è una questione etica, ma una necessità di business». Le parole di Cristiana Scelza, Presidente di Valore D, offrono una sintesi della terza edizione del Diversity & Inclusion Hub, l’osservatorio permanente dedicato ai temi della diversità e dell’inclusione nel mondo del lavoro a sostegno di un futuro equo, inclusivo e di successo, che il 29 ottobre, presso la Luiss Business School di Roma, ha riunito esperti, rappresentanti di aziende e istituzioni.
Ad aprire i lavori, Matteo Caroli, Associate Dean for Sustainability and Impact e Responsabile BU Ricerca Applicata e Osservatori, Luiss Business School, Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità Comune di Roma, e Pierangelo Fabiano, Ceo CORE Thinking Connection. Lucarelli ha evidenziato l’obiettivo di trasformare Roma in una smart city, un progetto che però resta incompleto senza un’inclusione digitale diffusa, soprattutto nelle periferie, dove il 50% degli abitanti fatica ancora a usare uno smartphone.
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Tre i temi fondamentali su cui i diversi relatori si sono confrontati, la sostenibilità sociale come valore per l’economia; la necessità di sviluppare pratiche di recruiting inclusive per favorire l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità, garantendo pari opportunità e un accesso equo al mondo aziendale; il sostegno e l’inclusione delle persone in stato di fragilità nel mondo del lavoro, con un focus sul ruolo di istituzioni, aziende e terzo settore in questo senso. Obiettivo: creare un’economia inclusiva, che valorizzi le diversità e garantisca non solo pari opportunità e diritti per tutti, ma equità nelle organizzazioni e nella società.
Come ha ricordato Alessandra Locatelli, Ministra per le disabilità, nel suo messaggio di saluti: «Le sfide sono tante, ma il cambiamento è iniziato»