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Multe stradali, non ci saranno aumenti nel 2025


I punti chiave

Buone notizie, le multe non aumenteranno. Grazie a una norma inserita nel decreto Milleproroghe (articolo 14, comma 3), è stato deciso che “in considerazione dell’eccezionale situazione economica è sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati”. Questa scelta congela gli importi, evitando di aggravare il peso economico sulle famiglie già colpite da difficoltà finanziarie. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Il chiarimento

Come anticipato, le multe stradali non aumenteranno nel 2025 grazie al decreto Milleproroghe, che posticipa gli adeguamenti al 2026. Tuttavia, Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, chiede ulteriori passi avanti: “Bene, ottima notizia, ma non basta! Accolta la nostra richiesta, ma solo in parte. Il rincaro delle multe non si deve sospendere ma annullare”. Dona avverte anche del rischio di aumenti cumulativi: “Perlomeno si specifichi che nel 2026 scatterà solo l’aggiornamento biennale relativo al 2024 e al 2025, azzerando tutti i precedenti adeguamenti sospesi e facendo ripartire un nuovo conteggio, altrimenti rischiamo di ritrovarci in un colpo solo il rialzo di 5 anni, visto che la Legge 29 dicembre 2022, n. 197 aveva già sospeso il biennio precedente”. Secondo le stime, l’incremento potrebbe essere significativo: “Sarebbe una stangata. Un rincaro che, considerando il nuovo indice Foi di ottobre 2024, oggi sarebbe già pari al 17,7%. Vorrebbe dire, ad esempio, che per il divieto di sosta si passerebbe da 42 a 49 euro”, specifica Dona.

L’aumento non si è verificato

A novembre si parlava della la quale riguardava l’aumento delle multe previsto a partire dal prossimo anno, che potrebbe trasformarsi in un ulteriore peso per gli automobilisti italiani. A questo proposito l’articolo 195 stabilisce che l’importo delle sanzioni amministrative pecuniarie venga aggiornato ogni due anni, in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, come determinato dall’Istat. In pratica, se l’inflazione cresce, le multe aumentano di conseguenza. Ogni biennio, entro il 1° dicembre, il Ministro della Giustizia, insieme ai Ministri dell’Economia, delle Infrastrutture e dei Trasporti, deve stabilire i nuovi limiti delle sanzioni, che entrano in vigore il 1° gennaio dell’anno successivo. Se l’inflazione registra un incremento elevato, ciò si tradurrà in un aumento significativo delle multe, aggravando ulteriormente la situazione economica degli automobilisti italiani. In questo caso, però, non si è verificato quanto previsto dall’associazione.

Le altre misure del Milleproroghe

Il Milleproroghe prevede che fino al 31 dicembre 2025 sia possibile conferire incarichi ai medici in pensione. Questo provvedimento, originariamente introdotto dal decreto “Cura Italia” nel 2020 e successivamente rinnovato, consente di rinnovare incarichi semestrali di lavoro autonomo a medici, veterinari, operatori sanitari e sociosanitari in pensione, nel rispetto dei limiti di bilancio previsti dalla legge. Nel testo aggiornato del Milleproroghe, è stato modificato anche il tema delle multe ai no-vax.

Le somme già versate come sanzioni restano acquisite dallo Stato, mentre i procedimenti sanzionatori non ancora conclusi sono definitivamente interrotti e le sanzioni già inflitte vengono annullate. I giudizi pendenti in merito a queste sanzioni vengono estinti, con le spese a carico di ciascuna parte.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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