Cambia fisionomia il consiglio di amministrazione di Monte Paschi. Come da attese, dopo l’uscita di scena dei cinque consiglieri indipendenti che erano stati indicati nel 2023 dal Tesoro, il cda dell’istituto senese ha cooptato cinque nuovi consiglieri che rimarranno in carica sino alla prossima assemblea e sono di fatto espressione dei nuovi equilibri nell’azionariato a seguito del collocamento del 15% del capitale effettuato il mese scorso dal Tesoro (che già aveva ridotto la sua quota in altre due occasioni, a novembre 2023 e a marzo 2024) che ha portato all’ingresso di Francesco Gaetano Caltagirone con il 3,5% (successivamente arrotondato al 5%), la Delfin della famiglia Del Vecchio sempre con il 3,5% e Anima con il 3% (che si è sommato all’1% già detenuto dalla sgr).
Tra i nuovi componenti del board spiccano i due consiglieri non indipendenti indicati da Caltagirone. Si tratta di Alessandro Caltagirone (foto), figlio dell’imprenditore romano, ed Elena De Simone, attuale presidente di Domus Italia (ex Vianini). Gli altri tre innesti nel cda di Rocca Salimbeni sono Marcella Panucci (indipendente), che dopo una lunga carriera in Confindustria adesso è consigliera del ministero dell’Università, Francesca Renzulli (indipendente), general counsel di Prima Assicurazioni, e Barbara Tadolini (indipendente), attuale presidente del collegio sindacale di Enel e in passato sindaco effettivo di Luxottica. Le prime due risultano espressione di Anima e la terza in quota Delfin.
Mps ha spiegato che la selezione dei nuovi consiglieri da parte del Comitato nomine è avvenuta a seguito di un processo di interlocuzione con alcuni dei nuovi soci della banca e con il supporto dei cacciatori di teste di Spencer Stuart.