in

“L’anno eccezionale di Mediaset”. Pier Silvio Berlusconi tra Striscia, Sanremo e il bis di “This is me”


Mediaset e il bilancio di “un anno eccezionale”. Ieri durante un incontro con la stampa ha fatto il giro d’orizzonte del 2024 andato in onda sulle reti di Cologno, analizzando anche gli ultimi risvolti di cronaca televisiva. Ad esempio il Festival di Sanremo, finito in una sentenza del Tar ligure che obbliga il Comune di Sanremo a fare un bando d’appalto per l’edizione 2026, togliendolo quindi il “monopolio automatico” alla Rai.
“Per ora la situazione è troppo fumosa – ha detto l’amministratore delegato Mediaset e MFE – non d’arrivo neanche a pensare a un nostro possibile interesse. Detto questo questo, il Festival è un pezzo di Rai e la Rai è il motore del Festival quindi spero che Sanremo rimanga alla Rai”. Rai, tra l’altro, che dovrebbe “fare più servizio pubblico, il suo lavoro dovrebbe essere fatto anche per l’identità italiana”. Pier Silvio è sorridente e rilassato, si lascia sfuggire qualche battuta divertente, è in formissima anche perché “al mattino quando posso vado a correre”.
Quindi i suoi giudizi sono molto sereni. “E’ innegabile che Striscia la Notizia stia attraversando un momento faticoso dopo 37 anni di grandissima storia. Ma ho un ottimo rapporto con Antonio Ricci, ci parliamo e sono fiducioso che trovi la strada per continuare a crescere. Che in futuro ci possa essere in quella fascia oraria una alternanza di prodotto non lo escludo. Ma conto tanto su Ricci”.
Grandi complimenti ai risultati di This is me, condotto da Silvia Toffanin: “E’ un prodotto che nasce da una telefonata tra me e Maria De Filippi ed è venuto fuori bene, un programma dritto, pulito, spero ci siano altre edizioni in futuro.
Con la Fascino di De Filippi il rapporto è ottimo e c’è la nostra voglia di chiedere sempre più prodotti. Ogni anno lo chiedo e Fascino risponde”. In più Berlusconi conferma che Myrta Merlino resterà in Mediaset, anche se magari potrebbe avere un altro format.

E così, mentre rinnova l’intenzione di non scendere in politica e bolla come propaganda la decisione di abbassare il canone Rai, Pier Silvio chiude con l’immagine che rende l’idea di una azienda sempre in espansione: “A fine 2024 supereremo 9000 ore di prodotto, con un balzo del 20%, abbiamo raggiunto i risultati di ascolto del servizio pubblico”. Niente male, insomma.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


Tagcloud:

L’inverno più costoso di sempre: il caro bollette morde le famiglie italiane

Maxi-taglio tassi in Svizzera, Bce farà lo stesso? I possibili impatti su euro/dollaro e Btp