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Bonifici online, perché è importante compilare la causale. I rischi di non farlo

I punti chiave

Sapevate che, quando si effettua un bonifico per un regalo di matrimonio si dovrebbe scrivere, di regola, nella causale, “donazione obnuziale”? O che, nell’offrire un prestito a un parente o a un amico, bisognerebbe scrivere “prestito infruttifero”? Ebbene, al di là di alcuni eccessi burocratici e lessicali, quando si effettua un bonifico, anche online, scrivere la causale e farlo in modo corretto può garantire trasparenza, facilitare la gestione contabile e rappresentare anche una forma di tutela per chi paga e chi riceve. Cerchiamo di capire meglio perché è importante non trascurare questo aspetto e cosa occorre indicare per una corretta compilazione.

Perché è importante e cosa indicare

Effettuare un bonifico oggi è sempre più semplice e veloce, grazie alla praticità dell’home banking. Tuttavia, molti sottovalutano l’importanza di inserire una causale, che può invece rivelarsi essenziale per garantire trasparenza, evitare problemi con il Fisco e conservare una traccia chiara delle operazioni.

Anche se non è obbligatorio in senso stretto, compilare la causale di un bonifico online può risultare utile in diverse situazioni, sia per chi effettua il pagamento che per chi lo riceve. La causale serve a spiegare il motivo per cui si trasferisce una somma di denaro da un conto all’altro, sia esso personale, aziendale o di un ente. Ecco perché, quando si compila lo spazio riservato alla causale di un bonifico bancario, è importante includere alcune informazioni chiave, come nome e cognome del beneficiario, la ragione del trasferimento di denaro, eventuali relazioni di parentela con il destinatario.

La correttezza “paga”

Compilare la causale di un bonifico online può fare la differenza per la chiarezza e la sicurezza delle transazioni: inserendo una descrizione accurata, si potrà facilmente collegare il bonifico a una fattura, a un affitto, o magari al pagamento di un servizio.

Un altro aspetto importante riguarda la trasparenza, soprattutto quando il bonifico è legato a rapporti formali come contratti di lavoro, acquisti o locazioni. Una causale il più possibile chiara e dettagliata tutela entrambe le parti, fornendo una sorta di “prova scritta” di ciò che è stato pagato e perché, cosa particolarmente utile in caso di controlli fiscali o controversie legali. Se, ad esempio, un cliente o un fornitore dovesse contestare il pagamento, una causale precisa può semplificare la risoluzione del problema, dimostrando la natura della transazione.

Anche sul piano contabile e fiscale, soprattutto per aziende e liberi professionisti, la causale diventa essenziale. Aiuta a tenere ordinati i libri contabili e a riconciliare più facilmente i movimenti bancari con le fatture emesse o ricevute. In questo modo, non solo si risparmiano tempo e risorse, ma si riduce il rischio di errori o omissioni, che potrebbero comportare conseguenze economiche o legali.

Inoltre, se una causale scritta in modo fittizio (ad esempio indicando genericamente “regalo” quando in realtà si tratta di un pagamento per un servizio), potrebbe essere interpretata come un tentativo di evitare eventuali tassazioni, una causale chiara e precisa faciliterebbe invece la tracciabilità del bonifico, rendendo più semplice dimostrare la legittimità dell’operazione. Se poi l’Agenzia delle Entrate dovesse richiedere chiarimenti, soprattutto per somme rilevanti, l’assenza di una causale dettagliata potrebbe complicare la situazione. Pur essendo improbabile che ciò accada per piccole cifre, è sempre meglio essere precisi per evitare problemi.

Tracciabilità del versamento

Un classico caso in cui non si dimentica mai di compilare la causale è il pagamento delle spese condominiali, in cui si specifica sempre la rata e l’appartamento a cui si riferisce. In altri casi, invece, si tende a sottovalutare l’importanza della causale, che invece è essenziale per tenere traccia del pagamento, o essere pronti in caso di eventuali verifiche fiscali. Altro esempio di utilità (e in questo caso anche di obbligatorietà) di una corretta compilazione della causale, è quello relativo a pagamenti per lavori contemplati da bonus e incentivi vari, come quelli legati a ristrutturazioni o efficientamento energetico.

Qualche esempio pratico

Un esempio di corretta compilazione riguarda i genitori che aiutano un figlio a comprare casa: è consigliabile che il bonifico venga effettuato direttamente a favore del figlio, specificando “donazione”, piuttosto che a favore del venditore, per dimostrare che si tratta di un sostegno familiare. Questo principio vale anche per altre situazioni, come regali a parenti o amici, in cui è opportuno specificare nella causale “regalo” o “donazione”. Meglio ancora se si specifica per quale motivo si fa il bonifico, ad esempio laurea, compleanno, Natale, regalo di matrimonio (o “donazione obnuziale”), etc. L’importante è che non rischi di apparire un versamento in nero.

Se, invece, si vuole concedere un prestito a un parente o

a un amico, è fondamentale indicare, come detto,“prestito infruttifero” nella causale, per evitare che il trasferimento di denaro venga interpretato come un pagamento non dichiarato, o che venga tassato.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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