- Il cantautore dopo la nascita di Edoardo, nel 2017, si è dedicato quasi esclusivamente a lui
- Oggi non è più legato sentimentalmente alla mamma del bambino, ecco come sono organizzati
Alex Britti sta tornando da qualche mese ad occuparsi in modo importante della sua carriera musicale a sei anni di distanza dalla nascita del figlio Edoardo, venuto al mondo nel 2017.
Il cantautore romano, 55 anni, infatti dopo essere diventato padre aveva deciso di dedicarsi sostanzialmente a tempo pieno al suo bambino, avuto da Nicole, una ragazza milanese a cui però non è più legato sentimentalmente.
Intervistato da ‘7’ de ‘Il Corriere della Sera’, ha spiegato della difficile scelta: “Mi sono concentrato molto sul bambino quando è nato e ho capito subito che la vita del neo genitore non collima con quella dell’artista girovago. Non è che ho deciso a tavolino di fermarmi per 6 anni, è venuto un po’ da sé”.
“Edoardo è nato nell’estate del 2017 quando io stavo per iniziare un tour, ho tirato dritto ma mi sono fermato quando aveva sei mesi: se continuavo diventavo pazzo perché mi dovevo svegliare la notte, fargli il bagnetto per far riposare la mamma… Non riuscivo a fare altro. E allora mi sono detto: vediamo che succede”, ha aggiunto.
Alex dopo la nascita di Edoardo ha diviso i compiti con la madre di suo figlio dal primo istante: “Ci siamo subito alternati, lei ha accusato molto la gravidanza e la nascita, proprio a livello fisico, e io dovevo esserci, ci sono stato e ci sono. L’altra notte per esempio Edoardo tossiva e mi sono messo le sveglie per controllarlo: al trillo delle 5 di mattina ho sentito che era caldo, gli ho dato la tachipirina e ho aspettato sveglio che gli calasse la febbre”.
“A parte il fatto che un tempo avrei detto le 5 di notte e non di mattina, ma mi ci vedi a me che vado avanti e indietro nel corridoio per stare sveglio e aspettare che la tachipirina facesse effetto?”, ha sottolineato scherzando.
Oggi i papà che sono molto presenti nella vita dei figli piccoli sono per fortuna la normalità: “E’ cambiata la musica da quando sono nato io. Mia mamma mi aveva sempre raccontato che la prima volta che siamo stati insieme da soli, io e mio papà, avevo 4 anni e lui mi ha portato a fare il giro del palazzo. Invece io sono stato con mio figlio, io e lui da soli, da subito. Conosco un sacco di papà come me, non sono un campione: sono uno normale di una nuova generazione. Anche le mamme di oggi non sono le stesse di 50 anni fa!”.
Sulla gestione dei compiti dopo la separazione, Britti ha concluso: “Abbiamo l’affido condiviso con il sistema della settimana scomposta. In due settimane ci alterniamo nei giorni e poi si ricomincia. La legge funziona, ma quasi non dovrebbe servire se ci si concentra sui figli e la loro serenità. Io dico sempre a Edoardo: ‘Oggi sei con me, ma se vuoi andare da mamma dimmelo’. Cerco la tabella del bambino, non quella della legge”.
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