More stories

  • in

    ”Siamo corsi fuori, in strada il panico”: Mahmood racconta per la prima volta cos’è successo la notte che la sua casa di Milano è bruciata

    Ha messo tutto in due canzoni del suo nuovo album: il 31enne è ancora traumatizzato
    Era uno degli inquilini di Torre del Moro, palazzo di via Antonini, distrutto dalle fiamme ad agosto 2021

    Si prende con forza la cover di Sette, inserto settimanale del Corriere della Sera. Mahmood è felice del successo di Tuta Gold, brano presentato a Sanremo 2024. La canzone ha conquistato la prima posizione nella classifica singoli di Fimi ed è l’unico brano italiano nella Top 100 global di Billboard. Il suo nuovo disco racconta di lui. Il cantautore in due pezzi parla anche dell’incendio della sua abitazione. Al giornale il 31enne racconta così per la prima volta cos’è successo la notte che la sua casa di Milano è bruciata. “Siamo corsi fuori, in strada il panico”, svela.
    ”Siamo corsi fuori, in strada il panico”: Mahmood racconta per la prima volta cos’è successo la notte che la sua casa di Milano è bruciata
    Alessandro era uno degli inquilini di Torre del Moro, palazzo di via Antonini, distrutto dalle fiamme ad agosto 2021. La costruzione, dove l’artista aveva preso in locazione un appartamento, era considerata avvenieristica e con alloggi di gran lusso, ma qualcosa non ha funzionato. 
    Il giornalista gli domanda: “In due canzoni del disco torna l’immagine della sua casa che brucia, ricordo vero dell’incendio del 2021 al palazzo di via Antonini a Milano in cui viveva. E’ ancora un incubo?”. “Mi ricordo che quella notte. Eravamo al nono piano. Una mia amica è uscita sul balcone e ha visto l’ombra del palazzo con il fumo sul tetto. Siamo corsi fuori e, anche se poi ho scoperto che non si dovrebbe fare, siamo scappati con l’ascensore. Una volta arrivati in strada c’era il panico”, svela Mahmood. A causa dell’incendio ha perso qualcosa di molto caro: “Sì, ma preferisco non dire cosa”. 
    Il 31enne era uno degli inquilini di Torre del Moro, palazzo di via Antonini, distrutto dalle fiamme ad agosto 2021
    Invece di andare a vivere da un’altra parte da solo, ha preferito tornare ad abitare dalla mamma Anna Frau. “E’ stato un po’ peso: per la prima volta avevo raggiunto la mia libertà, la prima casa in affitto. E all’improvviso torni indietro, per quanto il rapporto con mamma sia bellissimo. Adesso però mi sono sistemato di nuovo da solo, ho trovato la pace dei sensi”, precisa. LEGGI TUTTO

  • in

    Davide Bonolis, figlio di Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis, celebra il compleanno della fidanzata Martina con foto passionali con lei: guarda

    Il 19enne è innamoratissimo della Fabbri, ricambiato: i due hanno ufficializzato lo scorso settembre
    La relazione prosegue senza alcuno scossone: lei compie gli anni, lui non rivela la sua età però

    Non gioca più nella Triestina, come svelato dalla madre, ora è passato a una squadra lombarda, sempre nel ruolo di centrocampista. Davide Bonolis abita a Milano e tra allenamenti e studio, vive una relazione appagante. E’ probabilmente il suo primo amore. Sul social non si nasconde, anzi. Il figlio di Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis celebra il compleanno della fidanzata Martina con foto passionali con lei.
    Davide Bonolis, figlio di Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis, celebra il compleanno della fidanzata Martina con foto passionali con lei
    “Buon compleanno amore mio, il primo compleanno che passo al tuo fianco. Ti amo ogni giorno di più”, scrive il ragazzo. Emozionata dalle parole dense di sentimento, lei replica: “Amore mio, ti amo”. A seguire aggiunge una miriade di cuori rosso fuoco. Il sentimento per la coppia è alle stelle.
    La dedica del 19enne e la risposta di lei
    I due sono usciti allo scoperto lo scorso 29 settembre
    Davide si fa vedere con Martina Fabbri tra baci e abbracci. I due a fine dicembre sono volati via dall’Italia insieme: hanno trascorso il Capodanno al caldo, in Thailandia. In spiaggia di sono lasciati andare all’intimità. E’ stato sempre Bonolis Jr. a rivelare tutto postando alcuni scatti sul suo profilo Instagram. Il 19enne è ‘cotto’. E la relazione prosegue a gonfie vele.
    A Capodanno sono stati in vacanza insieme in Thailandia
    MartyFabbriii, questo il suo nickname sul social, è molto più discreta: nonostante il legame con il primogenito del famoso conduttore, non si sbottona. Mantiene il suo profilo rigorosamente privato e non rivela l’età. Probabilmente è maggiorenne, proprio come il fidanzato. Martina non è a caccia di follower, ne ha solo 1686. E’ semplicemente pazza di lui.
    Il calciatore e la Fabbri ieri, 6 marzo, sono usciti per festeggiare
    I due sono usciti allo scoperto via web il 29 settembre scorso. Ieri, 6 marzo, il giorno del compleanno di Martina, sono andati in un locale insieme per celebrare. E’ tutto bellissimo, come ogni amore appena sbocciato. Inebriante. LEGGI TUTTO

  • in

    Aurora Ramazzotti va a farsi i capelli e tornata a casa segue i consigli dell’hair stylist di fiducia, ma qualcosa va storto: guarda

    Per risolvere il problema dei capelli ricresciuti dopo il parto ha cambiato leggermente look
    Non sa ancora gestire il taglio e ironicamente scrive: “Sembro Bill Kaulitz nel 2007”

    Aurora Ramazzotti per risolvere il problema dei capelli caduti durante la gravidanza e ricresciuti dopo il parto, ha cambiato leggermente look. Va a farsi i capelli da Roberto Farruggia, direttore creativo di uno dei saloni Aldo Coppola a Milano e suo hair stylist di fiducia. Una volta tornata a casa segue i consigli del famoso parrucchiere, ma qualcosa va storto. Lei, che si regala una serata modana con le amiche, lo racconta sul social e poi, condividendo uno scatto dell’uscita, ironicamente scrive: “Sembro Bill Kaulitz nel 2007”.
    Aurora Ramazzotti va a farsi i capelli e tornata a casa segue i consigli dell’hair stylist di fiducia, ma qualcosa va storto
    La 27enne, mamma di Cesare, un anno il 30 marzo, annuncia: “Ho fatto un upgrade al ciuffo post partum. Non è una frangia, ma fa il suo lavoro”. Mostra il nuovo taglio: davanti ha accorciato la chioma, ora ha due ciuffi che mimetizzano i capelli ricresciuti dopo aver dato alla luce il bebè. “Sono tornata al ciuffo che mi ero fatta 4 anni fa perché dovevo gestire in qualche modo la situazione capellini post partum”, chiarisce nelle storie.

    Per risolvere il problema dei capelli ricresciuti dopo il parto ha cambiato leggermente look
    Poi svela: “In realtà io volevo la frangia, ma Roby non vuole farmela perché dice che ho la rosa e quindi si aprirebbe e in più che con i nuovi capelli sotto sarebbe strano perché farebbe questo effetto doppia lunghezza e in più rischierebbe di fare la tendina a fungo. Quindi niente frangia. Va bene il ciuffo, che non è un cambio così radicale di cui ti penti. Al massimo cresce un po’ e lo metti dietro l’orecchio”.
    I problemi arrivano quando la 27enne prova a mettere in piega i ciuffi da sola…
    Peccato che il taglio le crei qualche problema.  Quando proda ad acconciare i capelli da sola, accade il patatrac. Aurora mostra il bizzarro risultato ottenuto: i due ciuffi lisci sembrano elettrizzati sulle punte. La Ramazzotti cita le parole di Farruggia: “Poi se gli dai un leggero colpo di piastra in fuori di apre ed è bellissima”. “Roby, cosa intendevi con ‘un leggero colpo di piastra’…?”, dice in una clip rivolgendosi all’hair stylist. E scoppia a ridere.
    Non sa ancora gestire il taglio e ironicamente scrive: “Sembro Bill Kaulitz nel 2007”
    Cerca di essere presentabile ed esce. Ma vedendosi in foto con la nuova acconciatura, commenta: “Devo decisamente capire come gestirla: sembro Bill Kaulitz nel 2007”. LEGGI TUTTO

  • in

    Giorgia Palmas per i suoi 42 anni organizza una giornata speciale con la visita al Duomo, la torta fatta in casa e le specialità giapponesi: ecco le foto del compleanno

    Gossip.it © 2000 – 2024. Contents, marketing and advertising managed by Mediafun Ltd. Vat: BG205038334.
    GossipNews, quotidiano di cronaca rosa, gossip, costume e società fondato da Paola Porta. Registrazione tribunale di Napoli n.5246 del 18 ottobre 2001. Registrazione al ROC n.14687 del 2 gennaio 2007. PWD srl, P.Iva: 06523591219. All rights reserved. LEGGI TUTTO

  • in

    Marica Pellegrinelli al settimo mese di gravidanza mostra il pancione a nudo, è cresciutissimo: guarda

    La modella 35enne è alla 30esima settimana di gestazione e si concede una coccola tutta per lei
    A Milano fa un massaggio rigenerante da Carolina Dantas de Menezes della DhermoDesign

    Marica Pellegrinelli a Milano si concede una coccola tutta per lei. Alla 30esima settimana di gestazione si regala un massaggio, il Miracle Mama, da Carolina Dantas de Menezes della DhermoDesign, un centro dedicato al beauty. La modella 35enne è felice, al settimo mese di gravidanza, nelle sue IG Stories mostra il pancione a nudo: è creciutissimo.
    Marica Pellegrinelli al settimo mese di gravidanza mostra il pancione a nudo, è cresciutissimo
    Il massaggio drenante la rimette a nuovo. Gambe gonfie e ristagno di liquidi sono tra le problematiche più frequenti durane i nove mesi di dolce attesa. Marica mostra il risultato finale sul suo fisico snello e abbellito dalle forme che regalano gioia a una futura mamma. Il pancione le piace molto.
    La modella 35enne è alla 30esima settimana di gestazione e si concede una coccola tutta per lei: un massaggio drenante
    Legata a William Djoko, la Pellegrinelli è già madre di Raffaela Maria, 12 anni, e Gabrio Tullio, 8, avuti dall’ex marito Eros Ramazzotti. Quello che arriverà sarà il suo terzo figlio: il fiocco sarà rosa. Metterà al mondo una femminuccia. E’ entusiasta dell’uomo che ha scelto di avere accanto. A Grazia ha detto: “Sono stata fortunata. Mi sono aperta all’amore, rischiando e mettendo del proprio in una relazione in cui si hanno culture quasi totalmente diverse. Lui è camerunense da papà, ucraino e olandese da mamma, nato e cresciuta in Olanda”. 
    Incinta di William Djoko, avrà una bambina, sarà la sua terza figlia
    Djoko le sta accanto e la riempie d’amore. Va anche molto d’accordo con i bimbi di “Marica. “William è uno step-dad ( in italiano ‘patrigno’, ndr) eccezionale”, ha sottolineato ancora. Per lui lei è “la donna più bella e intelligente che abbia mai visto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ha senso paragonare l’inquinamento di Milano a quello di Delhi?

    Caricamento playerNegli ultimi giorni la qualità dell’aria molto bassa nella Pianura Padana è stata paragonata a quella di alcune grandi città note per essere molto inquinate, come Delhi in India e Pechino in Cina. Il confronto in molti casi si basa su alcune classifiche che circolano online, ma è in realtà difficile avere dati coerenti e affidabili da varie parti del mondo che permettano di fare un confronto completo. La qualità dell’aria viene calcolata con metodi diversi e non c’è un unico standard per farlo.
    La questione è diventata particolarmente discussa all’inizio della settimana dopo che il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha risposto spazientito a un giornalista che gli aveva chiesto che cosa ne pensasse di una classifica che aveva indicato Milano come una delle tre città più inquinate al mondo, davanti a Delhi. Sala ha invitato a non fare affidamento su classifiche gestite da società private, contestando il dato e invitando a tenere in considerazione le rilevazioni ufficiali effettuate dall’Azienda regionale per la protezione ambientale (ARPA) della Lombardia.
    La classifica in questione è compilata da IQAir, una società svizzera che, oltre a vendere prodotti come rilevatori e purificatori per l’inquinamento, offre sul proprio sito una mappa interattiva per farsi un’idea della qualità dell’aria in buona parte del mondo. La mappa è realizzata utilizzando sia i dati forniti dalle istituzioni, sia dai sensori che la società vende e che possono essere collegati online per tenere sotto controllo i livelli di inquinamento dell’area geografica in cui si vive.
    Nel caso di Milano, IQAir impiega una decina di stazioni: la maggior parte è gestita da privati, mentre un paio è mantenuto da ARPA Lombardia, che pubblica i dati in tempo reale. Se si osserva una stazione di un privato in prossimità di una di quelle “ufficiali”, i dati delle rilevazioni non sono molto diversi per alcuni specifici parametri come per esempio la misurazione dei PM2,5, un tipo di polveri sottili molto presente nelle giornate con tanto inquinamento e che può causare vari problemi di salute. La valutazione delle qualità dell’aria tiene però in considerazione molti altri parametri, senza uno standard definito e condiviso a livello globale.
    Il cosiddetto “indice di qualità dell’aria” (IQA) è un indicatore utile per farsi un’idea immediata, per quanto approssimativa, dello stato dell’aria. Di solito prevede tra i 5 e i 6 livelli dal migliore (“qualità dell’aria buona”) al peggiore (“qualità dell’aria estremamente scarsa”), in modo da dare indicazioni alla popolazione su eventuali precauzioni da assumere, come per esempio ridurre l’attività fisica all’aperto e stare il più possibile al chiuso.
    Dopo anni in cui ogni stato membro usava IQA lievemente diversi, l’Unione Europea ha lavorato per uniformare il più possibile il calcolo della qualità dell’aria in modo da avere valori comparabili in tutto il proprio territorio. L’iniziativa ha portato nel 2017 alla realizzazione dell’Indice Europeo della Qualità dell’Aria, basato sui valori concentrazione di PM10, PM2,5, biossido di azoto, ozono e anidride solforosa, tra le principali sostanze inquinanti presenti in sospensione nell’aria.
    La realizzazione dell’IQA europeo ha reso più facilmente confrontabili le varie aree geografiche dell’Unione in termini di inquinamento, aggiungendosi alle classifiche che vengono pubblicate periodicamente sulla base di alcuni inquinanti. La più recente e completa è riferita agli anni 2021 e 2022 ed è stata realizzata tenendo soprattutto in considerazione i PM2,5, che vengono rilevati con maggiore frequenza e più diffusamente dagli stati membri: più una città è in basso, maggiore è il livello rilevato di questi inquinanti.
    Al fondo della classifica ci sono diverse città italiane a cominciare da Cremona, 372esima su 375, preceduta da: Padova (367), Vicenza (362), Venezia (359), Brescia (358), Piacenza (357), Bergamo (357), Alessandria (353), Asti (352), Verona (351), Treviso (350), Milano (349), Pavia (348) e Torino (347). Il risultato è in linea con le rilevazioni sulla Pianura Padana, una delle aree più inquinate di tutta Europa a causa delle sue caratteristiche geografiche e della presenza di numerosi centri urbani e industriali. È bene ricordare che la classifica tiene in considerazione i valori dei PM2,5 e avrebbe probabilmente città in posizioni diverse se fosse basata sull’intero IQA.

    L’IQA europeo utilizza soglie diverse rispetto al National Air Quality Index dell’India, di conseguenza le stime sulla qualità dell’aria non sono sempre facilmente confrontabili. I singoli valori che vengono impiegati per fare la stima sono comunque disponibili e da quelli si possono fare valutazioni più ampie, per esempio tenendo in considerazione i limiti indicati dalle principali istituzioni sanitarie come l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
    Per quanto riguarda i PM2,5, per esempio, l’OMS indica che la media della concentrazione nell’arco di un intero anno non dovrebbe essere superiore a 5 microgrammi per metro cubo. Non si dovrebbero inoltre superare i 15 microgrammi per metro cubo per più di 3-4 giorni consecutivi, sempre secondo l’OMS. In alcune stazioni di rilevamento di ARPA Lombardia a Milano nei giorni scorsi sono stati rilevati in più casi valori ben al di sopra degli 80 microgrammi per metro cubo; negli stessi giorni in un’area centrale di New Delhi i livelli di PM2,5 sono stati di circa 100 microgrammi per metro cubo. LEGGI TUTTO