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    Dichiarazione dei redditi, cos’è il “Quadro T” nel 730 e cosa c’è da sapere

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    Il 730 2025 si amplia ancora con l’arrivo del “Quadro T”, vale a dire quello specificamente dedicato alla dichiarazione delle “Plusvalenze di natura finanziaria”, inclusi pertanto gli introiti derivanti da investimenti digitali e criptovalute. Grazie alla nuova sezione, pertanto, anche i contribuenti sprovvisti di partita Iva potranno dichiarare tali proventi senza avere più la necessità di ricorrere al modello Redditi come accadeva fino allo scorso anno.All’interno del Quadro T, composto da otto distinte sezioni, è possibile inserire le plusvalenze derivanti dalla cessione di strumenti finanziari, come ad esempio azioni, obbligazioni, Etf o partecipazioni non qualificate (quando si detengono quote minime di una società), gli introiti prodotti dalla vendita di partecipazioni qualificate (ovvero quei casi in cui si cedono quote consistenti di una società tali da garantirne il controllo o da condizionarlo in modo determinante), i guadagni derivanti da criptoattività, quali cessioni, scambi o conversioni di criptovalute o token digitali, ma solo nel caso in cui venga superata la soglia prevista, i redditi di diversa natura finanziaria, cioè quei guadagni che pur non rientrando nei consueti interessi o dividendi sono prodotti da speculazioni e strumenti finanziari quali futures, opzioni o Cfd, e infine i redditi derivanti da rivalutazioni, laddove si debba indicare la rideterminazione del costo o del valore di acquisto delle partecipazioni.Le otto sezioni sono le seguenti: LEGGI TUTTO

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    Occhio alla truffa del finto sms Unicredit: così ti svuota il conto

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    Stavolta è il turno dei clienti Unicredit ma presto potrebbe allargarsi anche ad altri istituti bancari: stiamo parlando della nuova truffa con la quale i cybercriminali provano a svuotare i conti correnti dei malcapitati a partire da un semplice Sms.Come funzionaMolte vittime hanno già denunciato questo modus operandi: in pratica si riceve un messaggio che ha come falso mittente Unicredit: facendo credere che ci sia un problema tecnico da risolvere, viene richiesto di telefonare a un apposito numero contro le emergenze ed è lì che inizia la truffa con il cliente che viene convinto a fare un bonifico istantaneo all’operatore telefonico che non è assolutamente dell’istituto bancario in questione ma un criminale che prova a sottrarre denaro in maniera indebita.La nota di UnicreditL’azienda sta cercando di proteggere i propri clienti con la diffusione di una nota in cui informa di “un nuovo tentativo di truffa che sta circolando tramite sms proveniente da un numero apparentemente riconducibile a Unicredit”. Da lì, come detto, si viene invitati a comporre un numero per le emergenze. “Quando il cliente chiama, viene informato che sarà ricontatto dal Sevizio Clienti o dall’Ufficio Antifrode. Un truffatore, fingendo di essere un operatore della banca, fornisce istruzioni per eseguire bonifici istantanei dal proprio dispositivo. Procedendo con la richiesta, i fondi vengono immediatamente prelevati dal conto della vittima e trasferiti su quelli del truffatore, rendendo il recupero praticamente impossibile grazie all’alto sistema di protezione adottato dai malintenzionati. Soldi persi, conto svuotato e truffa effettuata senza possibilità di intervento postumo”, fa sapere l’istituto bancario.Occhio a smishing e vishingSul proprio sito web, Unicredit ha pubblicato una pagina molto dettagliata con i vari tentativi di truffa che avvengono praticamente all’ordine del giorno: nel dettaglio, quando si parla di smishing si fa riferimento alla frode che avviene con sms o in chat mentre con il termine inglese vishing si fa riferimento alla chiamata telefonica. Come si può vedere, nell’ultimo caso questi due elementi sono contemporaneamente presenti con il primo che precede il secondo. Quando c’è la telefonata, il cliente è portato a credere alla bontà del contatto perché sul telefono cellulare appare il numero verde del servizio clienti 800.57.57.57 o il numero della filiale perché i truffatori riescono a sfruttare alcuni programmi disponibili sul web per contraffare i numeri di telefono della banca. LEGGI TUTTO

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    Ryanair, cambia tutto: come si possono acquistare adesso i biglietti

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    Non soltanto sul web e con l’app ma dalla prossima estate i passeggeri che scelgono di volare con Ryanair potranno acquistare i biglietti aerei della compagnia irlandese anche nelle agenzie di viaggio con inevitabili vantaggi: si tratta di una svolta voluta e cercata da molto tempo dalla Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo (Fiavet) e che rappresenta un unicum in Europa.Quali saranno le novitàLa data da segnare sul calendario è il 30 luglio 2025: entro quel giorno sarà attivata la piattaforma “Travel Agent Direct” grazie alla quale le agenzie di viaggio daranno la possibilità ai propri clienti di acquistare tickets a tariffa ridotta mantenendo come sempre tutte le regole sulla piena trasparenza dei prezzi della compagnia irlandese. Si tratta di un canale dedicato esclusivamente alle agenzie di viaggio dalla compagnia aerea Ryanair che avrà sempre a disposizione tutti i dati di contatti dei propri viaggiatori così da informarli via mail o sms su eventuali cambiamenti come accade già oggi ogni qualvolta dovessero sopraggiungere novità per svariati motivi.”Grazie a questo nuovo accordo, gli agenti di viaggio italiani autorizzati potranno prenotare per i loro clienti le basse tariffe di Ryanair e il network leader del settore di 3.600 voli giornalieri in oltre 230 destinazioni attraverso una nuova piattaforma dedicata – Travel Agent Direct – a condizione di fornire la piena trasparenza dei prezzi per tutti i nostri voli/prodotti”, ha dichiarato Dara Brady, direttore Marketing di Ryanair.”Si apre una nuova era””Dopo una complicata trattativa durata 9 mesi voltiamo finalmente pagina e apriamo una nuova era tra Ryanair e le agenzie di viaggio italiane grazie a questo storico accordo. Si superano tutte le criticità che rendevano difficile intermediare i biglietti nell’interesse dei consumatori innanzitutto e delle aziende”, ha dichiarato il presidente di Fiavet, Giuseppe Ciminnisi, nella sede di Confcommercio Roma dove è avvenuto l’accordo che definisce senza eguali “in Italia e forse in nessun altro Paese europeo e speriamo faccia da apripista”. In questo modo le agenzie di viaggio tornano ad avere un ruolo centrale anche per l’acquisto dei biglietti aerei mettendo al centro l’interesse per i consumatori. LEGGI TUTTO

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    Su Moneta tavole a dieta, Ponte e un pizzico di eros

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    Pochi hanno contezza del fatto che una parte rilevante dei cibi che arrivano sulle tavole degli italiani non sono prodotti in Italia. Da anni il Paese dipende delle importazioni di alcune componenti fondamentali che ci consentono di confezionare al meglio la nostra apprezzata dieta mediterranea. Grano, mais, soia ma anche carne bovina in misura che va dal 40 al 60% provengono infatti dall’estero. Ecco perché, in particolare Coldiretti, in queste settimane seguiva con apprensione le evoluzioni di Donald Trump sul fronte dei dazi, perchè una stretta come quella annunciata il 2 aprile – fortunatamente poi congelata – avrebbe significato una chiusura dei mercati e un balzo rilevante nei prezzi di gran parte delle merci. Questa settimana Moneta, il settimanale in distribuzione domani con il Giornale senza aumento di prezzo, ha deciso di sbattere il mostro in copertina per sensibilizzare il pubblico dei lettori su un’emergenza che raramente viene presa in considerazione. Se ne parlerà tra l’altro questa mattina a Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari, dove il settimanale al suo secondo numero verrà presentato a una platea di ospiti da Hoara Borselli insieme al direttore Osvaldo De Paolini, che poi daranno la parola al direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, che ha il compito di intervistare il vicepresidente esecutivo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, sulle vicende economiche e borsistiche di questi giorni.Il tema, peraltro è ampiamente affrontato da Moneta, che vi dedica sei pagine compresa un’intervista ad Alessandro Foti, fondatore di FinecoBank e attuale amministratore delegato dell’istituto. Ma non solo di questo si occupa Moneta. Il tema del risiko bancario viene ripreso con il racconto di come il vertice di Mps, d’intesa con il ministro dell’Economia, ha progettato la scalata a Mediobanca sotto il nome in codice di Mosè, il liberatore. Un ampio servizio è dedicato al via libera alle opere relative al Ponte sullo Stretto, dove vengono smentiti molti luoghi comuni e si elencano le cifre vere del progetto. LEGGI TUTTO

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    Pagamenti, pratiche e punti della patente, ecco cosa si potrà fare dall’app IO

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    L’app IO amplia ulteriormente le proprie possibilità, grazie all’integrazione di una nuova funzionalità che consente ai cittadini di accedere a una serie di pratiche e informazioni messe a disposizione dalla Mororizzazione Civile: saranno complessivamente quattro i servizi di cui gli automobilisti italiani potranno beneficiare tramite l’applicazione sviluppata da PagoPa.Per poter sfruttare le nuove opzioni, l’utente deve semplicemente effettuare il login e quindi accedere alla sezione “Sevizi”, dove si trova un’area in evidenza dedicata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: una volta cliccato su di essa si apre un menu nel quale vengono elencati i quattro servizi della Motorizzazione Civile un tempo accessibili esclusivamente attraverso il Portale dell’automobilista. Si tratta, per la precisione delle seguenti funzionalità:”I miei pagamenti”: è possibile da qui pagare le pratiche della Motorizzazione Civile, consultare i dettagli dei versamenti, scaricare le ricevute di pagamento e ricevere comunicazioni inerenti;”I miei veicoli”: da questa sezione si possono consultare la lista e i dati dei mezzi intestati, verificare lo stato della copertura assicurativa Rc auto e della revisione e ricevere altre comunicazioni;”Le mie patenti”: l’automobilista ha facoltà di verificare il saldo dei punti della propria patente, i dettagli dei verbali a causa dei quali sono stati eventualmente decurtati dei punti, lo storico dei punti e la data di scadenza del titolo di guida, nonché di ricevere specifiche comunicazioni;”Le mie pratiche”: da quest’area, infine, è possibile tenere traccia dello stato e dei dettagli delle pratiche aperte con la Motorizzazione Civile e ricevere comunicazioni inerenti. LEGGI TUTTO

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    Harley a 63mila euro e snack più cari: l’allarme sui controdazi Ue

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    Con l’introduzione dei nuovi controdazi Ue sui prodotti americani, acquistare una Harley Davidson in Italia potrebbe presto diventare un lusso da oltre 63mila euro. A lanciare l’allarme è il Codacons, che denuncia rincari vertiginosi non solo per le iconiche motociclette statunitensi, ma anche per una lunga lista di prodotti di largo consumo importati dagli USA: jeans, snack dolci, burro d’arachidi, cosmetici, cereali e succhi di frutta.I rincariSecondo l’associazione dei consumatori, i dazi al 25% decisi da Bruxelles rischiano di scaricarsi interamente sul prezzo finale pagato dai cittadini. Basti pensare alla Harley Davidson “Road Glide ST”, oggi in vendita a 50.600 euro, che con l’applicazione del sovrapprezzo arriverebbe a costare ben 63.250 euro. Anche i modelli base, attualmente attorno ai 15.900 euro, vedrebbero un rincaro di quasi 4.000 euro.Altri prodottiNon va meglio per gli altri prodotti americani. I jeans importati dagli Usa, ad esempio, potrebbero aumentare di almeno 30 euro, mentre gli snack dolci, che oggi costano in media 1,50 euro, salirebbero di 37 centesimi. Anche il classico vasetto di burro d’arachidi da 340 grammi vedrebbe un aumento di 1,5 euro.I beni esclusiA salvarsi dal caro-dazi sarebbero alcolici come bourbon e whiskey, esclusi grazie alle pressioni di alcuni paesi europei, e le bibite gassate più diffuse come Coca Cola e Pepsi, la cui produzione in Europa le esclude dall’imposizione delle nuove tariffe. LEGGI TUTTO

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    730, le detrazioni non inserite in dichiarazione si possono recuperare: ecco come ed entro quando procedere per non perderle

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    Vi siete accorti di aver dimenticato di inserire una detrazione spettante in una dichiarazione dei redditi di qualche anno fa? Probabilmente non tutti sanno che è possibile recuperarla, anche se esistono tempi e modalità da rispettare.Può capitare che al momento della compilazione di 730 o modello Redditi ci si scordi di aggiungere all’elenco ivi inserito una voce di spesa effettuata nel precedente anno di imposta: molto semplicemente ciò significa che quella cifra non potrà essere recuperata nella dichiarazione dell’anno successivo. Anche in una circostanza del genere, tuttavia, il contribuente ha ancora la possibilità di beneficiare di quel credito che in modo errato ritiene essere irrimediabilmente perduto.Stando alle norme vigenti, infatti, il cittadino ha facoltà di porre rimedio a un 730 o a un modello Redditi presentati con errori o lacune tramite un’integrazione: quando si parla di dichiarazione integrativa, nell’immaginario comune è sempre il contribuente a essere in difetto nei confronti del Fisco, ma può avvenire anche il contrario, ed è proprio questo il caso della situazione in cui ci si scordi di inserire delle detrazioni per uno specifico anno di imposta.Cosa accade, ad esempio, nel caso in cui non si siano inserite nella dichiarazione 2024 le spese per l’acquisto di elettrodomestici sostenute nell’anno d’imposta 2023, pur essendo in vigore uno specifico bonus? Innanzitutto è bene specificare che questa voce non può in alcun modo essere portata in detrazione nel 730/modello Redditi 2025: l’unico modo per recuperare il beneficio è infatti quello di presentare una dichiarazione integrativa per la quella già inviata nel 2024. Questo, pertanto, è uno di quei casi in cui l’integrazione è a vantaggio del contribuente, il quale, indicando gli importi detraibili, potrà ridurre le imposte dovute per l’anno 2023 e recuperare quanto gli spetta sotto forma di credito di imposta o rimborso.Ci sono, tuttavia, dei tempi entro i quali agire per non perdere per sempre quel beneficio. Il cittadino, infatti, può presentare l’integrazione entro e non oltre i 5 anni dall’anno di scadenza della dichiarazione in cui è rilevabile la lacuna, nell’esempio sopra citato il 2024: in questo caso, quindi, la possibilità di rettifica scadrebbe il 31 dicembre 2029. Per poter correggere un 730 o un modello Redditi già inviato anni addietro, il contribuente dovrà obbligatoriamente inviare un nuovo modulo ex novo, integrando al suo interno anche le detrazioni che si era allora scordato di inserire: questo credito, rispettando ovviamente il termine dei 5 anni, dovrà poi essere riportato come eccedenza derivante da una vecchia dichiarazione o in quella dello stesso anno, se ancora non inviata, oppure in quella dell’anno successivo. LEGGI TUTTO

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    Truffa bonus casa, Poste Italiane invia gli avvisi: cosa fare se si riceve la lettera

    Immagine Facile.it

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    Entra nel vivo la vasta operazione antifrode di recente avviata da Poste Italiane con lo scopo di individuare irregolarità per quanto concerne l’erogazione di crediti connessi alle varie tipologie di bonus casa, Superbonus incluso. La società, che vuole far chiarezza sul triennio 2020-2022, sta inviando comunicazioni ai beneficiari che hanno ceduto il credito nel periodo indicato per chiedere loro tutta la documentazione necessaria per effettuare le dovute verifiche: una volta ricevuta la lettera, il contribuente avrà 30 giorni di tempo per adempiere alla richiesta.Poste sta agendo su sollecitazione del Fisco, che ha lanciato l’allarme su presunte irregolarità circa i crediti d’imposta ceduti alla società, sollecitandola a inoltrare dei chiarimenti in merito. Per quanto concerne i bonus casa, una cesura importante si ebbe nel febbraio del 2023, quando tramite il Decreto legge n.11/2023 il governo Meloni decise di limitare la possibilità di ottenere lo sconto in fattura e la cessione a terzi dei crediti edilizi. Fino ad allora non c’era alcun obbligo di fornire specifica documentazione, per cui la strada era abbastanza spianata per i truffatori intenzionati a mettere le mani su quel tesoretto. La musica è tuttavia cambiata, per cui, su sollecitazione dell’Agenzia delle entrate che ha segnalato alcuni crediti associati a profili a rischio, Poste Italiane ha dato avvio a quest’operazione antifrode.In sostanza la società chiede ai contribuenti che hanno ricevuto la comunicazione di inoltrare tutta la documentazione divenuta obbligatoria a partire dal Dl 11/2023. Si tratta di 14 voci, tra le quali: LEGGI TUTTO