Dichiarazione dei redditi, cos’è il “Quadro T” nel 730 e cosa c’è da sapere
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Il 730 2025 si amplia ancora con l’arrivo del “Quadro T”, vale a dire quello specificamente dedicato alla dichiarazione delle “Plusvalenze di natura finanziaria”, inclusi pertanto gli introiti derivanti da investimenti digitali e criptovalute. Grazie alla nuova sezione, pertanto, anche i contribuenti sprovvisti di partita Iva potranno dichiarare tali proventi senza avere più la necessità di ricorrere al modello Redditi come accadeva fino allo scorso anno.All’interno del Quadro T, composto da otto distinte sezioni, è possibile inserire le plusvalenze derivanti dalla cessione di strumenti finanziari, come ad esempio azioni, obbligazioni, Etf o partecipazioni non qualificate (quando si detengono quote minime di una società), gli introiti prodotti dalla vendita di partecipazioni qualificate (ovvero quei casi in cui si cedono quote consistenti di una società tali da garantirne il controllo o da condizionarlo in modo determinante), i guadagni derivanti da criptoattività, quali cessioni, scambi o conversioni di criptovalute o token digitali, ma solo nel caso in cui venga superata la soglia prevista, i redditi di diversa natura finanziaria, cioè quei guadagni che pur non rientrando nei consueti interessi o dividendi sono prodotti da speculazioni e strumenti finanziari quali futures, opzioni o Cfd, e infine i redditi derivanti da rivalutazioni, laddove si debba indicare la rideterminazione del costo o del valore di acquisto delle partecipazioni.Le otto sezioni sono le seguenti: LEGGI TUTTO