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    Mutui, risparmi da 200 euro al mese. Ma il Btp si infiamma e rende il 4%

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    Il taglio dei tassi della Bce di 25 punti base porta con sé effetti differenziati. Sono, infatti, positivi per il costo del denaro applicato ai finanziamenti più comuni come i mutui. Sono, invece, tendenzialmente negativi per i mercati obbligazionari. Il Btp decennale, parametro di riferimento per lo spread con il Bund, ha visto salire i rendimenti al 4% in corso di seduta, una soglia che non si raggiungeva da luglio nonostante il differenziale di rendimento con l’omologo tedesco sia invariato e le condizioni macroeconomiche dell’Italia siano incoraggianti dal punto di vista di deficit e debito.Per chi ha già un mutuo a tasso variabile, il beneficio è immediato, anche se contenuto. Secondo Facile.it, la rata di un prestito da 126mila euro a 25 anni potrebbe scendere di circa 17 euro al mese, passando da 650 a 633 euro. L’impatto, tuttavia, è più significativo sui finanziamenti più lunghi e con tassi di partenza più alti. Per esempio, su un mutuo di 250mila euro a 30 anni, la riduzione potrebbe superare i 200 euro mensili, con un risparmio annuo di oltre 2.400 euro. L’effetto della riduzione dei tassi è più evidente nei prestiti di lunga durata: per un mutuo da 150mila euro a 15 anni, la rata cala di 111 euro al mese, ma se la durata si estende a 25 anni, il risparmio mensile sale a 118 euro. Secondo un’analisi della Fabi (il principale sindacato bancario), il tasso fisso medio potrebbe scendere rapidamente al 2,65%, un livello ben distante dal 4% registrato circa un anno fa. «Le banche, con significativa sensibilità sociale, avevano anticipato da gennaio dello scorso anno le decisioni della Bce, iniziando a tagliare i tassi d’interesse su mutui e credito al consumo», ha commentato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. Questo rende i mutui a tasso fisso ancora più appetibili rispetto ai variabili, considerando che l’Euribor (il tasso di riferimento per i mutui a tasso variabile; ndr) ha rallentato la sua discesa, riflettendo le incertezze legate all’inflazione e ai dazi Usa.Anche il credito al consumo ne beneficerà. Il tasso medio potrebbe attestarsi intorno al 7,65%, rendendo più convenienti acquisti a rate. Per esempio, prosegue la Fabi, un finanziamento di 5.000 euro per un viaggio, ripagabile in 3 anni, comporterebbe una rata di 161 euro al mese, mentre l’acquisto di un’auto da 20.000 euro con un finanziamento a 6 anni implicherebbe una rata di 357 euro. LEGGI TUTTO

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    Rottamata la cripto lanciata da Corona

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    Esserci o non esserci? Il blitz della Consob che ha «spento» la memecoin $corona di Fabrizio Corona (foto) per un possibile insider trading riaccende i riflettori sul mondo dei cryptoasset e della cosiddetta finanza decentralizzata che, con i suoi proclami di guadagni facili fuori dal sistema delle banche centrali, ha già conquistato sei milioni di italiani. L’asset virtuale di Corona ha avuto un’oscillazione così repentina nei minuti precedenti la sua pubblicazione ufficiale che la Consob ha deciso di vederci chiaro: la manipolazione rientrerebbe in uno classico schema che in gergo si chiama pump and dump, pompa il prezzo, falla comprare e poi abbandonala.Le cripto vogliono scalzare gli istituti di credito? Per ora questi due mondi hanno viaggiato in parallelo, «saggiamente tenuti e separati» come sottolinea il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, ma per quanto tempo ancora? Un mese fa l’italiana Tether fondata da Giancarlo Devasini ha rilevato il 5,015% della Juventus, società quotata in Borsa. La milanese CheckSig invece si propone come custode (in gergo escrow holder) di cripto-attività date a garanzia per ottenere prestiti in euro tra privati e aziende clienti. Da quest’anno i cryptoasset posseduti vanno denunciati nella Dichiarazione sostitutiva unica per individuare l’Isee e secondo i notai «anche le criptovalute fanno parte dell’eredità digitale».La scossa l’ha data il presidente Donald Trump, che ha deciso di deregolamentare gli asset e creare una Crypto Sstrategic Reserve negli Stati Uniti, che include Ethereum e soprattutto Bitcoin, la prima cripto al mondo la cui filosofia anarchica l’ha resa ancora molto popolare. Vale circa 90mila dollari dopo aver superato più volte quota 100mila. «La mossa di Trump è un punto di svolta», ha ribattuto il country director italiano di Bitpanda, Massimo Di Rosa. Una mossa che invece, secondo la vice dg di Bankitalia Chiara Scotti, «rischia di destabilizzare il sistema finanziario per la fragilità di alcune cripto e di complicare il lavoro delle autorità di vigilanza», tanto che Via Nazionale e Consob ieri sono corse al riparo con una comunicazione congiunta su bilancio, trasparenza e ruolo dei revisori (si veda l’articolo sopra). LEGGI TUTTO

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    Bonus psicologo, nuovi fondi sbloccati: a metà aprile via alle graduatorie per 3.300 beneficiari

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    Il bonus psicologo ha ottenuto un ulteriore stanziamento di 5 milioni di euro per il 2023, che saranno utilizzati per finanziare nuove richieste di contributo. Questo provvedimento è stato reso possibile grazie alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, l’11 febbraio, del decreto attuativo del Ministero della Salute. I fondi sono stati distribuiti alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano.I nuovi beneficiariA partire dal 15 aprile 2025 l’Inps procederà a scorrere le graduatorie in essere, individuando così i nuovi beneficiari. Non sarà necessario inviare una nuova domanda, poiché l’Inps continuerà ad accogliere ulteriori richieste, seguendo l’ordine già stabilito dalle graduatorie regionali. Tuttavia, sebbene ci siano nuovi fondi, la percentuale di richieste accolte rimane molto bassa: nel 2024 solo lo 0,8% delle domande sono state approvate. LEGGI TUTTO

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    Benessere Italia (Bes): Giorgetti, impatto positivo grazie a legge bilancio

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    Segnali di miglioramento del benessere dell’Italia, favoriti anche dalla recente legge di bilancio. È ciò che rileva l’ottava edizione della relazione sul Benessere equo e sostenibile (Bes) per il 2025, elaborata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e trasmessa oggi al Parlamento. Il ministro Giancarlo Giorgetti, nella premessa del rapporto, sottolinea che “il quadro complessivo evidenzia l’impatto positivo delle politiche adottate per il 2025 e gli anni a venire.” In particolare, “le misure previste dall’ultima legge di bilancio hanno consolidato gli interventi a favore dei redditi medio-bassi e rafforzato le politiche volte a contenere l’erosione del potere d’acquisto dei consumatori,in continuità con le linee di azione perseguite dal Governo negli ultimi due anni, puntando a migliorare le condizioni economiche e sociali delle famiglie, a cominciare dal reddito disponibile”.Tra le misure più rilevanti contenute nella legge di bilancio 2025 che contribuiscono a migliorare gli indicatori Bes relativi al “Benessere economico”, il Ministero indica la riduzione della pressione fiscale, tra cui spicca la revisione strutturale dell’Irpef, con il passaggio da quattro a tre scaglioni e il riordino delle detrazioni con limitazioni previste per i contribuenti ad alto reddito. Importanti anche le misure per la riduzione strutturale del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi e l’estensione a partire da quest’anno ai redditi fino a 40.000 euroLa relazione evidenzia anche che un aumento del 4,7% del reddito disponibile lordo pro capite nominale nel 2023, che ha raggiunto i 27.154 euro, confermando un trend positivo iniziato nel 2021, dopo l’interruzione dovuta alla pandemia. Segnali positivi arrivano anche dal mercato del lavoro, con una riduzione del tasso di mancata partecipazione, in particolare tra le donne, contribuendo a ridurre il divario di genere.“Importante – si legge nella relazione – anche il contributo delle politiche per la famiglia e per il sostegno alla natalità e delle misure a favore delle persone con disabilità con effetti positivi anche sugli indicatori relativi alla “Salute”, nonché gli interventi per il pubblico impiego e le pensioni che incidono anche sugli indicatori “Lavoro e conciliazione dei tempi di vita”.Tra le politiche più significative per le famiglie, il Mef menziona quelle rivolte a sostenere la natalità, tra cui il bonus per ogni nuovo nato nei nuclei familiari con un valore di Isee non superiore a 40.000 euro. Sull’indice di povertà assoluta, invece, vengono indicate le politiche di welfare dirette agli individui più fragili, quali l’incremento del fondo per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità da parte di soggetti con un Isee non superiore a 15.000 euro e il Piano Casa Italia, per la parte destinata all’edilizia pubblica o sociale. LEGGI TUTTO

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    Tutte le novità sull’Rc Auto: dal 5 marzo in vigore i nuovi parametri

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    Sono entrate in vigole le nuove regole relative all’Rc Auto. A partire dal 5 marzo sono cambiati i parametri a cui fare riferimento per i risarcimenti riguardanti le macrolesioni da incidenti stradali considerate di non lieve entità. Questi parametri, attesi da lungo tempo, sono contenuti nella Tabella unica nazionale (TUN).Quest’ultima sarà lo strumento da prendere in esame in caso di calcolo di risarcimento per danno biologico e morale derivato da incidenti stradali e/o da responsabilità sanitarie. Ciò in caso di lesioni giudicate gravi e invalidanti di almeno (o più del) 10%. I parametri contenuti nella nuova tabella saranno dunque applicati per tutti gli incidenti che si verificheranno dalla sua entrata in vigore con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.Secondo Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, l’applicazione della nuova TUN consentirà che tutte le vittime di incidente abbiano garantito un risarcimento equo al danno. Si tratta dunque di un passo avanti importante che ha lo scopo di portare ad un’uniformità di trattamento, con benefici sia per i consumatori che per le compagnie assicurative.Quando si verifica un sinistro, non vanno considerati solo i danni alla vettura, ma anche quelli riportati dalle persone. I danni possono essere sia fisici, che morali, e chi li subisce a diritto a un adeguato risarcimento. Con danno biologico, o fisico, si fa riferimento a una sofferenza della salute dell’individuo. Cosa diversa è il danno psicologico. Altro distunguo sono i tipi di invalidità. Un’invalidità permanente è la conseguenza di una lesione non remissibile nel tempo: il grado di invalidità lo si stabilisce quando il soggetto è clinicamente guarito e si può verificare quali e quanti strascichi sono rimasti. L’invalidità temporanea, al contrario, incide sul soggetto soltanto per un periodo limitato di tempo per poi sparire a guarigione ultimata. Deciso il grado di invalidità, è il medico legale che stabilisce il risarcimento, scegliendo fra le le due categorie di lesioni, ossia “micro-permanenti” e “macro-permanenti”. Le prime rientrano fino al 9% di invalidità, le seconde vanno dal 10 al 100%. Dalla giornata di ieri si applicano i nuovi criteri, che dovrebbero garantire una maggiore trasparenza e chiarezza nello stabilire il risarcimento.Via dunque le vecchie Tabelle pretorie adottate dai singoli tribunali. Adesso si avrà a disposizione uno strumento universale, equo ed omogeneo, che però sarà utilizzabile solo per quegli incidenti che si sono verificati dopo il 5 marzo 2025. LEGGI TUTTO

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    Bitcoin, guai per Corona: parte l’esposto. Cosa ha fatto

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    I punti chiave

    Guai per Fabrizio Corona. L’ex re dei paparazzi è finito sotto la lente d’ingrandimento del Codacons, che ha presentato oggi un esposto alla Consob e alla Banca d’Italia riguardo due operazioni finanziarie sospette lanciate dall’ex fotografo e personaggio televisivo. L’associazione dei consumatori ha sollevato preoccupazioni riguardo a iniziative che potrebbero mettere a rischio la sicurezza delle operazioni finanziarie e i diritti dei risparmiatori, configurandosi come attività di dubbia legalità nel settore del trading online.Il “Progetto Corona”Nel mirino del Codacons c’è in particolare il cosiddetto “Progetto Corona”, che sarebbe stato presentato come un’opportunità di investimento che promette guadagni extra garantiti. “Le persone vengono invitate a investire denaro tramite un broker specifico, con la promessa di ritorni elevati”, scrive l’associazione nel suo esposto. Per partecipare, gli utenti devono entrare in un gruppo vip, creare un account con il broker tramite un link di affiliazione e depositare almeno 300 euro (che immediatamente aumentano a 600 euro). Tuttavia, il broker suggerito sembrerebbe non essere autorizzato in Europa. Nonostante le dichiarazioni pubbliche di Corona, che aveva affermato di aver interrotto il progetto a seguito delle prime segnalazioni negative, emergerebbero evidenze che indicano la continuazione dell’iniziativa sotto altre forme.La meme coin di CoronaOltre al “Progetto Corona”, l’associazione dei consumatori ha puntato l’attenzione su un altro comportamento sospetto legato al lancio di una “meme coin” da parte di Fabrizio Corona. Attraverso i suoi canali social, Corona ha promosso la sua criptovaluta, promettendo che, a differenza di altre, sarebbe stata destinata a durare nel tempo. Tuttavia, il lancio della criptovaluta ha avuto fasi turbolente, con forti oscillazioni di valore e accuse di manipolazione del mercato. L’esposto sostiene che, nei minuti precedenti alla pubblicazione ufficiale della criptovaluta, un wallet ha acquistato token, suggerendo un possibile accesso a informazioni riservate e un caso di insider trading. Inoltre, la rapida vendita dei token nei primi minuti di trading ha causato un crollo del prezzo, con gli investitori successivi che si sono ritrovati a detenere asset fortemente svalutati, una dinamica tipica degli schemi di “Pump & Dump”. LEGGI TUTTO

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    Pichetto Fratin: “Il nucleare potrebbe ridurre le bollette del 30-40%”

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    I punti chiave

    Nucleare per ridurre il costo delle bollette. La stessa potrebbe rappresentare una delle chiavi per ridurre drasticamente gli importi relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al cliente. Lo sconto potrebbe variare tra il 30 e il 40%. Una previsione ambiziosa, ma non lontana dalla realtà, secondo il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che durante un’intervista ha spiegato come l’adozione di nuove tecnologie nucleari possa incidere profondamente sui costi energetici.Le parole di PichettoPichetto Fratin ha sottolineato che, pur non potendo raggiungere i livelli di Francia, con la sua rete di 50 centrali nucleari, l’Italia potrebbe comunque avvicinarsi alla Spagna, riducendo le bollette grazie alla costruzione in serie di reattori. “La previsione dei ricercatori è che questa strategia potrebbe ridurre i costi energetici del 30-40%”, ha affermato, facendo riferimento ai benefici economici a lungo termine per i consumatori. Tuttavia, la questione della convenienza economica non è solo teorica: il ministro ha chiarito che si dovrà valutare attentamente, all’inizio del prossimo decennio, se il nucleare resterà la scelta più conveniente rispetto ad altre fonti energetiche. “Se emergeranno altre tecnologie più economiche, allora non costruiremo i reattori”, ha dichiarato Pichetto Fratin.Come si sta muovendo il governoIn questo scenario, il governo italiano ha recentemente approvato il Decreto Legge 28 febbraio 2025, n. 19, noto come Decreto Bollette, un intervento strategico per contenere l’impatto dell’aumento dei costi energetici sulle imprese italiane. Questo decreto prevede misure dirette a supportare le aziende, evitando che l’alto costo dell’energia danneggi ulteriormente la competitività del paese. In parallelo, è stato dato il via libera a una legge delega per il nucleare sostenibile, che stabilisce un quadro normativo per l’uso delle nuove tecnologie nucleari. Con questa legge, l’Italia si prepara a sviluppare impianti nucleari moderni e sicuri, puntando su soluzioni avanzate che rispettino i più elevati standard di sicurezza e sostenibilità ambientale. LEGGI TUTTO

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    Dichiarazione dei redditi, entro quando e come esercitare l’opposizione al trattamento dei dati sanitari

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    I contribuenti italiani hanno tempo fino al prossimo sabato 8 marzo per esercitare il proprio diritto ad opporsi al trattamento dei dati sanitari finalizzati alla redazione della dichiarazione dei redditi precompilata da parte del Fisco. Scegliendo questa strada si può impedire che l’elaborazione automatica del 730 includa le spese sanitarie dell’anno fiscale 2024, tutelando così la propria privacy e gestendo autonomamente tutte le detrazioni fiscali.Si tratta di un diritto previsto per chiunque abbia già compiuto 16 anni, per cui nel caso in cui il richiedente abbia un’età inferiore devono essere obbligatoriamente i suoi genitori/tutori o un rappresentante legale a presentare l’apposita istanza. Qualora il contribuente che abbia fatto richiesta di opposizione risulti fiscalmente a carico di un altro membro della sua famiglia, costui non avrà facoltà né di visionare né di detrarre dalla propria dichiarazione le relative spese sanitarie.Ad oggi l’unico modo per poter esercitare il diritto di opposizione è per via telematica: l’utente dovrà accedere all’area personale del Sistema Tessera Sanitaria, effettuando l’accesso mediante Spid o Ts-Cns, Tessera Sanitaria-Carta Nazionale dei Servizi. Concluso questo passaggio, il richiedente potrà visionare l’intero elenco delle spese registrate e quindi togliere la spunta dalle voci che desidera non includere nella precompilata. Dopo ciò, potrà aggiungere manualmente le sue spese da portare in detrazione durante la compilazione del 730, ovviamente seguendo i criteri previsti dalle norme vigenti.Sono essenzialmente due le motivazioni alla base di una decisione del genere. La prima è semplicemente una questione di privacy, dal momento che quelle informazioni personali e sensibili non saranno visionate da nessun altro, dopo la loro elaborazione, tramite la dichiarazione precompilata. La seconda deriva in genere o dal timore di errori e discrepanze da parte del sistema automatizzato o semplicemente dalla volontà del contribuente di mantenere in prima persona il controllo sulla propria dichiarazione in tema di detrazioni fiscali. LEGGI TUTTO