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    L’asse Amundi-Allianz finisce in stallo. Scontro sulla governance

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    Mentre Generali stringe sulle trattative con la francese Natixis e vorrebbe arrivare a chiudere entro la fine di gennaio, un altro importante tassello del risiko del risparmio gestito europeo conosce una battuta d’arresto. I colloqui tra la francese Amundi (di proprietà del Credit Agricole, che si sta mettendo di traverso alla scalata che Unicredit ha lanciato su Banco Bpm) e Allianz Global Investors, per la creazione di un super colosso del risparmio da 2.800 miliardi di asset in gestione, si sarebbero incagliati dopo un anno di trattative, a questo punto non si sa se momentaneamente o definitivamente. Secondo le ricostruzioni di Financial Times e stampa tedesca, i due gruppi non sarebbero riusciti a trovare una quadra sulla struttura e la governance che avrebbe dovuto assumere la nuova società: il vero punto è sul chi avrebbe dovuto comandare la nuova realtà allargata. Probabilmente i tedeschi di Allianz, che hanno una divisione di gestione patrimoniale da 560 miliardi di asset, non avrebbero voluto consegnarsi totalmente ai francesi di Amundi, anche se questa realtà ha un portafoglio da 2.200 miliardi. Sta di fatto che Allianz sta cercando un partner per aumentare la massa critica nel risparmio gestito e, alla fine, non è escluso che il dialogo possa ripartire oppure che qualcuno possa inserirsi. Del resto, l’industria dei fondi – attaccata sui margini dall’avvento di robo-advisor ed Etf – ha bisogno di aumentare la dimensione dei gruppi per recuperare marginalità. LEGGI TUTTO

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    Volo cancellato per il maltempo? Ecco come comportarsi

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    I punti chiave

    Cosa fare quando il tuo volo viene cancellato a causa del maltempo? Sabato 7 dicembre, mi sono trovata a vivere questa esperienza in prima persona all’aeroporto di Londra Stansted. Dopo una giornata trascorsa nella capitale dell’Inghilterra, aspettavo di rientrare in Italia, ma la tempesta Darragh, che stava colpendo con violenza il Regno Unito, ha stravolto i piani di migliaia di passeggeri. Quando è arrivata la notizia della cancellazione del volo, la confusione e la preoccupazione hanno preso il sopravvento, ma in queste situazioni è importante sapere come comportarsi.I passeggeri hanno dormito sul pavimento dell’aeroporto Informarsi prima di tuttoLa prima cosa da fare quando il volo viene cancellato è informarsi. Non c’è niente di peggio che essere lasciati nel limbo senza sapere cosa accadrà. Subito dopo la cancellazione, nonostante l’attesa notevole, mi sono diretta al banco della compagnia aerea per chiedere se ci fosse un altro volo disponibile o se potessi essere riprenotata. Tuttavia, l’affollamento all’aeroporto di Stansted era enorme e la concorrenza per i posti sui voli successivi era spietata. Per questo motivo, è sempre utile avere un piano B, ad esempio cercando online voli alternativi o verificando altre compagnie aeree che potrebbero avere disponibilità.Situazione all’aeroporto Chiedere assistenzaNel momento in cui ho capito che non avrei più potuto partire quella sera, la realtà di una lunga attesa si è fatta strada. La maggior parte dei passeggeri si è adattata alla situazione in modo diverso: alcuni si sono sdraiati sui pavimenti duri dell’aeroporto, altri hanno cercato di proteggersi dal freddo con i vestiti dei propri bagagli. In questi casi, è bene non esitare a chiedere assistenza alla compagnia aerea, soprattutto se l’attesa è lunga. Se si necessita di un pernottamento in hotel, molte compagnie sono obbligate a fornirlo, specialmente se il ritardo o la cancellazione è significativo. Anche se non è sempre garantito, è importante chiedere e sapere cosa spetta. Alcune compagnie offrono voucher per pasti o sistemazioni, ma ciò dipende dalla politica specifica della compagnia e dalla durata del disguido. Purtroppo, non ho trovato molta disponibilità da parte degli addetti ai lavori, il che ha reso la situazione ancora più frustrante. Una maggiore attenzione e professionalità avrebbero sicuramente migliorato l’esperienza e ridotto il disagio.Raccogliere ricevute per eventuali rimborsiDurante l’attesa e mentre si cercano soluzioni alternative, non bisogna dimenticare di raccogliere tutte le ricevute per spese extra, come pasti, trasporti o pernottamenti. In caso di cancellazione del volo, la compagnia potrebbe offrire un risarcimento o un rimborso, soprattutto se l’annullamento è avvenuto con poco preavviso. Conservere le ricevute permetterà di fare richiesta di rimborso in modo più semplice e veloce. LEGGI TUTTO

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    Tredicesime record. La sorpresa in busta paga: 51,3 mld in arrivo

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    I punti chiave

    L’occupazione in crescita e i rinnovi contrattuali danno una marcia in più alle tredicesime. Oltre 32 milioni di lavoratori e pensionati italiani riceveranno quest’anno la tanto attesa mensilità aggiuntiva, per un totale di 51,3 miliardi di euro segnando un incremento del 7,8% rispetto al 2023. Un’importante iniezione di liquidità che, pur destinata in parte a spese obbligate e risparmio, promette di ravvivare i consumi delle festività. A rivelarlo è Confesercenti, grazie al tradizionale sondaggio Ipsos condotto su un campione rappresentativo di lavoratori dipendenti e pensionati italiani.Come spenderanno gli italiani la tredicesimaIl 78% dei beneficiari della tredicesima prevede di utilizzarne parte per le spese natalizie, come regali e vacanze, per un totale stimato di oltre 18,7 miliardi di euro. Questa mensilità aggiuntiva è considerata essenziale: il 53% la ritiene utile per affrontare l’anno con maggiore serenità, mentre per il 31% è indispensabile per coprire spese altrimenti impossibili. Tra i principali utilizzi, il 44% la destinerà ai regali di Natale, il 16% alle altre spese festive e il 18% a viaggi durante le festività. Altri impieghi includono lavori e arredamento per la casa, il 20%, acquisto di beni e servizi, il 16%, e risparmi per i saldi invernali, il 23%. “La tredicesima, quest’anno, è molto attesa anche dal retail fisico e in particolare dalla rete dei negozi di vicinato, dove le vendite di Natale hanno avuto per ora un avvio lento. L’auspicio è che l’arrivo della liquidità aggiuntiva imprima un’accelerazione della spesa nei negozi, che al contrario del web nelle ultime settimane prima del Natale possono offrire ai consumatori il vantaggio dell’assenza di tempi di consegna”, commenta Confesercenti. LEGGI TUTTO

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    Coldiretti: “Votare contro il Mercosur, il settore è in pericolo”

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    Gli agricoltori italiani insorgono dopo la firma dell’Unione europea sull’accordo con i Paesi del Mercosur, il mercato comune degli Stati dell’America meridionale. La frustrazione è stata espressa da una nota congiunta di Coldiretti, guidata dal presidente Ettore Prandini, e da Filiera Italia, guidata da Luigi Scordamaglia: «Non contenta di aver siglato il peggiore degli accordi possibili con il Mercosur per la filiera agroalimentare europea aprendo la porta a prodotti con standard di sicurezza e qualitativi inferiori ai nostri», scrivono le due associazioni di categoria, «la Presidente della Commissione von der Leyen raggiunge il paradosso annunciando un fondo europeo di 1,8 miliardi per facilitare la transizione verde e digitale dei paesi del Mercosur». L’aspetto che più non convince gli esponenti del settore agroalimentare di casa nostra è che l’intesa farà fluire sul mercato europeo un’ondata di prodotti alimentari extra-Ue non sottoposti alle stesse normative e «ottenuti utilizzando a monte farmaci per la crescita degli animali, con colture prodotte utilizzando pesticidi spesso vietati in Europa perché pericolosi. Consentiamo che tutta questa merce entri quasi soltanto dall’unico porto europeo dai controlli praticamente inesistenti (Rotterdam se non fosse chiaro) ed a compensazione di tutto ciò cosa ci viene promesso? Un miliardo di euro di elemosina compensativa ex post ad eventuali settori che dimostreranno di essere stati colpiti dall’accordo», si legge. LEGGI TUTTO

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    Lo chiamano “mercatino” ma l’usato vale 26 miliardi

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    Second hand, pre-owned, pre-loved: tante espressioni per definire il buon vecchio mercato dell’usato. Che va a dir poco per la maggiore tra le nuove generazioni.Se una volta occasioni e affari di seconda mano saltavano fuori rovistando tra le bancarelle a cielo aperto dei mercati delle pulci, da Porta Portese a Roma al Saint-Ouen a Parigi, adesso, invece, Millennials e Gen Z le selezionano sul display di smartphone e computer e le aggiungono nei carrelli virtuali di app e piattaforme online. Da Vinted a Vestiaire Collettive, da Subito.it a Wallapop, è boom di shopping digitale vintage. Nel 2023 il settore dell’usato ha toccato in Italia un giro di affari da 26 miliardi. Stime e proiezioni annunciano per la fine del 2024 una crescita a doppia cifra, tra il 10 e il 15 percento.A colpi di clic, la cosiddetta New Gen – alias Millennials e Gen Z insieme, i nati, in buona sostanza, tra il 1980 e il 2010 – si rifà guardaroba e casa, ma anche smartphone e lavatrice, comodamente seduta davanti a telefono e computer. A mettere nero su bianco il trend-tormentone è il «Circular fashion survey on new generations 2024», appena rilasciato da PwC Italia e condotto su un campione composto da Gen Z e Millenials residenti in Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Spagna.Stando all’indagine, nel 2024 il 54% dei giovani intervistati ha effettuato almeno la metà dei propri acquisti su portali e-commerce, dato in rapida crescita rispetto al 35% registrato nel 2023. Non solo. Quest’anno 7 giovani su 10 hanno comprato prodotti pre-owned, in aumento del 19% rispetto all’anno scorso, mirando in particolare capi di moda, con il 29% della New Gen che ha acquistato la metà dei propri capi pre-loved (+5% rispetto al 2023), e arredamento, che ha attirato il 26% del campione (+13%).A mettere in ombra le nuove collezioni in vetrina, è il prezzo per ben il 72% del campione. D’altronde, se in negozio le cifre volano alle stelle, con l’usato si risparmia. E, così, ci si può concedere quel vizio di lusso a lungo desiderato. Perché, se le scarpe, la borsa e la cravatta griffata in boutique costano una follia, magari di seconda mano avranno cifre (più) accessibili. Ecco, proprio l’idea di farsi quel regalo firmato influenza l’8% degli oculati shopping addicted.Consapevoli di non potersi permettere tutto, sono ben disposti a scendere a compromessi: non rinunciano a sfoggiare l’accessorio blasonato, non sia mai, ma accettano di buon grado che sia di seconda mano. Ancor più che sanno di poter contare, oltre che sul proprio occhio clinico e fiuto per lo shopping, su una serie di garanzie. Non tutte, ma le più gettonate piattaforme e app di compravendita di articoli usati hanno policy severe e sono molto attente ai riflettori delle recensioni costantemente puntati.Il binomio – policy e brand reputation – si traduce in autenticità dei marchi verificata, presenza di descrizioni complete e trasparenti di ogni singolo prodotto, controllo delle condizioni della merce in vendita. Insomma, non si scappa, ma si guadagna e si risparmia a seconda del punto di vista. Perché l’attendibilità dei marketplace dell’usato è letteralmente ripagata: influenza, conquistando, le scelte di acquisto del 59% della New Gen.Vinted ne è la riprova. La piattaforma svetta tra le preferenze della New Gen sia per gli acquisti (68% dei consumatori Gen Z; 51% dei Millennials) e sia per le vendite (61% Gen Z; 48% dei Millennials), complici proprio affidabilità e garanzie, cui si aggiungono ampio catalogo e semplicità di utilizzo. LEGGI TUTTO

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    Luca Dal Fabbro presidente del gruppo Iren premiato tra le 100 eccellenze italiane

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    Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren ha ricevuto il premio “100 Eccellenze Italiane” promosso dall’Associazione Liber con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di undici Ministeri. Il riconoscimento rende merito a chi, con il proprio talento e impegno, continua a dare lustro all’Italia nel mondo e a plasmare il futuro del Paese.Tra le motivazioni dell’assegnazione del premio, consegnato presso la sala Regina di Montecitorio, è stata ricordata la costante attenzione per la sostenibilità e l’economia circolare e la capacità di realizzare progetti e investimenti innovativi e strategici per il futuro del Paese. “Il riconoscimento ricevuto oggi valorizza ulteriormente il mio impegno e quello del Gruppo Iren quale leader nella transizione energetica”, dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren, “Realtà solide come Iren hanno le potenzialità per migliorare il nostro sistema, le nostre città e le nostre vite. Come Gruppo, attraverso il lavoro di sviluppo e ricerca sulle materie prime critiche, ad esempio, stiamo affermando in Italia un nuovo paradigma di sostenibilità che potrà rendere il nostro Paese una realtà fortemente competitiva dal punto di vista industriale e indipendente dall’estero”. LEGGI TUTTO

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    Premio Italia-Informa, anche Orsini e Margelletti tra i premiati

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    Ci sono anche Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, e Andrea Margelletti, presidente del Cesi, tra i premiati della settima edizione del Premio Italia-Informa, che assegna un riconoscimento alle eccellenze del nostro Paese. Il tema di quest’anno è “Intelligenza Artificiale, Etica e Tecnologia: la centralità della Persona e il futuro dell’Era digitale”. LEGGI TUTTO