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    La ricetta del governo funziona: dati record a marzo, vola l’occupazione

    L’occupazione è aumentata arrivando al 62,1%. La crescita, infatti, è dello 0,3%, ovvero di 70mila unità su febbraio 2024. Il dato riguarda uomini e donne, dipendenti e autonomi e per tutte le classi d’età salvo la fascia dei 35-49enni che registrano un calo. Il trend è stato descritto dall’Istat, rispetto a un anno fa le unità di occupati in più sono 425mila unità. Ecco tutti i numeri.Il numero degli occupatiLa stima provvisoria dell’istat specifica che il numero degli occupati ammonta a 23 milioni 849mila unità. Nello specifico l’incremento è stato di 559mila unità in merito ai dipendenti permanenti e di 46mila autonomi, inoltre è stata registrata una diminuzione di 180mila dipendenti a termine. In quanto al tasso di disoccupazione totale a marzo 2024, rispetto al mese precedente, si è verificata una discesa di 0,2 punti (arrivando al 7,2%), quello giovanile è diminuito di 2,3 punti (attestandosi al 20,1%) e quello di inattività è rimasto stabile al 33,0%. Il numero di persone in cerca di lavoro decresce del 2,8% su febbraio 2024 pari a 53mila unità, questo dato riguarda entrambi i generi e in ogni classe d’età tranne i 35-49enni.Il tasso di inattivitàIl numero di inattivi è cresciuto dello 0,1% ovvero di 12mila unità, questo dato prende in analisi la fascia d’età tra i 15 e i 64 anni ma si riscontra solo per gli uomini under 50, mentre per chi ha almeno 50 anni l’inattività diminuisce. Mettendo a confronto il primo trimestre del 2024 con il quarto 2023, viene registrato un incremento del livello di occupazione pari allo 0,2%, complessivamente si tratta di 56mila occupati. La crescita dell’occupazione, riscontrata nel confronto trimestrale, viene ricondotta alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro scesa del 2,1% e che ammonta a 40mila unità, assieme all’aumento degli inattivi del 0,3%, pari a 40mila unità. LEGGI TUTTO

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    L’Italia mette in cantiere la sua ChatGPT

    La sfida è di quelle epocali. E l’Italia non può farsi trovare impreparata. Sull’intelligenza artificiale e sulla capacità di gestirne le enormi potenzialità si giocheranno infatti le prospettive future. Chi disporrà delle competenze per guidare l’avanguardia tecnologica, avrà anche le chiavi per mettere in moto il cambiamento. La Commissione Ue ha pertanto comunicato che investirà oltre 65 milioni di euro, di cui 50 milioni destinati allo sviluppo di nuove modalità di combinazione dei dati e all’espansione delle capacità dei modelli di AI.Altri 15 milioni di euro saranno investiti nella progettazione di sistemi di AI robusti e trasparenti. Le somme stanziate contribuiranno a un progresso dell’intelligenza artificiale in linea con la legislazione europea, secondo un approccio incentrato sull’uomo. In questa cornice si inserisce l’azione promossa dal governo italiano per rendere il nostro Paese un protagonista della rivoluzione tecnologica. Al riguardo, il Consiglio dei ministri ha approvato un ddl che contiene le linee di indirizzo con cui l’Italia si appresta ad affrontare la sfida. LEGGI TUTTO

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    “Nuovi lavori ma l’uomo resterà centrale”

    Il bicchiere è mezzo pieno. La rivoluzione portata dall’intelligenza artificiale è destinata non solo a potenziare i servizi, ma anche a generare nuovi posti di lavoro. Secondo alcuni osservatori, l’innovativa tecnologia porterà infatti a una crescita della domanda di nuove professionalità, con il conseguente bisogno di competenze specifiche da impiegare. «L’AI, in generale e non solo nel settore bancario – commenta Adolfo Pellegrino, Chief Innovation Officer di Banco Bpm – non sostituirà le persone, ma le aiuterà a svolgere le attività in modo più veloce ed efficace».Banco Bpm, in questo senso, ha già avviato un percorso per utilizzare al meglio e in positivo il cambiamento in corso, secondo un approccio lungimirante. Il gruppo bancario guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Castagna punta ad avere risorse altamente specializzate e qualificate per realizzare il programma di implementazione dell’intelligenza artificiale, strumento che già impiega con successo in vari settori. «Il tutto – prosegue Pellegrino – preservando la centralità dell’essere umano, in particolare nei processi commerciali e di erogazione del credito, ambiti nei quali l’AI non potrà mai rimpiazzare la persona e la sua decisione finale. LEGGI TUTTO

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    Banco Bpm assume “Paolo” per seguire ogni momento le richieste della clientela

    Migliora la qualità dei servizi, aumenta i ricavi, riduce i costi. Ottimizza la produttività. L’intelligenza artificiale è sempre più un alleato insostituibile nella vita delle aziende che operano nel settore economico. Essa è infatti una porta spalancata sui nuovi orizzonti dell’efficienza, verso i quali il mondo bancario è già oggi proiettato. Banco Bpm è in questo senso una delle realtà più virtuose e all’avanguardia, grazie a un efficace impiego dell’AI sia nell’assistenza ai propri clienti, sia nell’ottimizzazione delle attività interne.Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Castagna utilizza infatti l’intelligenza artificiale per fornire ai correntisti risposte personalizzate, rapide e complete. Questo avviene innanzitutto grazie a un assistente virtuale denominato «Paolo», che usa tecnologie di machine learning e fornisce un’assistenza di qualità a qualsiasi ora, sette giorni su sette. Attraverso «Paolo», viene gestito più del 75 per cento delle richieste che i clienti privati effettuano attraverso il canale mobile. Il servizio fornisce agli utenti risposte personalizzate e, se necessario, li mette in contatto con il gestore della filiale fisica oppure con gli operatori della filiale digitale. In base alla richiesta ricevuta, l’AI comprende se sia più utile il contatto in presenza o l’assistenza da remoto: di conseguenza, il servizio fissa un appuntamento in filiale oppure propone un trasferimento della chiamata a un operatore telefonico. «Paolo» inoltra poi ai clienti messaggi commerciali mirati: essendo integrato con la piattaforma di marketing automation, rileva se il cliente con cui interagisce rientra nel target di campagne commerciali di cui potrebbe beneficiare.Un’altra interessante applicazione è quella relativa all’attività di comunicazione e di marketing digitale. In questo ambito, Banco Bpm utilizza già oggi tre algoritmi «predittivi» che segnalano quando un cliente gradisce ricevere comunicazioni via e-mail o notifiche sullo smartphone, determinando anche la frequenza e i momenti più opportuni per inviare gli aggiornamenti. Le analisi si basano sui dati storici di apertura e lettura delle comunicazioni poi elaborati dall’intelligenza artificiale, che evita così di inviare messaggi poco utili e migliora la percezione di efficacia da parte del correntista. Sempre in quest’ottica, l’AI garantisce una migliore gestione dei flussi finanziari dei clienti privati e aziende. LEGGI TUTTO

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    Bonus Befana, come funziona e perché si chiama così 

    Saranno 100 euro in più in busta paga, stiamo parlando del Bonus Befana 2025. La misura verrà erogata il prossimo anno per evitare di gravare sui conti del 2024, nonostante costi solo 100 milioni di euro. Le disposizioni in merito all’agevolazione sono previste nel decreto legislativo di attuazione della delega sulla riforma del fisco il quale è stato approvato martedì scorso dal Consiglio dei ministri. Ecco come funziona e perché si chiama in questo modo.Il bonusIl bonus in questione, secondo le stime del governo, verrà erogato a circa un milione di famiglie. La misura verrà percepita dai nuclei familiari monoreddito con coniuge e almeno un figlio a carico e quelle monogenitoriali, sempre con almeno un figlio a carico. Inoltre potranno percepire la misura tutte le famiglie con un reddito complessivo non superiore a 28mila euro lordi nel 2024, vengono, però, escluse quelle con un reddito sotto la cifra di 8.500 euro. Il bonus verrà versato ai lavoratori dipendenti sulla mensilità di gennaio dal datore di lavoro che verrà considerato sostituto d’imposta. Ricordiamo che l’obiettivo dell’esecutivo è quello di detassare le tredicesime.Quanto si percepirà in busta pagaCome abbiamo detto il bonus ammonta a 100 euro lordi, ma come verrà tassato? La cifra sarà sottoposta all’imposizione Irpef, che ammonta al 23%, per quanto riguarda i redditi tra 15mila e 28mila euro. Gli italiani, quindi, incasseranno 77 euro in termini netti. Sotto i 15mila euro, invece, quindi nel regime di no tax area, la cifra netta rimarrà a 100 euro. L’importo varierà anche in base al periodo di lavoro, questo significa che se un soggetto è stato assunto a metà del 2024, percepirà il 50% della cifra. Il “Bonus befana” è chiamato così proprio in riferimento al periodo di erogazione, infatti, come anticipato, sarà erogato con la busta paga di gennaio 2025. LEGGI TUTTO

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    Tim, accordo con Oracle sui servizi cloud

    Proseguono a passo spedito le operazioni tecniche verso lo scorporo della rete di Tim. Da un paio di settimane, infatti, il gruppo aveva lanciato un’offerta di scambio da 5 miliardi su alcuni bond, un mezzo per iniziare a trasferire parte del debito su NetCo. Ieri, il gruppo guidato da Pietro Labriola ha comunicato che, in seguito a una domanda superiore alle attese sul mercato, Tim ha deciso di incrementare da 5 a 5,53 miliardi il valore nominale complessivo per le offerte di scambio relative ai bondi di Tim e Telecom Italia Finance. Si tratta di un segnale positivo, del resto, se sul mercato è vivace la domanda di debito in capo alla futuro della società della rete (NetCo). LEGGI TUTTO

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    Auto elettrica in caduta libera: vendite giù del 20%

    È in caduta libera la quota mercato delle auto elettriche in Italia. Il nuovo responso negativo riguarda lo scorso aprile: ne sono state vendute 3.173 (-20,5% sullo stesso mese del 2023), con una penetrazione precipitata al 2,3% dal 3,2% di un anno fa. Il dato del quadrimestre: 16.402 immatricolazioni di vetture elettriche (-19,4%) per un peso sul mercato del 2,8% dal precedente 3,7% dei primi quattro mesi 2023.Italiani, dunque, sempre più refrattari verso questa alimentazione, nonostante in Italia ci siano oltre 54mila punti di ricarica a disposizione degli oltre 234mila veicoli a sola batteria sulle strade.Guardando alle immatricolazioni generali di aprile, si è registrata una crescita del 7,5% e dato positivo anche per il primo quadrimestre: +6,1%. «L’incremento mensile – precisa Gian Primo Quagliano (Centro studi Promotor) non può essere, tuttavia, considerato consistente perché in quel mese vi sono stati due giorni lavorativi in più che, in termini di immatricolazioni, valgono circa il 10% del risultato mensile. La frenata del mercato dello scorso marzo non può, quindi, ritenersi superata. Sulle vendite di auto incide anche l’attesa per i nuovi incentivi all’acquisto che il governo ha annunciato da mesi e che non sono ancora arrivati. A pesare, inoltre, sono anche le crescenti perplessità che stanno emergendo sulle modalità della transizione energetica in Europa».In aprile, Stellantis (in foto l’ad Tavares) ha immatricolato l’1,31% in meno dello stesso mese del 2023 con la quota di mercato in flessione dal 34,3% al 31,4%. Segno positivo, invece, da gennaio: +2,9%, ma quota mercato pari al 33% dal precedente 34 per cento. LEGGI TUTTO

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    Dalla Cina arriva la “Modena” ma è guerra con il Comune

    Battaglia legale in vista tra il Comune di Modena e il colosso cinese Xiaomi, celebre per i suoi smartphone e da poco entrato prepotentemente nel mondo automotive. Tutto nasce dalla decisione di Xiaomi di affiancare il nome «Modena» al suo primo modello elettrico SU7. Non l’ha presa bene il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che nell’inaugurare ieri al teatro Pavarotti la sesta Motor Valley Fest, come prima cosa ha detto pubblicamente di «essere molto arrabbiato».«Il gruppo cinese non ci ha minimamente informati o chiesto il permesso – aggiunge Muzzarelli – Utilizzare il brand Modena per sviluppare e promuovere un prodotto cinese, quindi non del nostro territorio e non prodotto qui, nella Motor Valley, credo sia un errore e un’offesa. Modena merita di essere valorizzata come brand e per i prodotti di un territorio unico al mondo».Il sindaco Muzzarelli ha così trasmesso la pratica all’ufficio legale: «Se ci sono le condizioni, il Comune di Modena farà causa a Xiaomi. Ci vuole rispetto: noi rispettiamo i cinesi e i cinesi devono rispettare Modena».Ecco, dunque, una sorta di secondo caso «Milano», denominazione con cui era stato battezzato in pompa magna il nuovo crossover compatto di Alfa Romeo, ma ribattezzato pochi giorni dopo con «Junior» a causa delle polemiche innescate dal fatto che un veicolo prodotto da Stellantis in Polonia non può avvalersi del nome di una città italiana, per di più Milano, che nel 1910 ha dato i natali proprio al Biscione. I potenti vertici di Xiaomi, a questo punto, faranno un passo indietro? La diatriba è solo all’inizio e non è detto, come è accaduto per Alfa Romeo, che la querelle si allarghi.Pur non entrando nel merito, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ieri ha ufficialmente dato il via alla sesta Motor Valley Fest, è tornato sul caso «Milano-Junior». «Sono assolutamente convinto – le sue parole – che l’Italia sia il brand migliore per ogni attività produttiva. Tutti riconoscono l’eccellenza italiana del bello, del buono e del ben fatto, un insegnamento che deve valere anche per le automobili. E tutti riconoscono al brand Italia la capacità di coniugare identità a innovazione. Da qui la necessità di far capire che bisogna produrre in Italia».Urso ha quindi toccato i temi caldi del momento, a partire dai nuovi incentivi «tuttora all’attenzione della Corte dei conti», e per il cui varo, a questo punto, occorrerà attendere intorno a fine mese. Giugno, quindi, sarà il primo mese di applicazione del piano che vale circa 1 miliardo. LEGGI TUTTO