in

ACEA alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina: infrastrutture moderne per un futuro europeo

ACEA ha preso parte alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, un evento internazionale che si è svolto con l’obiettivo di pianificare e coordinare gli interventi per la rinascita del Paese in un’ottica post-bellica. Il gruppo, guidato dall’Amministratore Delegato Fabrizio Palermo, è stato protagonista di un importante momento di confronto sul tema delle infrastrutture, portando la propria esperienza e visione strategica per un processo di ricostruzione basato sul principio del build-back-better — ovvero un modello di ripresa che punta non solo a ricostruire, ma a farlo ai più alti standard attualmente disponibili sul mercato.

Il contributo di ACEA

Si è concentrato sull’importanza di infrastrutture moderne e resilienti, in grado di sostenere la futura integrazione europea dell’Ucraina. Durante il panel The Road to Recovery – Modern Infrastructure, è intervenuto Pierfrancesco Latini, Chief International Officer del gruppo, sottolineando il potenziale di ACEA come partner strategico per la ripartenza del Paese. Latini ha ricordato come ACEA sia il primo operatore idrico in Italia, con 10 milioni di abitanti serviti, e il secondo in Europa. Un’esperienza che il gruppo ha già esportato all’estero, raggiungendo complessivamente altri 10 milioni di utenti. A ciò si aggiungono le attività di distribuzione elettrica per la città di Roma, e quelle nel settore ambientale, con impianti di termovalorizzazione già attivi e il progetto del nuovo impianto WTE (waste-to-energy) a servizio della Capitale.

Sostenere la transizione

Queste competenze trasversali, idrico, energia e ambiente, rendono ACEA un soggetto chiave nell’ambito della ricostruzione delle infrastrutture ucraine, sia sul piano tecnico che in termini di sostenibilità e innovazione.

Il panel ha visto anche la partecipazione di altre importanti realtà industriali, tra cui il gruppo Ferrovie dello Stato, a testimonianza della volontà del sistema italiano di offrire un contributo concreto alla ripresa del Paese aggredito dalla guerra, sostenendone la transizione verso un’integrazione stabile nel contesto europeo.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


Tagcloud:

La Guida: Il virus (e l’illusione) del grande centro

Dazi, lettera di Trump agita l’Ue. Meloni: obiettivo 10 %