Webuild conferma lo sviluppo nel settore degli stadi come delineato dal direttore generale Massimo Ferrari (foto) a Moneta. E annuncia la partecipazione alle gare per lo stadio dei prossimi mondiali in Arabia Saudita, a Riad. Ha ribadito ieri Ferrari: «Lavoriamo su quello che ci viene proposto, al servizio dei governi, anche per questo posso dire che parteciperemo ufficialmente alle gare per lo stadio dei prossimi mondiali. Nel Paese si sono grossi investimenti» e non a caso «abbiamo già costruito quello del Qatar». A livello di gruppo «siamo freschi di esperienze di ingegneri, di fornitori per seguire anche questo segmento di sviluppo che è molto importante». A margine della Ceo Conference di Mediobanca, Ferrari ha anche spiegato di non saper ancora quale ruolo potrà avere Webuild nel nuovo progetto per lo stadio di San Siro», ma di essere alla finestra. Dal punto di vista finanziario, e quanto al primo semestre – che non è ancora terminato – Ferrari ha confermato «che è in linea sul trend che immaginavamo, soprattutto per la parte economica. Questo, ha aggiunto, «è un anno anche di importanti investimenti perché l’anno scorso abbiamo acquisito parecchi ordini: da qui investimenti e assunzioni, ma questo si traduce anche in produzione e in marginalità». Il totale dei nuovi ordini da inizio 2025 di Webuild ammonta a 5 miliardi, di cui 220 milioni sono già stati assegnati, mentre la restante parte sono contratti in fase avanzata di finalizzazione.
Quanto al Ponte sullo Stretto di Messina, infine, «le decisioni competono al governo», ma la società stima «tempi rapidi, in attesa di qualche annuncio. L’inizio dei lavori dovrebbe essere nel 2026 perché per il 2025 si parla ancora di progettazione esecutiva e di altre attività propedeutiche».