Le multe comminate per trasgressioni commesse su strada vanno a sottrarre il 10% dallo stipendio degli automobilisti italiani. A dirlo sono dei recenti dati che mostrano come le sanzioni vadano a incidere sui guadagni dei cittadini. Se da un lato, dunque, le multe vanno a rimpolpare le casse delle amministrazioni locali, dall’altra c’è invece chi vede ridurre le proprie finanze.
Spesso e volentieri le sanzioni derivano dagli eccessi di velicità. Basta avanzare a una velocità superiore anche di solo un chilometro/h dal limite imposto per far scattare la sanzione. Si parla del 4% della probabilità, questo il dato emerso dallo studio eseguito dalla società CarVertical. In quest’ultimo periodo si parla molto di multe, specie in merito alla questione degli autovelx, che hanno acceso la polemica. Fioccano infatti i ricorsi, con gli automobilisti che si appellano al fatto che il tale dispositivo non fosse a norma, ossia omologato.
In Italia, le sanzioni stradali risultano più onerose rispetto a quelle del resto d’Europa. Basti pensare che supernado il limite inposto di circa 15 km/h può tradursi in una sazione di 173 euro, ovvero il 10% dello stipendio medio di un impiegato/lavoratore. Quando il limite si sposta tra i 10 e i 40 km/h si arriva anche a 695 euro. Per ottenere questo risultato, è stata calcolata la media delle sanzioni, lo stesso è stato fatto con gli stipendi dei lavoratori. Nel nostro Paese la media di stipendio è di circa 1.693 euro.
“In genere, i Paesi con multe più severe registrano meno veicoli danneggiati, ma bisogna anche considerare le differenze culturali: il livello di tolleranza verso le violazioni del codice della strada varia notevolmente da Paese a Paese“, ha dichiarato Matas Buzelis di CarVertical a Repubblica.
“Chi supera i limiti di velocità deve essere consapevole non solo del rischio economico, ma anche del potenziale pericolo per sé e per gli altri. La guida responsabile è l’unico modo per ridurre davvero il numero di incidenti”, ha concluso.