Banca Ifis (in foto il presidente Ernesto Fürstenberg Fassio) ha ottenuto l’autorizzazione della Bce per acquisire una partecipazione di controllo, diretta e indiretta, in illimity Bank. La notizia segna una tappa fondamentale nel percorso dell’Opas lanciata l’8 gennaio scorso. Tuttavia, il via libera è arrivato a una condizione precisa: la necessità di effettuare una due diligence approfondita post-acquisizione, poiché l’offerta è stata presentata senza un accordo preventivo con illimity e in assenza di un’analisi preventiva dei conti.
«Tenuto conto della natura non concordata dell’operazione e del fatto che Banca Ifis non ha condotto due diligence su illimity, Banca centrale europea ha prescritto che in caso di perfezionamento dell’offerta Banca Ifis conduca una due diligence per la determinazione del badwill», ha comunicato Banca Ifis. Il badwill, o avviamento negativo, rappresenta la differenza tra il prezzo pagato per l’acquisizione e il valore effettivo del patrimonio netto dell’azienda. Nel caso di illimity, i timori della Bce si concentrano su possibili perdite non ancora emerse, soprattutto alla luce dei risultati 2024 della banca, che ha chiuso l’anno con un rosso di 38,4 milioni di euro a causa di forti svalutazioni.
La due diligence dovrà essere certificata da una società di revisione e trasmessa «senza ritardo» alla Banca d’Italia. Successivamente Banca Ifis «dovrà determinare entro il mese successivo l’eventuale adozione delle azioni conseguenti, ove necessarie», ha precisato l’istituto veneto.
In Borsa, la notizia ha avuto un impatto moderatamente positivo: il titolo Banca Ifis è salito dell’1,1% a 22,3 euro, mentre illimity ha registrato un rialzo dello 0,2%, attestandosi a 3,5 euro per azione.
Le prossime tappe prevedono l’attesa per l’autorizzazione della Banca d’Italia, considerata una formalità, e successivamente il nulla osta della Consob per la pubblicazione del prospetto.
L’avvio del periodo di adesione all’offerta è previsto tra maggio e giugno, con la possibile integrazione tra le due banche già a partire da settembre. L’operazione ha un valore complessivo di circa 298,5 milioni di euro.