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Regione Veneto, Antonella Viola non si candiderà alla presidenza con il centrosinistra

La scienziata padovana Antonella Viola ha rifiutato la proposta legata ad una candidatura per la presidenza della Regione Veneto che le era stata fatta dal Pd e dalla coalizione di centrosinistra.  La conferma è arrivata attraverso un video, postato sui suoi canali social ufficiali.

Le motivazioni legate alla rinuncia

“Per continuare a nutrire la ricerca, la scienza e la cultura scientifica del Paese credo che per me sia necessario rinunciare a quest’offerta, seppur importante: vi ringrazio ma davvero che non fa per me”, ha sintetizzato l’immunologa, professoressa ordinaria di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova. “Mi sono voluta prendere un momento di silenzio per prendere una decisione sulla proposta arrivata dalla colazione del centro sinistra e sono ovviamente onorata per questa proposta”, ha spiegato Viola. Da parte di alcuni amici il consiglio di accettare ma “la mia prima reazione è stata quella di dire non sono assolutamente capace di fare una cosa del genere, forse – ha sottolineato – perchè condizionata da questioni culturali”. Naturalmente, ha proseguito nel video, “sento il senso di responsabilità, il Veneto è la Regione in cui sono cresciuta umanamente e professionalmente e quindi ci tengo e sarebbe bello restituire il tanto che ho ricevuto”. Tuttavia, ha poi puntualizzato l’immunologa “io già sto restituendo, al Veneto e all’Italia, con il mio lavoro”.  La politica, ha argomentato nel suo discorso Viola, è “un altro mestiere e io sono una scienziata e questo non è un mestiere, è la mia identità. Donna, madre e scienziata sono le tre categorie che mi definiscono”, ha ribadito.

La libertà intellettuale

Il no, dunque, non è arrivato senza pensarci adeguatamente. “Non è facile rinunciare, il rischio è, non solo che le competenze in un altro tipo di lavoro non vengano valorizzate ma è anche ma di perdere l’autonomia che per me è essenziale nella scienza”, ha confermato Viola. “Uno scienziato deve mantenere la sua libertà intellettuale e di giudizio, indipendentemente da ideologie e da schieramenti per continuare a nutrire la ricerca, la scienza e cultura scientifica del Paese”, ha poi concluso la professoressa, sottolineando come il suo compito sia anche quello di “cercare di portare avanti il processo di democratizzazione della scienza e per farlo è importante che uno scienziato mantenga l’autonomia: non sono mai stata iscritta a un partito e mai lo farò”. Poi il messaggio finale. “Auguro tutto il meglio a entrambi i candidati che saranno identificati” per le prossime elezioni regionali del Veneto, ha detto Viola confermando la sua disponibilità a fornire consigli, se ce ne sarà bisogno, “ma a distanza, in maniera autonomo e indipendente e sempre seguendo la mia grande passione per la ricerca scientifica”.


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