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Pirelli, Cda rimandato a giovedì. Conte: “Governo vigili su salvaguardia azienda”

Sostegno bipartisan per Pirelli, nel giorno in cui il produttore italiano di pneumatici ha comunicato un rinvio del suo Cda, a domani, giovedì 27 marzo, “per temi di carattere organizzativo”. La società deve approvare il bilancio 2024 e, tra i temi all’attenzione dei consiglieri, come anticipato da Reuters, c’è anche il nodo governance, con la presenza del socio cinese Sinochem che frena i progetti di investimenti negli Usa. La politica intanto, dal presidente del Senato La Russa al leader del M5s Conte, auspica una soluzione che non penalizzi l’azienda.

La Russa: “Su Pirelli e Sinochem spero in strada comune”

Il presidente del Senato Ignazio La Russa, proprio sulla questione della composizione dell’azionariato Pirelli e della normativa Usa che pone limiti a tipologie di aziende legate alla Cina o alla Russia, spera che si trovi “una strada comune”. Da Shanghai, dove è impegnato in una visita ufficiale in Cina, La Russa ha detto di aver appreso “che Pirelli ha avanzato al socio Sinochem una concreta proposta finalizzata a trovare una strada comune per salvaguardare gli interessi e il futuro dell’azienda. Da parte mia, auspico che il percorso porti a soluzioni positive per tutti e consenta a Pirelli di proseguire nei suoi rapporti commerciali”.

Conte: “Governo vigili sulla salvaguardia di Pirelli”

“In queste ore c’è grande attenzione per i prossimi sviluppi che riguardano la governance di Pirelli, una delle aziende simbolo dell’industria italiana, un marchio che si è imposto nel mondo, dagli Usa alla Cina, e che continua a essere sinonimo di alta tecnologia e di eccellenza manifatturiera”, ha affermato invece in una nota il Presidente del M5S Giuseppe Conte. “Non possiamo accettare che quest’azienda, che rappresenta un pilastro del nostro sistema produttivo e una risorsa fondamentale per l’economia e il prestigio del nostro Paese, possa venire penalizzata e addirittura deprezzata nelle prospettive di sviluppo del mercato americano. In vista del cruciale Consiglio di Amministrazione, aggiornato a domani, auspichiamo che si possa giungere a soluzioni capaci di salvaguardare l’azienda, la sua posizione di mercato e i suoi livelli occupazionali. In ogni caso chiediamo sin d’ora al governo italiano di vigilare perché vengano predisposte tutte le necessarie misure di tutela e di salvaguardia di questo importante asset industriale”.

Misiani (Pd): “Salvaguardare l’azienda”

Sul tema è intervenuto anche il Pd, con il senatore Antonio Misiani che ha ricordato che “uno dei soci di Pirelli è Sinochem che detiene ben il 37% del capitale dell’azienda, di fatto controllandola. Secondo le notizie di stampa, il management di Pirelli si starebbe confrontando con i soci cinesi per ridurre la loro quota di capitale, con tensioni e ripercussioni sull’andamento del titolo in Borsa. Pirelli è una realtà strategica per il Paese. Per salvaguardare gli interessi e le prospettive dell’azienda è auspicabile che le parti trovino una soluzione condivisa. Il governo può e deve svolgere un ruolo importante. Nei mesi scorsi, infatti, è stato avviato un procedimento amministrativo nei confronti dei soci cinesi per una ipotesi di violazione delle regole della golden power. Per tutti questi motivi, presenteremo al più presto una interrogazione al governo. È opportuno che il ministro Urso venga in Parlamento a chiarire cosa pensa l’esecutivo e quali iniziative intende assumere per tutelare il futuro di Pirelli”.

Calenda: “Spetta al governo intervenire”

Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, chiede l’intervento dell’esecutivo: “Pirelli è un grande asset italiano presente in 160 Paesi. Gli azionisti cinesi non possono trascinarla in un conflitto con il mercato americano. Spetta al governo intervenire con una posizione dura e netta per salvaguardare il futuro dell’azienda”.


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