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Bollette più salate, atteso rialzo del 10%. Pichetto: “Il prezzo del gas va separato”


Il generale inverno e la situazione geopolitica internazionale riaccendono le apprensioni sul prezzo del gas. All’inizio del nuovo anno, lo spettro di ulteriori rincari è infatti tornato a bussare alle porte delle principali economie europee, con stime di incremento che riguardano anche il nostro Paese.

Nel 2025, in Italia le bollette dell’energia registreranno un probabile aumento di importo tra il 9 e il 10% per la famiglia tipo, previsione che dovrà comunque fare i conti con una serie di variabili. A preannunciarlo è stato il presidente dell’Arera (Autorità di regolazione per l’energia il gas l’acqua e i rifiuti), Stefano Besseghini (in foto), che ha parlato di «situazione certamente delicata» in riferimento all’attuale contesto e alle nuove fibrillazioni.

«L’andamento dei prezzi del gas, che è quello più osservato e che trascina i prezzi dell’energia elettrica, in questo momento è relativamente stabile: dopo essere cresciuto abbastanza siamo arrivati intorno ai 50 euro per megawattora», ha osservato Besseghini, evidenziando come i prezzi siano un po’ scesi per effetto dell’ultimo annuncio legato alla chiusura delle transazioni del trasporto del gas attraverso l’Ucraina. «Ci aspettiamo certamente una situazione delicata», ha detto il presidente Arera, escludendo però impennate come quelle del 2022, con prezzi ben oltre i 100 euro al megawattora o anche più. Intanto, l’ondata di gelo in arrivo sul Vecchio Continente ha già accelerato i consumi delle scorte di gas, con una velocità che non si vedeva da sette anni. In questo contesto, il nostro Paese ha comunque riserve del 76%, superiori alla media di stoccaggio europea, attualmente pari al 70 percento.

«Sull’approvvigionamento del gas e sugli stoccaggi siamo messi relativamente bene», ha rassicurato Besseghini. A sei mesi dalla fine del mercato tutelato, però, i consumatori rischiano di trovarsi un rincaro a doppia cifra in bolletta.

Sull’argomento prezzi è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ribadendo le priorità del governo per tamponare i rischi: lavorare per mantenere il gas al di sotto dei 50 euro al megawattora (ieri il prezzo ha chiuso in rialzo, ma restando sotto i 48 euro) e battersi in Europa per scollegare il prezzo dell’energia dal prezzo del gas. «Bisogna fare in modo di mettere d’accordo i Paesi Ue, perché non tutti hanno gli stessi interessi», ha annotato il ministro. Niente di nuovo a Bruxelles. L’Italia intende però far valere la propria strategia d’azione.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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