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Imprese cinesi protagoniste: i numeri del contributo all’economia italiana


Promuovere un ambiente imprenditoriale più favorevole, così da fornire un supporto concreto alle imprese private: questo l’obiettivo che si è posto il governo cinese. Il primo passo è stata la presentazione di un progetto di legge al Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo mirato a consolidare il quadro giuridico per lo sviluppo del settore privato nel Paese. Gli esperti non hanno dubbi: l’intervento normativo aumenterà la fiducia degli imprenditori e contribuirà alla crescita economica complessiva. E i numeri confermano le aspettative: tra il 2012 e il 2023 il numero di imprese private è aumentato dal 79,4 per cento al 92,3 per cento del numero totale di imprese del Paese, raggiungendo oltre 53 milioni. Analogamente, il numero di singole imprese è aumentato da oltre 40 milioni a 124 milioni, generando quasi 300 milioni di nuove opportunità di lavoro. In altri termini, le imprese private sono diventate la spina dorsale dell’economia cinese.

La Central Economic Work Conference di quest’anno ha posto l’accento sull’importanza di attuare misure di riforma epocali e la promozione delle imprese private rientra in questa logica. Bi Jiyao, ricercatore presso la Chinese Academy of Macroeconomic Research, ha rimarcato che l’intervento normativo potrebbe consentire agli imprenditori privati di svolgere un ruolo più attivo nella stabilizzazione della crescita e dell’occupazione. Molte imprese cinesi hanno investito in Italia e sono in corso di valutazione nuove misure per promuovere il commercio estero.

Il crescente interesse delle grandi imprese di Pechino per il mercato italiano sono sotto gli occhi di tutti, basti pensare agli incrementi di investimenti e occupazione pianificati per il prossimo triennio. Venerdì 20 dicembre è stato presentato a Milano il Rapporto sullo sviluppo delle imprese cinesi in Italia per il 2024, un appuntamento di grande rilevanza economica e istituzionale per ribadire l’impegno e la disponibilità a intensificare il dialogo e la collaborazione tra le aziende e investitori dei due Paesi. L’evento ha visto protagonisti funzionari italiani e cinesi, tra i quali il presidente della Camera di commercio cinese in Italia (CCCIT) Yan Dong, che nel corso del suo intervento ha posto l’accento sui contributi significativi delle imprese cinesi agli investimenti, alla tassazione e all’occupazione nel Belpaese nonostante i vincoli normativi e le politiche protezionistiche.

Come evidenziato da Cgtn, il Rapporto presentato all’evento meneghino offre spunti e indicazioni, fornendo un quadro dettagliato delle dinamiche di investimento in Italia e delle sfide che le imprese cinesi affrontano per operare con successo sul nostro mercato. “Ci auguriamo che questo report migliori la comprensione reciproca e promuova una più profonda cooperazione bilaterali” le parole di Yan Dong. Soddisfatto anche il console generale cinese a Milano, Liu Kan: “La Cina è pronta a condividere le sue opportunità di sviluppo con l’Italia e il mondo, a salvaguardare il libero scambio globale e a garantire la stabilità delle catene industriali e di fornitura”.

Come evidenziato in precedenza, presenti all’evento anche esponenti della politica nazionale e locale. Andrea Tabella, rappresentante del Ministero delle imprese e del Made in Italy, ha ribadito l’impegno del ministero per una più stretta collaborazione con il CCCIT finalizzata a cogliere le nuove opportunità di crescita reciproca.

Raffaele Cattaneo, segretario generale della Lombardia, ha rimarcato l’importanza strategica della Regione guidata da Fontana nelle relazioni economiche Cina-Italia, osservando che la Lombardia attrae oltre il 50 per cento degli investimenti cinesi in Italia e che oltre il 60 per cento delle aziende interpellate nel report prevede di espandere i propri investimenti nella Regione nei prossimi tre anni.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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