“Questo sistema ha mostrato alcune difficoltà”, ha detto il ministro della Giustizia rispondendo al question time al Senato. Poi ha aggiunto: “Non abbiamo intenzione di introdurre nuovi reati e nuove pene”
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Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha annunciato l’impegno del governo per migliorare l’efficacia del braccialetto elettronico come strumento di protezione contro la violenza sulle donne. Durante il question time al Senato, Nordio ha dichiarato: “Stiamo lavorando di concerto con la Polizia per rendere realmente efficace questo sistema che effettivamente ha mostrato alcune difficoltà”.
Intervenire sui limiti tecnologici
Il ministro ha sottolineato la necessità di intervenire sui limiti tecnologici del dispositivo, soprattutto in situazioni dove la distanza tra vittima e aggressore può essere coperta in pochi minuti. “Soprattutto – ha rilevato Nordio – vista la distanza ravvicinata tra la potenziale vittima e il potenziale aggressore, che oggi è colmabile in pochi minuti, mentre il braccialetto manda un ‘warning’ che molto spesso è insufficiente”.
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Il ministro della Giustizia: “No a nuovi reati e nuove pene”
Nordio ha inoltre escluso l’introduzione di nuovi reati o pene più severe, ribadendo la priorità della prevenzione. “Non abbiamo intenzione di introdurre nuovi reati e nuove pene”, ha precisato, aggiungendo che lo Stato deve agire “in senso deterrente ma soprattutto in via preventiva”. Ha definito la violenza contro le donne un problema “lacerante e doloroso, quasi sacrilego”, evidenziando comunque un “buon livello di repressione penale” raggiunto finora. L’approccio preventivo, secondo il ministro, è la chiave per affrontare in maniera più efficace questo fenomeno, sempre più al centro del dibattito pubblico e delle politiche di sicurezza.