Sgommata low carbon per Michelin in Italia. Il produttore di pneumatici arruola Edison Next, la società di Foro Bonaparte che accompagna clienti e territori nel loro percorso di decarbonizzazione e transizione energetica, per abbattere l’impronta carbonica dello stabilimento di Cuneo e ridurne le emissioni annue di 18.000 tonnellate.
Un’alleanza verde suggellata oggi con l’inaugurazione di un sistema di impianti per la decarbonizzazione e l’ottimizzazione dei consumi energetici nello storico stabilimento piemontese del gruppo: si tratta del più grande sito di Michelin in Europa Occidentale. La decarbonizzazione del sito è solo un primo passo. Edison Next ha infatti progettato il sistema per implementare in futuro ulteriori soluzioni che prevedono anche l’impiego di idrogeno, oltre a quello del biometano, con l’obiettivo di accelerare il percorso di decarbonizzazione che prevede la neutralità carbonica di Michelin entro il 2050.
Un percorso a tappe a cui il sito di Cuneo darà una significativa accelerata. “Il nuovo impianto di trigenerazione è un passaggio fondamentale nel percorso di decarbonizzazione dello stabilimento di Cuneo. Siamo già vicini all’obiettivo che il Gruppo ci ha dato a orizzonte 2030, ovvero dimezzare le emissioni di CO2 rispetto al 2010 – oggi siamo a -47% – e questo impianto ci permetterà di raggiungere questo traguardo con largo anticipo e di mettere nel mirino i prossimi obiettivi”, ha affermato Simone Rossi, Direttore stabilimento Michelin Cuneo. Presso lo stabilimento di Cuneo, Michelin è in grado di produrre 13 milioni di pneumatici per vetture all’anno, e il nuovo sito genererò potenza pari a 23 MW in grado di generare contemporaneamente energia elettrica, vapore per la produzione degli pneumatici e acqua destinata al riscaldamento e raffrescamento. A questo impianto di trigenerazione si aggiunge un sistema integrato di produzione di energia termica e tre impianti fotovoltaici.
L’insieme di questi impianti consentono allo stabilimento produttivo di essere sostanzialmente autonomo da un punto di vista del fabbisogno energetico: il 97% dell’energia necessaria è infatti autoprodotta e circa il 16% proviene da fonti rinnovabili.
“La messa in esercizio di questi impianti presso lo stabilimento Michelin di Cuneo rappresenta la dimostrazione concreta di come, lavorando in partnership, sia possibile dare vita a dei percorsi che rispondano agli obiettivi di sostenibilità delle singole aziende e che trasformino la decarbonizzazione in uno strumento per aumentare la loro competitività sui mercati di riferimento”, ha dichiarato Giovanni Brianza, ceo di Edison Next.
Obiettivi che avranno nuovo terreno fertile visto che il settore industriale piemontese è più «energivoro» della media nazionale con quasi il 23% dei consumi finali assorbiti dal segmento manifatturiero a fronte di una media nazionale del 21%.