Regolamentare le false recensioni. È questo uno degli obiettivi annunciati dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenuta durante la conferenza stampa al termine del G7 del Turismo a Firenze. Insieme a tutti i protagonisti del vertice, “ci siamo confrontati anche sul tema delle recensioni: noi stiamo andando avanti come Italia con le associazioni di categoria. Ricordo che c’è già una legge europea dentro la quale ci dobbiamo muovere, ma siamo determinati a capire come poter regolamentare meglio in Italia”, ha spiegato Santanchè, sottolinea anche che “ognuno può esprimersi come meglio crede nei riguardi di un albergo o di un ristorante, però dobbiamo avere garanzie che quell’uno ci sia andato in quel posto, perché sappiamo che si vendono pacchetti di recensioni e non vorremmo diventasse uno strumento di concorrenza sleale”.
Le false recensioni
Sulla questione delle “fake reviews”, la ministra Santanché, oltre a rimarcare l’urgenza di regole più stringenti per contrastare il problema, ha anche specificato che “stiamo lavorando in questa direzione, spero che a breve arriveremo a una posizione comune su questo”. Il riferimento della ministra è al confronto avviato a febbraio con le associazioni di categoria per definire un terreno comune e poter intervenire sul settore con norme più stringenti.
Santanché: “Attenzione al turismo della terza età, in Itali sta crescendo”
Tra i temi affrontati nel corso del G7 Turismo di Firenze, c’è anche la questione dell’accessibilità delle strutture turistiche e dei luoghi per anziani e persone con disabilità. “Altro confronto molto importante è stato sul turismo della terza età e allora abbiamo chiesto al Giappone cosa sta facendo, visto che il turismo della terza età in Giappone impatta per il 30%”, ha detto la ministra Santanché. “Un turismo importante anche per l’Italia, stiamo crescendo da questo punto di vista. E il Giappone ha detto una cosa estremamente interessante: che il governo giapponese dà una sovvenzione alle strutture ricettive più confortevoli, che hanno una serie di servizi a chi è più grande, magari che hanno un presidio medico”. “Dobbiamo fare una riflessione su come aiutare chi ha compiuto 65, 70 anni ad andare in vacanza” ha concluso Santanchè.