in

Eni in luna di miele con i fondi Eip sale al 10% di Plenitude


Alleanza sempre più forte tra Eni e i fondi di private equity per lo sviluppo delle società satellite del gruppo, Plenitude ed Enilive in testa.

Energy Infrastructure Partners (EIP) ha puntato altri 209 milioni in Plenitude, il gruppo dell’energia rinnovabile del Cane a sei zampe. L’operazione – che sarà realizzata attraverso un aumento di capitale riservato – segue l’impegno da 588 milioni versati lo scorso marzo per il 7,6% del capitale, e fa lievitare l’impegno del fondo svizzero in area 800 milioni per una quota del 10% circa.

L’operazione riconosce un equity value di Plenitude di circa 8 miliardi e un valore d’azienda di oltre 10 miliardi. Ma soprattutto arriva poche settimane dopo l’ingresso da 2,9 miliardi (per il 25%) dell’americana Kkr in Enilive, la società in cui Eni ha concentrato i servizi per la mobilità del futuro, incluse stazioni di rifornimento e le auto rosse in sharing di Enjoy.

Gli accordi rafforzano il modello satellitare ideato e voluto dall’amministratore delegato Claudio Descalzi che prevede una serie di società indipendenti a valle di Eni, il cui sviluppo e la cui crescita prevedono co-finanziatori eccellenti e investitori di lungo periodo. «È un altro segno tangibile della solidità del nostro modello di business. Negli ultimi anni Plenitude è cresciuta superando i propri obiettivi strategici, così come riflesso nei risultati, con un ebitda aumentato costantemente dai circa 600 milioni di euro del 2021 a un miliardo di euro atteso quest’anno», ha detto l’ad di Plenitude Stefano Goberti spiegando che questo ulteriore aumento di capitale «rafforza la struttura finanziaria» di Plenitude e «apporta nuove risorse a supporto delle sue attività».

Dal fronte Eni (+0,5% ieri in Borsa) il chief transition & financial officer Francesco Gattei ha spiegato che Plenitude è «un pilastro della nostra strategia di transizione energetica con l’abbattimento delle emissioni legate al consumo dei nostri prodotti. Abbiamo intrapreso un percorso virtuoso di creazione di business low e zero carbon che attraggono investitori rilevanti, crescono e si sostengono in modo autonomo. Crediamo che questo sia il modo di affrontare la transizione».

Plenitude ed Enilive sono in attesa del momento più favorevole per la quotazione in Borsa, ma per il momento Descalzi ha puntato sull’asse strategico con i fondi. La società dell’energia rinnovabile, oggi protagonista di questo nuovo impegno, è presente in oltre 15 paesi con un modello di business che integra la produzione di energia elettrica con oltre 3 Gigawatt di fonti rinnovabili.

La vendita di energia e di soluzioni energetiche riguarda un bacino di 10 milioni di clienti e una rete di 21mila punti di ricarica per veicoli elettrici. Entro il 2027, Plenitude ha l’obiettivo di superare 11 milioni di clienti e di raggiungere 8 Gw di capacità rinnovabile, nonchè 40mila punti di ricarica installati in Italia e all’estero.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


Tagcloud:

Pronta la pax Ita-Lufthansa

Tfs: come funziona per i lavoratori del pubblico impiego