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Bce, terzo taglio: tasso su depositi al 3,25%. Cosa cambia adesso


La Bce ha tagliato i tassi di interesse 25 punti base. Il tasso sui depositi scende al 3,25%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e quello sui prestiti marginali al 3,65%. Quello comunicato dopo la riunione nei pressi di Lubiana è il terzo taglio da giugno, nonchè il meno scontato. L’eurotower ha evidenziato che “le ultime informazioni sull’inflazione indicano che il processo disinflazionistico è ben avviato” e le prospettive di inflazione sono “influenzate dalle recenti sorprese al ribasso degli indicatori dell’attività economica”. Smentita, in base ai dati, l’ipotesi recessione, possibile piuttosto“un soft landing” dopo gli ultimi anni difficili.

La Bce lascia immaginare che la manovra restrittiva di politica monetaria potrebbe terminare un po’ prima: come evidenziato nel comunicato diramato al termine della riunione, il target del 2 per sarà raggiunto“nel corso del prossimo anno” e non nella seconda metà del 2025 come previsto a settembre. Secondo gli esperti, l’inflazione dovrebbe salire nei prossimi mesi, per poi calare. Per quanto concerne i salari, questi continuano ad aumentare a un ritmo tasso elevato nonostante le pressioni derivanti dal costo del lavoro dovrebbero continuare a diminuire gradualmente, mentre i profitti assorbono in parte il loro impatto sull’inflazione.

La Bce ha ribadito di voler mantenere un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione: “In particolare, le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”. Dunque nessun percorso predeterminato di riduzione dei tassi.

Intervenuta in conferenza stampa, la presidente della Bce Christine Lagarde ha spiegato che “l’attuazione piena, trasparente e immediata del nuovo quadro di governance economica dell’Unione europea aiuterà i governi a ridurre stabilmente il disavanzo di bilancio e il rapporto debito/Pil”. L’attività economica è risultata in qualche misura più debole del previsto nel corso degli ultimi mesi e la crescita dovrebbe rimanere bassa, ha aggiunto l’ex direttrice del Fondo monetario internazionale: “I rischi per la crescita economica restano orientati verso il basso”.

La mossa della Bce porta buone notizie per quanto riguarda il costo dei mutui, destinato a diventare più leggero.

Secondo alcune simulazioni, il risparmio si farà sentire per le tasche dei consumatori: per il Codacons, il taglio determinerà un risparmio, sulle tipologie di mutuo più diffuse in Italia, compreso tra i 13 e i 30 euro al mese. Bene le Borse europee, che proseguono in rialzo: Londra avanza dello 0,5%, Francoforte dello 0,67% e Parigi dell’1,36%. Milano segna +1,18%.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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