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Italgas vara il Grande Fratello delle reti


Aspettando il nuovo piano 2024-2030, Italgas spinge sulla digitalizzazione e inaugura a Firenze un nuovo «centralone», una sorta di Grande Fratello delle reti gas, con cui monitorare e gestire da remoto un network di 74.000 chilometri – compresi gli 8.000 di reti di Toscana Energia (controllata al 50,66%) 800 impianti e 8.000 cabine secondarie. Una tecnologia unica in Europa che non ha solo uno scopo difensivo e di efficienza, ma che permetterà anche di veicolare nella rete il «nuovo» gas (biogas), nonché l’idrogeno.

«Che il futuro dell’energia sia solo da fonti rinnovabili ed elettrico è una favola irrealistica», ha commentato l’ad del gruppo Paolo Gallo sottolineando la necessità di continuare a giocare la partita del gas in un’ottica decarbonizzata. «Per raggiungere questi obiettivi dobbiamo lavorare anche sulle infrastrutture del gas, decarbonizzare non solo gli elettroni ma anche le molecole. E per fare ciò servono reti intelligenti, flessibili». Da qui, l’impegno del gruppo per digitalizzare la rete (a fine anno sarà il 90%), controllarla e abilitarla alle nuove fonti energetiche.

Il nuovo centralone, realizzato negli spazi della consociata Toscana Energia, opera in simbiosi con il gemello attivo nell’headquarter storico di Italgas a Torino, e permette di aumentare la disponibilità di risorse per intervenire da remoto sulla rete e sugli impianti (anche in caso di calamità), intensificare le attività di monitoraggio, raccolta e analisi dei dati di esercizio e perfezionare i programmi di manutenzione predittiva. Tutto questo alzerà ulteriormente i livelli di sicurezza, flessibilità del servizio e tempestività di intervento diretto e da remoto, tutti i giorni dell’anno.

«La continua ricerca di innovazione ha dichiarato Gallo, che tra alcune settimane presenterà il nuovo piano industriale e probabilmente anche gli esiti dell’offerta su 2i Rete Gas ha permesso a Italgas e alle sue consociate di essere riconosciute come benchmark del settore. L’upgrade tecnologico ha innescato una rivoluzione copernicana che ha trasformato completamente le nostre reti al punto da renderle uno dei motori della transizione ecologica al net zero e dello sviluppo sostenibile delle nostre città».

La struttura si compone di due aree contigue che operano in stretta connessione: in una confluiscono le segnalazioni che giungono al numero verde del pronto intervento – dalla ricezione della richiesta, alle indicazioni da mettere in pratica nell’immediatezza – nell’altra, avviene il comando e controllo da remoto attraverso l’utilizzo del

software proprietario Dana (Digital Advanced Network Automation): la tecnologia realizzata nella Digital Factory di Bludigit (società del Gruppo Italgas), che consente di controllare e gestire da remoto l’infrastruttura del gas.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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