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Scuola, la maturità potrebbe cambiare. Valditara: “Valutare lo sviluppo della persona”

L’esame di maturità dall’anno prossimo potrebbe cambiare. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che, in un’intervista alla Stampa, ha spiegato come vorrebbe rimettere al centro non solo l’istruzione ma anche l’educazione dei giovani, valutando lo sviluppo e la maturazione della persona. “Sto ragionando su come ripristinare il concetto di esame di maturità perché esame di Stato è molto freddo, non corrisponde ad una scuola che punti alla valorizzazione integrale della persona affiancando istruzione ed educazione. La valutazione seria di quanto si è appreso è fondamentale – ha sottolineato il ministro – ma bisogna verificare anche quanto il percorso scolastico ha inciso sulla maturazione complessiva dello studente, che cosa gli ha trasmesso”.

Le novità

A meno di due settimane dagli esami di Stato del 2025, che inizieranno il 18 giugno con la prima prova in tutti gli istituti, Giuseppe Valditara ha fatto sapere che le modalità di quest’anno potrebbero non essere più valide per il prossimo. “Bisogna rendere più coerente l’esame di Stato con una scuola che sappia porre al centro un concetto dimenticato dai giovani che sempre più spesso vogliono rimanere adolescenti e dagli adulti che in molti casi sembrano voler tornare all’adolescenza: quello della maturità”, ha detto ancora il ministro al quotidiano. In un periodo in cui i femminicidi sembrano essere sempre di più e a età sempre più basse, il desiderio è che anche la scuola faccia la sua parte. “Nelle nuove linee guida sull’educazione civica – ha quindi sottolineato Valditara – l’educazione alle relazioni e al rispetto, in particolare nei confronti delle donne, è diventata un obiettivo di apprendimento obbligatorio e vincolante. Si sarà valutati anche su questo, si tratta di corsi interdisciplinari che non si esauriscono nelle 33 ore di educazione civica ma sono svolti negli orari dei programmi curricolari. Non si è mai fatto prima”. Alcune novità anche per quanto riguarda la formazione degli insegnanti: “Attraverso un progetto di circa 15 milioni di euro, da settembre con Indire provvederemo a formare i docenti facendo questo ulteriore salto di qualità”.


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