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Migranti, Mattarella: “Grazie a chi soccorre rispettando la legge del mare”

Nel giorno del decimo anniversario del tragico naufragio del Canale di Sicilia, in cui persero la vita oltre 1.000 persone, per lo più in fuga da violenze, conflitti e povertà estrema, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il proprio riconoscimento verso coloro che ogni giorno operano per salvare vite umane nel rispetto delle norme internazionali. “Nel fare memoria rinnoviamo l’apprezzamento per l’opera di soccorso da parte delle navi italiane che sono riuscite, in condizioni estreme, a salvare vite, rispettando quanto impone la legge del mare”, ha dichiarato, come riporta una nota del Quirinale. 

Mattarella: “È civiltà a impedirci di voltare spalle”

Il Capo dello Stato ha poi sottolineato che “è la nostra civiltà a impedirci di voltare le spalle, di restare indifferenti, di smarrire quel sentimento di umanità che è radice dei nostri valori”. “Dieci anni or sono – ha ricordato – nel Canale di Sicilia si consumò un’immane tragedia del mare, tra le più terribili che si ricordano nel Mediterraneo. I migranti morti e dispersi raggiunsero numeri spaventosi. Fra le vittime anche decine di bambini. Erano persone che disperatamente cercavano una vita migliore, fuggendo da guerre, persecuzioni, miseria. Persone finite nelle mani di organizzazioni criminali, che li hanno crudelmente abbandonati nel pericolo”.

“Ue si impegni per governare movimenti migratori”

Nel suo messaggio, Mattarella ha rivolto anche un appello all’Unione europea, invitandola ad assumere un ruolo incisivo nella gestione dei movimenti migratori: “I movimenti migratori vanno governati e l’Unione Europea deve esprimere il massimo impegno in questo senso. Il necessario contrasto all’illegalità, la lotta alla criminalità, si nutrono della predisposizione di canali e modalità di immigrazione legali che, con coerenza, esprimano rispetto nei confronti della vita umana”.


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