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Beppe Grillo verso azione legale su simbolo e nome M5s. La replica: prerogative infondate

Nuovo round tra Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle. L’ex garante “a breve avvierà un’azione legale per riappropriarsi del simbolo e del nome del M5s”. La conferma arriva da fonti vicine a Grillo, il cui ruolo di garante all’interno del Movimento è stato eliminato a fine 2024, con la Costituente del M5s. Attualmente, quindi, di fatto Grillo non fa parte del M5s guidato da Giuseppe Conte. “Vedere questo simbolo rappresentato da queste persone mi dà un senso di disagio – fu il commento di Grillo all’esito della Costituente – Fatevi un altro simbolo. Il Movimento è stramorto, ma l’humus che c’è dentro no”. Fra le scelte contestate da Grillo anche l’abolizione del limite di due mandati.

Il nome e il contrassegno del partito

L’azione legale che Beppe Grillo ha intenzione di intraprendere per riappropriarsi del nome e del simbolo del Movimento 5 stelle “riguarda non tanto questioni di marchi, quanto la titolarità del diritto di utilizzo del nome e del contrassegno del partito, già oggetto di accertamento da parte della Corte d’appello di Genova del 2021, in cui si spiegava che il nome e il simbolo dei pentastellati sono di Grillo”. A dirlo all’Adnkronos è Lorenzo Borrè, storico avvocato dei dissidenti pentastellati. “L’azione legale – spiega ancora l’avvocato, che pure non è stato incaricato dall’ex garante e co-fondatore del M5s -, dovrebbe portare all’inibizione dell’uso del nome e del simbolo da parte di Giuseppe Conte e del partito di cui questi è presidente”. Nel merito, aggiunge, “esistono tre diverse, seppur omonime, associazioni, ma proprio la Corte d’appello di Genova, all’esito di un’azione proposta dal curatore originale del simbolo, ha dichiarato che Grillo è l’unico titolare del diritto di utilizzo del contrassegno e del nome Movimento 5 stelle”. “Se così non fosse – conclude Borrè -, non si spiegherebbe il contratto di manleva”.


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La risposta del M5s

“Assolutamente tranquilli”. Così rispondono dalla sede del M5s a chi chiede la reazione dei vertici dopo le notizie sull’iniziativa legale di Grillo. “Se e quando dovesse esserci questa nuova iniziativa giudiziaria leggeremo le carte e i nostri avvocati risponderanno a tono”, viene spiegato da fonti M5s. Le prerogative avanzate sulla base del simbolo sono giudicate: “Infondate”. Spiegano inoltre le stesse fonti che, da quando è partito il nuovo corso, non si è registrata nessuna sconfitta giudiziale e su quelle pendenti chi le ha avanzate ha perso ed è stato costretto a pagare spese processuali e danni. Il che, si spiega, è indicativo della “solidità” delle ragioni giudiziarie del presidente Giuseppe Conte e del M5S


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