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Se non è un terremoto vero e proprio, poco ci manca. Perché la presidente pentastellata della Regione Sardegna Alessandra Todde ha ricevuto una dichiarazione di decadenza dalla carica di consigliere regionale da parte del Collegio regionale di garanzia elettorale (la struttura istituita presso la Corte d’Appello che effettua i controlli sulle spese elettorali sostenute dai candidati alle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica e per il Consiglio regionale). Per ora, non cambia nulla perché la presidente ha già annunciato ricorso, ma il clima sembra tutt’altro che tranquillo sopratutto negli ambienti del centrosinistra.
Tutto, come ha ricostruito nel pomeriggio di venerdì 3 gennaio unionesarda.it, è legato alla rendicontazione delle spese sostenute durante la campagna elettorale dei primi mesi del 2024, chiuse con la vittoria per poche migliaia di voti di Alessandra Todde sul candidato del centrodestra ed esponente di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu. Dopo la richiesta di accesso agli atti da parte di un parlamentare di Forza Italia sono partiti i controlli. Alla fine delle verifiche sono state rilevate inadempienze che hanno portato all’emissione di un provvedimento inviato al Consiglio regionale.
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Todde: vado avanti, impugnerò nelle sedi opportune
Dopo il lancio del quotidiano di Cagliari che ha annunciato il “terremoto alla Regione”, sono arrivate a stretto giro le repliche. La prima dalla presidente della Regione che ha affidato il suo messaggio di poche righe al portavoce. «Impugnerò nelle sedi opportune, totale fiducia in magistratura. Continua il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo – ha fatto sapere la presidente Alessandra Todde -. La notifica della Corte d’Appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune. Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo». E mentre dal centro sinistra sono arrivati attestati di sostegno, dal centrodestra non sono mancate le critiche.
Cappellacci (FI): “Decadenza Todde? Se così fosse si tratterebbe di dilettanti allo sbaraglio”
«Che potesse esserci questo pronunciamento era nell’aria da tempo – ha detto Alberto Urpi, sindaco di Sanluri e consigliere regionale all’opposizione -. E’ chiaro è come se fossimo in un commissariamento. Perché non penso sia facile continuare a governare e affrontare una situazione di questo tipo con un provvedimento e un ricorso annunciato pendenti». Per Urpi è chiaro che «la parola dovrà passare di nuovo agli elettori. Non conosco nel dettaglio gli atti, ma su questo tema le regole sono abbastanza stringenti e devono essere rispettate». Ora si tratterà di capire cosa succederà in Consiglio regionale. Per questo motivo l’ex presidente dell’assemblea Michele Pais ha auspicato il rispetto delle regole e un voto «che non vada in senso opposto al rispetto delle regole». Per l’esponente azzurro Ugo Cappellacci che ha precisato di non conoscere nel dettaglio la decisione, se fossero confermate le inadempienze nella rendicontazione si «tratterebbe di dilettanti allo sbaraglio».