in

Trump: “Valuto l’esenzione dei dazi sulle auto”. Borse europee in ordine sparso


Continua la guerra commerciale, ma Trump apre a nuove esenzioni dopo quelle – temporanee – su smartphone, chip e pc. A beneficiare dello stop sarebbe il mercato dell’automotive. Una notizia che fa rifiatare le borse.

10.42 – La Cina blocca le consegne di nuovi aerei Boeing

La Cina ha ordinato alle sue compagnie aeree di non accettare ulteriori consegne di jet Boeing nell’ambito della guerra commerciale ‘occhio per occhio’ che ha visto il presidente americano imporre dazi fino al 145% su tutto l’import di beni made in China. Lo riporta Bloomberg, citando fonti vicine al dossier. Pechino ha anche chiesto alle compagnie aeree mandarine “di sospendere qualsiasi acquisto di attrezzature e componenti aeronautici da aziende statunitensi”. Pechino ha già annunciato tariffe di ritorsione del 125% sui prodotti made in Usa oltre ad altre misure.

10.39 – FT, gelo di Wall Street su titoli rischiosi, investitori non li vogliono

Società americane a rischio ‘esclusionè dal mercato obbligazionario Usa dopo il blitz di Donald Trump sui dazi, in un blocco che si sta riverberando in tutta Wall Street e che minaccia una timida ripresa delle contrattazioni. Secondo quanto riporta il Financial Times, i gruppi a basso rating non sono riuscite a vendere alcun debito nel mercato dei titoli ad alto rendimento da 1,4 miliardi di dollari da quando il presidente Usa ha scatenato le turbolenze del mercato e sollevato i timori di una recessione negli Stati Uniti con l’ondata di tariffe annunciata all’inizio del mese. “Il congelamento del mercato dei titoli spazzatura minaccia di colpire le società di private equity che spesso vi ricorrono per finanziare le acquisizioni. Inoltre, aumenta il rischio per le banche che forniscono prestiti a breve termine per queste operazioni”, osserva Ft. “Tutto è rimasto in sospeso”, ha dichiarato Bob Kricheff, responsabile del credito multi-asset della società di investimento Shenkman Capital Management, citato dal quotidiano della City. “Nessuno sta cercando di prezzare un accordo in questo contesto”, aggiunge. Ft osserva come l’aggressiva agenda commerciale di Trump abbia “avuto un effetto raggelante sulla disponibilità degli investitori a sostenere operazioni più rischiose, con i fondi obbligazionari ad alto rendimento che hanno subito deflussi record nella settimana successiva all’annuncio dei dazi di Trump del 2 aprile”

10:30 – Borse: Europa in ordine sparso, scivolone di Lvmh, Milano +1,3%

Borse europee in ordine sparso all’indomani della tregua annunciata dal presidente Usa Donald Trump sui dazi per le auto. Francoforte (+1,44%) è la migliore davanti a Milano (Ftse Mib +1,2%), Madrid (+1,18%), Londra (+0,88%) e Parigi (+0,3%), che sconta il calo dei titoli del lusso dopo il crollo di Lvmh (-8%) all’indomani di una trimestrale deludente. Sotto pressione anche Christian Dior (-7,23%), Burberry (-3,9%) e Kering (-2,9%) insieme a Hermes (-1,66%), che strappa il primato di titolo a maggior capitalizzazione a Lvmh. Positivi i future Usa, mentre gli occhi degli investitori guardano a giovedì prossimo, quando la Bce annuncerà un probabile taglio di 25 punti base ai tassi. In arrivo dalla Germania l’indice Zew, diffuso anche dall’Eurozona insieme alla produzione industriale di febbraio. In rialzo il greggio (Wti +0,41% a 61,78 dollari al barile) e il gas naturale (+0,41% a 34,64 euro al MWh), che inverte nuovamente la rotta, mentre l’oro (+0,45% a 3.230 dollari l’oncia) si mantiene sui massimi. Si indebolisce invece il dollaro a 0,88 euro e 0,75 sterline. Oltre al già citato calo dei titoli del lusso si segnala il balzo di Stellantis (+5,66%), che allunga ulteriormente il passo su ipotesi di tregua sui dazi, che favorisce maggiormente il gruppo che ha stabilimenti in Canada e in Messico. Brillanti anche Bmw (+3,96%), Volkswagen (+3,53%) e Mercedes (+3,37%). Meno legate ai dazi Porsche (+1,38%) e soprattutto Ferrari (+0,78%). In campo bancario brilla SocGen (+2,34%), seguita da Mediobanca Unicredit (+1,9% entrambe), Mps (+1,8%), Commerzbank (+1,78%) e Banco Bpm (+1,71%).

9.46 – Milano allunga il passo (+1%), bene Stellantis e Leonardo

Allunga il passo Piazza Affari dopo oltre mezz’ora di scambi. L’indice Ftse Mib guadagna l’1,02% a 35.354 punti, con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi in rialzo a 117,4 punti e il rendimento annuo italiano in crescita di 0,4 punti al 3,68%, mentre quello tedesco ne cede 0,2 al 2,5%. L’annunciata tregua per i dazi sull’auto da parte del presidente Usa Donald Trump mette le ali ai piedi a Stellantis (+4,88%), seguita da Leonardo (+3,14%), Iveco (+2,94%) e Fincantieri (+2,16%), in linea con l’andamento del settore della difesa in Europa. Bene Pirelli (+2,77%), Azimut (+2,18%), Prysmian (+2,08%), Mps (+2,04%) e Saipem (+2%). Più cauta Eni (+0,82%), deboli invece i titoli del lusso, da Cucinelli (-2,26%) a Ferragamo (-2,12%) e Moncler (-1,43%) all’indomani della trimestrale deludente di Lvmh, che lascia sul campo oltre l’8% a Parigi. Segno meno anche per Campari (-1,06%), Amplifon (-0,94%) e Terna (-0,73%), poco mossa Snam (-0,1%). Tra i titoli a minor capitalizzazione balzo della Juventus (+6,66%), debole invece Brioschi (-4,71%).

9.22 – Shanghai chiude a +0,15%, Shenzhen a -0,19%

Le Borse cinesi chiudono la seduta contrastate, intorno alla parità, tra le incertezze legate ai dazi di Donald Trump: l’indice Composite di Shanghai segna un rialzo dello 0,15%, a 3.267,66 punti, mentre quello di Shenzhen segna un calo dello 0,19%, a quota 1.899,89.

9.18 – Ftse Mib a +0,7%, traina il comparto auto: Stellantis a +5,04%

In rialzo la borsa di Milano dopo le prime contrattazioni, con il Ftse Mib che sale a +0,70% a 35.252. Bene il settore dell’auto: Stellantis guida il listino a +5,04%, Iveco segna +2,05% e Pirelli +1,96%. Bene Leonardo, che cresce dell’1,92%. Positive le banche: la migliore è Mps, che sale dell’1,64%. Male invece il lusso: Brunello Cucinelli è fanalino di coda a -3,39%, Moncler cede il 3,14%.

9.12 – Europa apre in positivo

Avvio di seduta positivo per le principali borse europee: la migliore è Francoforte, dove il Dax avanza dell’1,03%. Il Ftse 100 di Londra segna +0,58%. A Parigi il Cac registra +0,13%. Bene anche Tokyo, dove il Nikkei ha chiuso a +0,89%. Ieri a Wall Street il Dow Jones ha chiuso a +0,78% e il Nasdaq a +0,64%.

9.08 – Piazza Affari apre in rialzo, Ftse Mib +0,59%

Apre in rialzo Piazza Affari, con il Ftse Mib a +0,59% e 35.212 punti.

8.48 – Borsa di Tokyo: chiude a +0,83% su prospettive dei dazi, bene auto

Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo con l’indice Nikkei che guadagna lo 0,83%, in un contesto di contrattazioni caute a causa della prospettiva di dazi su chip e medicinali, mentre le azioni delle case automobilistiche sono salite dopo le dichiarazioni conciliatorie del presidente Usa Donald Trump sul settore. Nonostante un andamento generalmente calmo delle contrattazioni, le azioni delle case automobilistiche hanno registrato buone performance, come Toyota (+3,69%) e Honda (+3,59%). Sul settore ha influito il fatto che Trump si sia infatti mostrato aperto a un compromesso sulle pesanti maggiorazioni doganali del 25% che hanno penalizzato le importazioni di automobili e componenti per auto negli Stati Uniti nelle ultime due settimane. Mentre i principali gruppi automobilistici americani lanciavano l’allarme sull’impatto sulla loro produzione e sui loro ricavi, il presidente americano si è detto pronto a “valutare come aiutare i produttori”, assicurando di non voler “danneggiare nessuno”. L’indice più ampio Topix è salito dell’1% a 2.513,35 punti

8.37 – Future europei incerti, mercato cerca bussola nel caos dazi

Segnali di sollievo e nuove frenate sui dazi: si preannuncia incerto l’avvio sulle Borse europee. I contratti sull’Eurostoxx50 sono in frazionale rialzo dello 0,03%, dopo il buon andamento della vigilia, meglio quelli sul Ftse Mib (+0,10%), dopo la seduta in rialzo della vigilia. I mercati da un lato hanno ben accolto la sospensione temporanea dei dazi reciproci Usa su smartphone, computer e altri prodotti di elettronica, dall’altra parte soppesano le parole del presidente Trump che ha sottolineato che comunque i dazi saranno decisi ‘prestò. Una spinta al settore auto arriva sempre dal presidente americano, che potrebbe ridurre alcune delle tariffe del 25% sulle auto per attenuarne l’impatto economico. Da seguire, oggi, ancora le trimestrali Usa con i numeri di Bofa e Citi in calendario. In rialzo il petrolio, con il Brent sopra i 65 dollari al barile, dopo la seduta incerta di ieri e con i colloqui Usa-Iran nel week end che hanno aperto uno spiraglio a un possibile allentamento nelle tensioni tra i due Paesi. Sul valutario, biglietto verde sempre sotto pressione, con l’euro a 1,1348 dollari.

6:16 – Dazi, possibile sospensione Usa spinge al rialzo i titoli dei costruttori di auto asiatici

Dal Giappone alla Corea del Sud, le azioni delle case automobilistiche e dei produttori di componenti per auto sono balzate in rialzo stamattina, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suggerito la possibilità di una sospensione temporanea del dazio del 25% precedentemente annunciato per il settore. Gli investitori, sollevati dalla notizia, hanno ricominciato ad acquistare titoli legati all’automotive, soprattutto dopo che il comparto aveva subito pesanti deflussi di capitale all’inizio del mese a causa dei timori legati all’impatto dei dazi e all’inasprirsi della guerra commerciale, che avevano innescato un’ondata di vendite sui mercati globali. In Giappone i titoli di Toyota Motor, Suzuki Motor e Honda Motor hanno registrato un rialzo prossimo al 5%. Anche i produttori di componenti hanno beneficiato delle migliori prospettive del settore: Sumitomo Electric Industries, specializzata in cablaggi, ha conseguito stamattina un rialzo del 6% sulla Borsa di Tokyo. Denso Corporation, secondo produttore mondiale di componenti per auto, ha guadagnato oltre il 5%, mentre Toyota Industries è cresciuta del 4,5%. Gli indici Nikkei e Topix hanno entrambi segnato un incremento di circa l’1%. In Corea del Sud, Hyundai Motor e Kia Motor hanno guadagnato oltre il 4%, mentre l’indice Kospi ha registrato un rialzo più contenuto, pari allo 0,8%. I fornitori Hyundai Mobis e Hyundai Wia hanno guadagnato circa il 3,6%.

0:45 – Trump, valuto esenzione temporanea tariffe su auto

Il presidente Donald Trump ha suggerito che potrebbe temporaneamente esentare l’industria automobilistica dai dazi che aveva precedentemente imposto al settore, per dare ai costruttori di auto il tempo di riorganizzare le loro catene di approvvigionamento. “Sto valutando qualcosa per aiutare alcune case automobilistiche in questo” ha detto Trump ai giornalisti riuniti nello Studio Ovale. Il presidente ha affermato che i produttori di auto hanno bisogno di tempo per spostare la produzione da Canada, Messico e altri paesi. “Produrranno qui, ma serve un po’ di tempo”, ha spiegato. Matt Blunt, presidente dell’American Automotive Policy Council, un’associazione che rappresenta Ford, General Motors e Stellantis, ha detto che il gruppo condivide gli obiettivi di Trump di aumentare la produzione interna.

“C’è una crescente consapevolezza che dazi generalizzati sui componenti potrebbero compromettere il nostro obiettivo condiviso di costruire un’industria automobilistica americana prospera e in crescita, e che molte di queste transizioni nelle catene di fornitura richiederanno tempo” ha affermato. Quando Trump annunciò i dazi del 25% sull’industria automobilistica il 27 marzo, li definì “permanenti”.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


Tagcloud:

Cecilia Rodriguez incinta? Nelle nuove foto si vedrebbe il pancino che inizia a crescere, e arrivano i gossip sul genere del bebé

Truffa via email: attenzione al finto rimborso dal Ministero della Salute