«L’accordo con la Cina è ottimo», ha assicurato ieri su Truth tornando a parlare dell’intesa raggiunta a Londra per rilanciare la tregua sui dazi. Dal board editoriale del Wall Street Journal sono piovute critiche al presidente Usa accusato di non avere alcuna strategia commerciale: «Il massimo che si può dire è che si tratta di una tregua che pende dalla parte della Cina», scrive il quotidiano. Pechino ha intanto annunciato di aver rilasciato «diverse» licenze di esportazione di terre rare, dopo le garanzie arrivate dalla Casa Bianca che questi metalli essenziali sarebbero stati effettivamente forniti dal Dragone. Sempre ieri Trump ha però detto che potrebbe aumentare i dazi sulle auto negli Usa in un «futuro non troppo lontano», dopo aver imposto tariffe del 25%. «Potrei aumentare quei dazi in un futuro non troppo lontano. Più si sale, più è probabile che costruiscano uno stabilimento qui». Le azioni del settore automobilistico Usa sono crollate poco dopo le sue dichiarazioni. Sulle Borse Ue hanno invece pesato i nuovi timori legati alla guerra commerciale dopo che Trump ha dichiarato di voler inviare lettere ai partner entro una o due settimane per comunicare nuove tariffe imposte unilateralmente, in vista della scadenza del 9 luglio per la reintroduzione di dazi più elevati su numerosi Paesi.
«A un certo punto diremo: questo è l’accordo, prendere o lasciare», ha aggiunto. Lo Stoxx 600 ha così chiuso in calo per il quarto giorno. Milano ha perso lo 0,58%, Parigi lo 0,17%, Francoforte lo 0,71%, Madrid lo 0,32 per cento. Solo Londra ha guadagnato lo 0,23 per cento.