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Stangata Tari, ma arriva il bonus. 25% di sconto automatico: ecco a chi spetta


Uno sconto del 25% sul costo della Tari rivolto alle famiglie con Isee sino a 20mila euro.

È questo il bonus Tari, previsto dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri n .24 del 21 gennaio scorso per supportare le famiglie con redditi meno abbienti rispetto al pagamento della tassa sui rifiuti che, proprio dallo scorso primo aprile, è diventata più onerose per le tasche dei contribuenti.

E qui subentra la prima criticità perché molte amministrazioni comunali hanno già emesso i bollettini per il 2025, il che renderebbe necessaria l’applicazione retroattiva del bonus.

Ma entriamo più nel dettaglio.

Cosa è la tari e cosa comporta il bonus

La Tari (Tassa sui rifiuti), introdotta con la Legge di Stabilità 2014 (che ha sostituito le precedenti Tares, Tia e Tarsu), è una tassa comunale destinata a finanziare il servizio di raccolta, trasporto, smaltimento e riciclo dei rifiuti urbani.

Sono tenuti al pagamento i proprietari o inquilini di case, negozi, uffici, locali e, dunque, è tenuto al versamento anche chi usa temporaneamente un immobile.

Spetta ad ogni Comune definire la scadenza, ma in genere il pagamento è suddiviso in due o tre rate annuali.

Come scritto sopra dal primo aprile scorso i costi della Tari sono aumentati ma a venire in soccorso delle famiglie dovrebbe intervenire proprio il bonus che, come ricorda l’ “è un’agevolazione economica, recentemente introdotta su scala nazionale dalla legge ma non ancora attivata, che garantirà una riduzione della spesa per il servizio di gestione rifiuti ai nuclei familiari in condizione di disagio economico, analogamente a quanto è già previsto per i servizi elettrico, gas e acqua. Il bonus nazionale rifiuti sarà disciplinato dall’Autorità tenendo conto dei principi e dei criteri generali che dovranno essere individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri”.

L’agevolazione, che consiste in uno sconto del 25%, sarà rivolta alle famiglie:

  • con un Isee fino a 9.530 euro.
  • con indicatore di situazione economica equivalente fino a 20mila euro per i nuclei con almeno quattro figli a carico.

Come ottenere il bonus

L’agevolazione dovrebbe essere riconosciuta in modo automatico, ma occorre aspettare che l’Arera

adotti un provvedimento attuativo. Questo significa che non si dovrà presentare più alcuna domanda presso il comune, ma la riduzione verrà applicata direttamente sulla bolletta, ma è necessario presentare un Isee aggiornato.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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