Si apre una settimana cruciale per il risiko bancario italiano, che vedrà diversi dossier avvicinarsi a un punto di svolta. In primo piano resta l’Ops di Unicredit su Banco Bpm il cui periodo di adesione termina mercoledì. Finora Piazza Gae Aulenti ha raccolto solo lo 0,233%. I vincoli posti dal golden power (primo tra tutti l’obbligo per Unicredit di uscire dalla Russia), la sospensione tecnica di trenta giorni decisa dalla Consob, il ricorso al Tar e i rilievi sollevati dall’Unione europea sull’esercizio dei poteri speciali (una prassi che ha interessato non solo l’Italia ma anche la Spagna per Bbva-Sabadell) hanno determinato una serie di stop-and-go. È probabile che l’operazione venga discussa dal cda guidato da Andrea Orcel in agenda domani per l’approvazione della semestrale. Vista l’improbabilità di un ulteriore rinvio da parte della Consob (solo qualora dall’analisi normativa emergesse una base solida, ha sottolineato il presidente dell’Authority Paolo Savona, l’Autorità potrà procedere), prende corpo lo scenario secondo cui l’Ops possa concludersi senza il raggiungimento degli obiettivi prefissati, costringendo Unicredit a valutare una ripresentazione dell’offerta, magari con alcune modifiche al prospetto e in tempi particolarmente rapidi.
Ma Unicredit-Bpm non è l’unico dossier che animerà la settimana in Borsa. Restano in primo piano anche altre operazioni che stanno segnando il risiko bancario italiano in questa fase. Il Monte dei Paschi di Siena, guidato da Luigi Lovaglio, è impegnato nella sua offerta su Mediobanca, per la quale l’amministratore delegato sta proseguendo un fitto giro di incontri con la comunità finanziaria internazionale. Dopo Londra, Lovaglio sarà nei prossimi giorni a New York per incontrare nuovi potenziali investitori e convincerli ad aderire all’operazione.
Sul fronte Mediobanca, intanto, prosegue anche la progressiva riduzione, per ora a piccoli passi, delle partecipazioni del gruppo Lucchini all’interno del patto di sindacato che lega parte degli azionisti della storica banca d’affari milanese. Un ulteriore elemento che potrebbe incidere sugli equilibri futuri.
Infine, si riaprirà da oggi a venerdì il periodo di adesione relativo all’offerta di Bper su Popolare di Sondrio.
Su questo fronte l’operazione ha già raccolto risultati importanti: ha infatti raggiunto il 58,15% del capitale della banca valtellinese, consolidando di fatto il progetto di aggregazione che punta a rafforzare la posizione di Bper nel panorama bancario italiano.