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Mundys scommette su Adr e guarda all’energia green


Aeroporti, nuova mobilità e transizione energetica. Alessandro Benetton, presidente di Edizione e vicepresidente di Mundys, racconta a tutto tondo la strategia del gruppo in un’intervista a un quotidiano spagnolo. «Vogliamo crescere nel settore aeroportuale. Cercheremo opportunità ovunque, senza limiti geografici: Stati Uniti, Europa, Sud Europa», svela Benetton ricordando il «fantastico» lavoro fatto a Roma (con Adr): «Fiumicino da 8 anni è il primo aeroporto europeo per qualità dei servizi e quest’anno è entrato nella top ten dei migliori scali mondiali. È un esempio di cosa intendiamo per azionisti ispiratori. Abbiamo raggiunto 50 milioni di passeggeri e ci sono aspettative di crescita importanti», spiega l’imprenditore che ha lanciato un centro di innovazione da 50 milioni proprio per migliorare l’esperienza dei viaggiatori.

È la mobilità «del domani» a cui il gruppo lavora per gestire in modo nuovo il traffico aereo e i business collegati. Il tutto, rispettando l’agenda di sostenibilità: l’obiettivo è che Fiumicino sia carbon neutral entro il 2040 e per questo è stato installato allo scalo il più grande impianto solare aeroportuale d’Europa: l’82% dell’energia è rinnovabile e il 75% dei materiali è riciclato. Sul fronte energetico, Benetton ricorda poi che «stiamo lavorando molto per la transizione: prima di tutto, applicandola a ciò che già facciamo. In Cile, ad esempio, stiamo investendo in una nuova infrastruttura che avrà un impatto in termini di emissioni, ma lo compenseremo con servizi a famiglie che producono energia. Abbiamo anche un asset agricolo in Argentina, e vogliamo esplorare soluzioni rinnovabili».

Mundys si sta poi aprendo a nuovi settori. «Abbiamo fatto un piccolo investimento con il gruppo americano Bdt in Ima e Promach (macchinari e imballaggi): 100 milioni, ma è l’inizio di un nuovo percorso. Le rinnovabili sono un altro campo che vogliamo esplorare. La mia esperienza nel private equity – conclude – può essere utile: ci sono molti veicoli interessanti da analizzare». Tanti, infine, gli investimenti conclusi in Spagna, Paese chiave per il gruppo. Dopo il rinnovamento della governance della controllata Abertis nel 2023, sono stati acquisiti nuovi asset per 6,5 miliardi, grazie anche a un aumento di capitale di 1,7 miliardi da parte di Mundys e del partner Acs. Inoltre, è «aumentato il numero di asset tramite acquisizioni: in Porto Rico con quattro autostrade; in Cile, con la Ruta Cinco; in Spagna, con la Ruta del Camino e la M-45 di Madrid, dove siamo saliti al 100% del capitale.

Questo – conclude Benetton – riflette molto il nostro atteggiamento e quello del nostro partner Florentino Pérez. Abertis prevede di investire altri 4 miliardi di euro nella manutenzione e sviluppo delle infrastrutture in gestione da qui al 2029».


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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