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Msc fuori rotta in Italia si imbarca in Romania


Già presente nel settore delle riparazioni navali (e in tutta la filiera), ora il gruppo Msc si prepara a sbarcare anche nella navalmeccanica di produzione. Il gruppo guidato da Gianluigi Aponte (in foto) è in lizza per rilevare i cantieri navali Damen Mangalia in Romania che, nelle intenzioni, porterebbero il patron a costruire navi da crociera, traghetti ro-pax e rimorchiatori lontano dall’Italia. Un altro asso nella manica del gruppo che a forza di diversificare, però, ha perso slancio. Secondo l’ultima «Indagine sui trasporti internazionali di merci» di Bankitalia, Aponte sta lasciando sul terreno quote di mercato.

Lo studio fa riferimento alla nazionalità dei vettori e non alle singole shipping company. Ma nel suo caso, l’equazione Svizzera- Msc è di facile lettura visto che è a Ginevra la sede del gruppo. E in Svizzera non ci sono altri grandi player. Numeri alla mano, se negli anni scorsi il carrier svizzero ha dominato la scena con un terzo del totale dei traffici container (32,5% nel 2022) da e per l’Italia, ora la sua espansione ha perso slancio, portando il vettore a scendere nel 2024 a quota 29,8 per cento. Nonostante questo, i traffici del gruppo si allargano a macchia d’olio. Secondo ShippingItaly.it, diversi media rumeni hanno riportato la notizia dell’interesse manifestato formalmente per rilevare i cantieri navali Damen Mangalia. Dopo l’uscita della sudcoreana Daewoo nel 2018, lo stabilimento è oggi controllato dallo Stato rumeno attraverso una controllata del ministero dell’Economia, con Damen al 49 per cento. È stata proprio la società olandese, in rotta con Bucarest, ad aver presentato l’anno scorso istanza di fallimento per il cantiere rumeno, gravato di debiti per circa 380 milioni di euro, a fronte di attività valutate circa 275 milioni.

Il governo rumeno ha avviato una trattativa con la società turca Desan per l’affitto di capacità produttive e manodopera del cantiere navale Damen Mangalia e da maggio è ripresa l’attività di riparazione, con 800 dipendenti al lavoro, due navi in bacino e una in arrivo. A contribuire sarebbe stato anche l’inusuale anticipo da parte di Msc del pagamento di fatture per attività di riparazione. Una sorta di pre-manifestazione di interesse?

Ora il gruppo è uscito allo scoperto. «Subordinatamente al sostegno e all’approvazione del governo rumeno per la gestione e l’operatività del cantiere navale di Mangalia da parte di Msc – avrebbe scritto Prabhat Jha, amministratore delegato della Msc Shipmanagement Limited, società cipriota del gruppo – chiariamo che Msc intende sviluppare l’attività del cantiere e assumere personale locale, contribuendo alla crescita dell’occupazione nella regione. Msc si impegna inizialmente ad attingere a personale dirigenziale e a competenze esterne e, successivamente, a sviluppare risorse umane a livello locale.

La crescita della flotta di Msc richiede un grande cantiere navale per i nuovi programmi di costruzione, attualmente concentrati in Asia per le portacontainer e in Europa per le navi da crociera. Intendiamo allo scopo – spiega Jha nella missiva – prendere in considerazione il cantiere navale di Mangalia».


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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