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Montepaschi, mani libere su Mediobanca

A Siena si inizia a respirare aria di Palio: ieri mattina gli operai comunali hanno steso il tufo in Piazza del Campo, che si veste a festa in vista dei giorni della Carriera di Provenzano del 2 luglio. Alla vigilia di uno dei due appuntamenti più importanti per le contrade si sono già alzati i calici ai piani alti di Rocca Salimbeni. Perché ieri la Bce ha abbassato il canape per la mossa su Mediobanca. È infatti arrivato il via libera definitivo da Francoforte all’Ops del Monte dei Paschi su Mediobanca e all’acquisizione della partecipazione di controllo dell’istituto di Piazzetta Cuccia (e indirettamente in Mediobanca Premier e Compass Banca).

Non ci sono soglie di capitale da rispettare ma una serie di passaggi che la banca guidata da Luigi Lovaglio dovrà seguire e che l’Eurotower monitorerà da vicino. “La Bce ha rilasciato contestualmente anche il via libera ad acquisire una partecipazione in Mediobanca il cui valore eccede il 10% del patrimonio di vigilanza di gruppo e nelle rilevanti partecipazioni indirette”, ha annunciato ieri una nota di Mps nelle prime ore della mattinata. Non solo. L’autorizzazione vale anche nel caso in cui il Monte non arrivasse al 50% del capitale di Mediobanca. Nell’eventualità in cui l’offerta registri un tasso di adesione inferiore a questa soglia, Siena dovrà fornire alla Bce entro tre mesi dalla data di conclusione dell’operazione: un report approvato dal cda e condiviso con la società di revisione incaricata che confermi la sussistenza del controllo di fatto. In assenza di controllo di fatto, Mps dovrà fornire “un piano approvato dal cda che indichi l’approccio strategico alla partecipazione di Mediobanca acquisita, i criteri per il mantenimento o la cessione di tale partecipazione insieme ai relativi obiettivi, tempistiche e principali snodi operativi”. Il Monte è poi tenuto, “entro sei mesi dalla data di acquisizione del controllo” a presentare alla Vigilanza europea una serie di informazioni: dalla governance del nuovo gruppo fino ai sistemi informatici passando per i mutamenti all’assetto retributivo per i professionisti chiave di Mediobanca. Il piano dovrà prevedere una tempistica di tutte le attività di integrazione. Oggi, intanto, si riunirà il cda presieduto da Nicola Maione per dare seguito all’aumento di capitale al servizio dell’offerta, dopo il via libera dell’assemblea di aprile. Entro cinque giorni Consob valuterà il prospetto per il nullaosta, poi partirà l’Ops.

In Piazza Affari il titolo Mps ieri ha ceduto lo 0,69% a 7,3 euro, mentre Mediobanca ha perso lo 0,58% a 19,8 euro. Nonostante i prezzi dei titoli non sino ancora allineati, per il momento è silenzio sul rilancio cash sul quale il mercato scommette. Nel frattempo, si registrano movimenti nel capitale dell’istituto guidato da Alberto Nagel: Vittoria Assicurazioni ha ceduto il suo 0,27%.

Visto che Vittoria faceva parte del patto di consultazione, la quota di adesioni scende all’11,61% del capitale. Inoltre, Fin.Fer (la holding del gruppo siderurgico Pittini) ha dichiarato di aver venduto 200mila titoli dell’istituto e Aurelia ceduto opzioni call con sottostanti 225mila azioni.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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