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Mfe, effetto Prosieben sull’utile. La trimestrale oltre le previsioni


Mfe-MediaForEurope chiude il primo trimestre 2025 con un balzo dell’utile netto e del cash flow. Ricavi e margine operativo sono in calo, ma migliori del consensus, mentre è sceso l’indebitamento. Il fatturato, in particolare, ha sofferto soprattutto la debolezza della Spagna, i cui dati pubblicitari del periodo (-12%) si confrontano con il trimestre eccezionale dell’anno scorso (+8%). Mentre la raccolta pubblicitaria in Italia è cresciuta dell’1%. Questa è la sintesi dell’andamento economico del primo trimestre del gruppo Mediaset, impegnato, come noto, nella battaglia finanziaria di Germania, dove ha lanciato un’offerta volontaria per salire nel capitale di ProsiebenSat, dove ha già superato il 30 per cento. E deve però contrastare il disturbo dell’offerta alternativa lanciata successivamente dai cechi di Ppf per arrivare al 29,9%, a fronte della quale Mfe potrebbe decidere un rilancio. Per il gruppo controllato dalla Fininvest e guidato dall’amministratore delegato (in foto) «La performance del trimestre riflette un equilibrio efficace tra rigore gestionale e visione industriale, e conferma l’impegno di Mfe nel rafforzare la propria posizione in Italia e in Europa».

I ricavi a 671,8 milioni sono in calo del 4% rispetto ai 699,8 milioni dello stesso periodo 2024. L’utile netto balza a 51,6 milioni rispetto ai 16,8 di un anno prima anche grazie all’allineamento del valore della partecipazione in Prosieben; mentre il risultato operativo (Ebit) è in calo da 23,5 a 6,3 milioni. La generazione di cassa è cresciuta del 19,1% a 253,6 milioni. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2025 è negativa per 460,9 milioni, in diminuzione del 33,3% rispetto al -691,5 di fine 2024. Tali risultati positivi, si legge nella nota di Mfe, «sono stati conseguiti anche sul fronte dei costi operativi, mantenuti al di sotto dei livelli dello stesso periodo dell’anno precedente, contribuendo alla tenuta dell’Ebit e al rafforzamento della posizione finanziaria». In Italia, i costi sono stati ridotti di 20 milioni.

«Il gruppo conferma l’obiettivo di mantenimento su base annua di un risultato operativo, un risultato netto e una generazione di cassa consolidati decisamente positivi, la cui entità dipenderà principalmente dall’andamento economico generale nella seconda parte dell’anno, previsto in miglioramento in tutta Europa».


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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