Conoscere l’esatto reddito è fondamentale per mostrare come si suddivide la ricchezza lungo la nostra Penisola, da qui l’importanza dei dati appena usciti dal ministero dell’Economia e delle Finanze relativi alle dichiarazioni dei redditi presentati nel 2024 (anno d’imposta 2023) da dove emergono conferme, sorprese e tendenze.
In testa alla classifica dei Comuni più ricchi, per il secondo anno consecutivo, si piazza Portofino, il piccolo borgo ligure simbolo di un’Italia benestante. Il reddito pro capite si attesta sui 94.505 euro, in crescita rispetto ai 90.610 euro dell’anno precedente. Si tratta di un dato che, seppur riferito a una popolazione molto ristretta, evidenzia come i grandi patrimoni e le residenze strategiche influenzino fortemente le medie complessive.
Gli altri Comuni
A seguire c’è Lajatico, in provincia di Pisa, che si colloca al secondo posto con 61.980 euro di reddito medio dichiarato. Un risultato legato alla residenza del tenore Andrea Bocelli, originario del paese, che ha contribuito a mantenerne alto il posizionamento.
Al terzo posto sale invece Basiglio, nel Milanese, con 50.807 euro medi, in aumento rispetto ai 49.524 dell’anno precedente. Poi arrivano Solonghello (Alessandria), che entra per la prima volta nei vertici della graduatoria con 47.801 euro, Cusago (Milano) con 41.987 euro e Torre d’Isola (Pavia) con 40.682 euro. Milano è all’ottavo posto, con 38.989 euro, superando città come Roma e Napoli, che non compaiono neppure tra i primi venti Comuni italiani per reddito medio.
Le motivazioni di questi numeri si nascondono dietro scelte individuali. Come nel caso di Bocelli a Lajatico, infatti, bisogna anche ricordare Portofino, con che da alcuni anni vi ha spostato la propria residenza.
Le grandi città
Tra le città più grandi è Milano a guidare la classifica seguita da Parma e Padova. Il capoluogo lombardo si distingue non solo per la presenza di professionisti e manager ad alta retribuzione, ma anche per un tessuto economico e produttivo che genera valore su larga scala. Roma, invece, appare più distaccata: pur essendo la città con il maggior numero di contribuenti, presenta un reddito medio più basso rispetto alle altre metropoli del Nord, anche a causa probabilmente delle forti disuguaglianze interne e della maggiore incidenza di lavoratori con redditi bassi o medi.
I dati complessivi e i “super ricchi”
Numeri alla mano il totale dei redditi dichiarati nel 2024 supera i 1.027 miliardi di euro, con un incremento del 5,9% rispetto all’anno precedente. Il reddito medio per contribuente si attesta invece a 24.830 euro, in crescita del 5%. Un dato particolarmente interessante riguarda la distribuzione del carico fiscale: il 78% dei contribuenti, che guadagnano fino a 35mila euro l’anno, versano il 36% dell’imposta netta. Il restante 64% dell’imposta è invece versato dal 22% dei contribuenti, che dichiarano più di 35mila euro.
Significativa è la quota attribuita ai “super ricchi”, ovvero chi dichiara più di 300mila euro l’anno: si tratta solo dello 0,2% dei contribuenti totali, ma da soli coprono il 7,1% dell’intera Irpef
versata. Una percentuale in leggera flessione rispetto all’anno precedente (7,8%), ma comunque rilevante per comprendere quanto il sistema fiscale italiano sia sostenuto in buona parte da una minoranza di grandi contribuenti.