“L’Istituto Superiore di Sanità ha riconosciuto ufficialmente l’efficacia dei tessuti trattati con nanoparticelle di ossido di zinco nella prevenzione delle infezioni in ambito sanitario. Si tratta di un parere che conferma la validità tecnico-scientifica dell’utilizzo di queste tecnologie nei dispositivi di protezione individuale e collettiva, aprendo le porte all’impiego concreto di divise sanitarie innovative come quelle sviluppate da LCM in collaborazione con Erreà.
La divisa LCM – Erreà rappresenta il primo caso in Italia di indumento sanitario riutilizzabile fino a 100 lavaggi, realizzato con un tessuto avanzato ad alte proprietà antivirali e antibatteriche, certificate da normative tecniche europee e internazionali. Non è solo un capo di abbigliamento, ma un vero dispositivo tecnico che unisce ricerca, innovazione e sostenibilità.
Il parere dell’ISS si inserisce in un contesto già tracciato anche a livello politico e normativo. Già a gennaio 2025 l’INAIL, in un documento tecnico-normativo, indicava la necessità di adottare divise sanitarie nelle aree critiche con caratteristiche atte a prevenire l’esposizione ad agenti infettivi. A seguire, nell’aprile 2024, un Ordine del Giorno approvato alla Camera dei Deputati impegnava il Governo a promuovere divise tecniche innovative per il personale ospedaliero esposto a maggior rischio.
La coincidenza tra l’evidenza scientifica, le indicazioni legislative e la risposta industriale rappresenta un’occasione storica per portare nella realtà un nuovo modello di sanità, dove la protezione dell’operatore e del paziente è centrale. LCM – Erreà è l’anello di congiunzione tra scienza, politica e industria: una risposta concreta alle esigenze attuali del sistema sanitario.
Il documento dell’ISS richiama anche l’importanza di monitorare l’impatto epidemiologico di questi dispositivi sul campo. In questa direzione, LCM – Erreà ha già dimostrato l’affidabilità del proprio prodotto sotto il profilo della performance, del comfort e della sostenibilità ambientale, grazie all’impiego di camici riutilizzabili in sostituzione dei monouso.
Ora tocca alle strutture sanitarie e alle Regioni fare la loro parte, aggiornando criteri di selezione e linee guida operative, e promuovendo la formazione del personale. Dopo gli anni difficili della pandemia, puntare su DPI realmente efficaci come quelli realizzati da LCM ed Erreà è un investimento in sicurezza, qualità e responsabilità.
La scienza ha parlato, la politica ha indicato la direzione,
l’industria ha risposto: è il momento che l’organizzazione sanitaria accolga questa innovazione, rendendola parte integrante della tutela quotidiana degli operatori e dei pazienti.”
Così in una nota l’azienda milanese LCM Group.